47-"Sei un regalo dal destino..."

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"Chris, mi dispiace tantissimo per quello che è successo" Spero che nonostante lo stato d'ebbrezza riesca a capire cosa sto dicendo.

"No, mi stai mentendo come hai fatto ieri. Ti è piaciuto vedere quella versione di me."
Di quale versione sta parlando?

"A che ti riferisci?"

Cammina verso di me e dopo inizia a toccarmi i capelli sorridendo.

"Sono così ossessionato da te." Non rispondo, ma non lascio neanche trapelare alcun tipo di emozione.

"Tu non farai come loro." Loro? Loro chi? Cosa?

"Spiegati" Gli chiedo toccandogli la mano con il quale accarezza i miei capelli.

"Tu non mi lascerai mai." Non riesco a interpretare quelle parole, non capisco se le dice in tono di supplica o come se fossero un ordine.

"Ero un bambino e non ho potuto fare niente per non farli andare via, ma adesso sono un adulto e non ti lascerò scappare da me" Non capisco il perché di quelle parole, oltre ad essere strane.

"Non me ne sono mai andata. L'hai sempre fatto tu" Sussurro.

"Tu non te ne sei mai andata perché io te l'ho impedito, sennò sono sicuro che saresti sparita, come fanno tutti" Si allontana da me, barcollando verso il divano.

Lui si riferisce ai suoi genitori.

"Non me ne andrò" Sussurro per tranquillizzarlo. Se dobbiamo affrontare un discorso serio preferisco farlo domani. Quando sarà sobrio.

"Non te lo lascerei fare" Mi avvicino a lui, facendo coincidere le nostre fronti.

"Non me ne andrei ugualmente. Chris, io non sono come loro." Sussurro a un centimetro dalle sue labbra.

"Mi sono comportato di merda con te, scusami. Non faccio altro che comportarmi di merda con le persone. Non ce la faccio più a sentire questo peso addosso, mi fa male il petto" Inizia a lamentarsi toccandosi il petto, però ricambia avvicinandosi sempre di più alle mie labbra. L'odore di rum che esce dalla sua bocca mi stona leggermente.

"Ne parliamo domani, adesso riposa." Lo lascio nel divano, posandogli sopra una coperta.

"Sophie" Mi chiama e io mi giro per guardarlo.

"Dimmi..."  Lo incito a parlare.

"Sei un regalo dal destino, lo sai?"

"Tu sei molto di più Chris... Tu sei una sorpresa dal destino." Sussurro posandogli un bacio sulla fronte.

Sorride a quelle parole e si prende il mio bacio mugolando con dolcezza.

Domani ci spetta una bella litigata, per adesso mi godo il lato dolce però.
                                      ~

Sono sveglia da 10 minuti, lo guardo dormire con lineamenti del suo viso ben rilassati e il respiro profondo.

Che ti succede?

Sarebbe la prima cosa che vorrei chiedergli non appena si sveglierá, ma non voglio che abbia una sfuriata come l'ultima.

"Devi continuare a fissarmi?" Distolgo immediatamente lo guardo facendo finta che non stia parlando con me.

"Veramente pensavo di svegliarti una volta finito il mio caffè" Dico sventolando in aria la tazzina.

"Non ce n'è stato di bisogno, come vedi sono già sveglio." È sicuramente molto freddo, più distaccato.

"Ti ricordi ieri? Quando sei tornato?" Lui annuisce, anche se non tanto convinto.

"Ti pregherei di metterlo da parte per un momento, perché sono ancora arrabbiato"

Un regalo dal destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora