22-"Voglio conoscere il tuo passato."

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Mentre crolla sfinito sul mio petto, sento il suo telefono vibrare continuamente. Mi sporgo per prenderlo, ci sono vari messaggi.

Due di Ryan che dicono:"Chris stai bene?" e dopo "Fammi sapere..." Ma questi glieli ha mandati giorni fa.

Vado a controllare tra quelli un po' più recenti.

Non perché non mi fido, solo perché voglio capire se sono importanti o meno, così almeno metto il silenzioso.

Trovo 3 messaggi, in una chat che non avevo mai notato, con una persona di nome Amanda.

Controllo i messaggi e vedo scritto:"Tesoro mio, come stai?"

Il seguente messaggio dice: "Com'è andato il volo?"

E quello successivo ancora è un po' più chiaro: "Mi manchi già."

Di scatto mi alzo dal letto, mettendo subito una maglietta, lunga fino alle ginocchia e chiudendomi in bagno con il telefono di Chris inizio a controllare.

Okay, è sbagliato e potrei sembrare una psicopatica, ma adesso sono curiosa veramente.

Lui si lamenta, forse per via del sonno interrotto e subito dopo viene in bagno e inizia a bussare.

"Piccola, stai bene?" Ha la voce impastata dal sonno.

"Si, torna a letto." Dico continuando a frugare in quella chat.

Non ci sono molti messaggi, ogni tanto lei gli scriveva "come stai?" e lui non rispondeva nemmeno. Niente risposte da parte di Chris...

Ma un solo messaggio mi incuriosisce: "Mi manchi già". Si sono visti di recente?
Esco dal bagno, vado da Chris.

Non voglio saltare a conclusioni affrettate per cui farò meglio a chiederglielo.

"Christian." Dico posizionandomi accanto a lui. Lui sorride ed apre gli occhi guardandomi.

"Dimmi." Gli lancio il telefono sul petto e lo guardo abbastanza male.

"Chi cazzo è Amanda?" Dico alzando il tono di voce.

Lui sobbalza e poi spalanca gli occhi.
"Come sai di Amanda?" Risponde.

"Io non so proprio niente, perché... che c'è da sapere?"

"È una mia collega di lavoro, si occupa della pulizia delle moto." Urla mentre io comincio a dargli schiaffi, non troppo forti, sulle spalle.

"Ah, allora giusto perché tu lo sappia, già le manchi!"

Alza le mani in segno di sera.
"È la mia matrigna. Basta picchiarmi!"

Mi fermo.

"Perché mi stavi mentendo?"

"Perché non mi va di parlarne."

"Capisci che dopo che mi hai mentito mi merito una spiegazione? Per cui adesso sei obbligato a parlarmene." Cerco di dire con un tono calmo.

"Sono stato una settimana da lei, mi chiedeva di vederci già da un po' e io ho sempre rifiutato per via dei ricordi che ho di lei, non era un bel periodo per me quando ci vedevamo spesso, lei era la badante di mia madre quando stava male e si occupava anche di me, se proprio vuoi sapere tutto è stata lei a prenotare il mio biglietto dell'aereo per venire qua, da te, perché le ho raccontato di noi e ha insistito per sapere tutto."

"È sposata e ha un figlio di 10 anni." Aggiunge.

Mi sento un po' una merda per aver frainteso la cosa. Mi verrebbe quasi da chiedergli scusa, ma anche lui mi ha mentito.

"Pensavi davvero che ti avessi, non so, tipo tradita?" Abbasso lo sguardo.

Lo pensavo davvero? Dopo tutto quello che ho fatto per me?

"Non lo so, cioè... no."

"Siamo appena stati a letto insieme, ti ho detto che ti amo e sono venuto qui solo per te, quanto valore pensi che dia a queste cose? Ti sbagli se pensi che sia poco, Sophie."  Sbuffo.

"Siamo stati distanti un mese, e sei sparito una settimana, sei tornato qui d'improvviso, non so cosa ho pensato, scusa. Do il tuo stesso valore a tutto quello che abbiamo fatto e detto. Mi dispiace, ma anche la mia titubanza è lecita." Fa una faccia storta, ma poi segue un piccolo sorriso di compressione.

Si distende di nuovo nel letto, mi metto accanto a lui e dopo mi stringe la vita con un braccio.

"Voglio solo che tu sappia che con me puoi parlare di tutto, senza paure... e se un giorno vorrai, quando sarai ancora più convinto della nostra relazione, potrai anche parlarmi di Abby." Lo sento irrigidirsi.

"Ancora Abby? Sembri più innamorata di lei che di me!"

"Voglio conoscere il tuo passato." Dico con ingenuità, almeno è quello che vorrei mostrare, anche se mi mette inquietudine e curiosità allo stesso tempo la sua storia.

"No, fidati, è meglio che tu non ci metta nemmeno un piede nel mio passato." Mi sfiora le tempie in un bacio casto e poi si rimette a dormire. Che voleva dire?

"Se continui ad essere così misterioso dovrò estorcerti le informazioni, possibilmente ricattandoti." Dico in tono spiritoso.

"Sembri quasi convinta di poterci riuscire." Si alza dal letto e va verso il bagno.

Non lo capisco quando fa così, so solo che parlare di Abby gli fa uno strano effetto.

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