5- "Non ti permettere di parlarmi così"

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Il viaggio in moto più stressante di tutti i tempi, è stata una continua corsa fino al locale, tutto il tempo ad accelerare, inizialmente ero molto spaventata, poi ho sentito le urla di divertimento di Genevieve e mi sono lasciata andare un po'.

Una volta arrivati a destinazione, i due ragazzi dal volto misterioso, si tolgono l'ingombrante casco.

Ryan, il ragazzo di Genevieve, ha i capelli lisci, con un gran paio di occhi color nocciola, è davvero un bel ragazzo, alto e anche abbastanza muscoloso.
Chris invece, ha un bellissimo paio di occhi color ghiaccio, con delle sfumature azzurre davvero incantevoli, i capelli riccissimi ed è davvero molto alto. Avevo già sentito i suoi muscoli mentre mi aggrappavo a lui sulla moto, ma ora che lo devo tutto, è davvero molto muscoloso, più di Ryan forse.

Non mi rivolge minimamente lo sguardo, e si avvia insieme al suo amico, dentro la discoteca. Ma prima di seguirli Genevieve mi blocca prendendomi il braccio.

"Sophie!" Mi richiama.
"Si sono accorti tutti che ti stai mangiando Chris con gli occhi. Smettila." Sorrido imbarazzata.

"Genevieve, smettila tu, io ho già un ragazzo, e giusto perché tu lo sappia, io lo amo tanto." Lei sbuffa.

"Sarà… Ma ho visto come lo guardavi, ti do un consiglio, non farti strane idee su di lui, non è il tipo da relazione." Annuisco, ma in ogni caso non mi interessava.

Non lo stavo mangiando con gli occhi, volevo solo cercare di capire con chi avrò a che fare stasera.

Entriamo dentro, io e Genevieve ci avviamo direttamente al bancone seguite da due ragazzi di cui almeno io non so niente.

"Possiamo presentarci?"  Dice uno dei due.

"Ciao." Urla Genevieve per sovrastare il frastuono della musica.

"Siete qui da sole?" Ribattono.

"Veramente sono qui con il mio fidanzato." Io sto praticamente zitta, non saprei che dire.

"E tu?" Chiede l'altro ragazzo riferendosi a me.

"Sono con noi." Dice Ryan spuntando dietro di me con Chris, e facendomi dare le spalle a quei due.

"Non so come funziona nelle discoteche di New York, ma qua tutti i ragazzi, o meglio quasi tutti, hanno cattive intenzioni." Sorride e mi passa uno shot di vodka.

"Buono a sapersi."
Butto giù l'alcol e poi io e Genevieve andiamo in pista a ballare.

"Allora come ti sembra Ryan?" Chiede mentre ci divertiamo a saltare come tutto il resto della folla.

"Sembra un tipo apposto, ed è pure bello." Urlo per sovrastare il baccano della folla e della musica.

"Lo so." Urla a sua volta.

Ryan raggiunge la pista e avvolge Genevieve con le braccia intorno al suo bacino.

Le bacia il collo e le sussurra qualcosa.
"Il nostro amico solitario è messo in quella panca." Guardo nella direzione indicata da Ryan e lo vedo fuori dal locale intento a scolarsi una bottiglia di rum da solo.

"Che ha?" Chiedo ai due fidanzatini.

"Lui non è tipo da discoteche." Parte in difesa il suo amico.

"E allora perché viene ?" È una domanda che mi parte spontanea.

"Perché gli avevo detto che Genevieve portava un'amica stra figa." Divento tutta rossa essendo che si riferiscono a me.

"Solo dopo gli ho detto che sei fidanzata." Continua lei.

"Potremo ugualmente fare conoscenza!" Ryan scoppia ridere dopo quella frase, e guarda Genevieve divertito.

"Non penso volesse solo fare conoscenza. Voi newyorkesi siete strani." Non mi sento offesa da quella parola, anzi sono alquanto divertita nel vedere Ryan ubriaco, è molto più simpatico di Chris, ma questo penso si fosse già capito.

Un regalo dal destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora