24-"Non puoi averlo pensato veramente."

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"Ciao Soph."

"Ciao Roy." Dico con un filo di voce.

"Ah lui è Roy?" C'è una nota di sarcasmo nella voce di Chirs, che quasi faceva ridere anche me.

"Piacere!?" Dice Roy porgendogli la mano, per cortesia.

Chris ricambia, ma non si presenta, adesso mi sembra giusto che intervenga io.

Roy guarda Chris, e poi rivolge uno sguardo a me, come per domandarmi chi sia questo ragazzo.

"Okay, faccio le presentazioni..." Chris mi interrompe bruscamente con tono superiore.

"Si, io sono il suo fidanzato e tu l'ex. È piacere conoscerti." Roy spalanca gli occhi e schiude anche un po' la bocca.

Inizialmente non proferisce parola, poi squadra Chris dal basso verso l'alto e commenta:
"Lui è il ragazzo con cui mi hai tradito?"

"Che vorresti intendere?" Domanda in tono provocatorio.

Fa un passo avanti verso di lui, ma subito posiziono le mie mani sul suo petto e lo spingo indietro.

Roy rimane perplesso, osservando la scena come se fosse una terza persona e non ne facesse parte.

Fulmino Chris con lo sguardo e lo costringo a camminare sulla direzione opposta a quella di Roy.

"Bene, Roy, è stato un piacere rivederti dopo mesi. Ci sentiamo." Prendo Chris dalla maglia e lo spingo fuori.

"No, no che non vi sentite, ma manco per idea, come ti viene in mente di dirgli una cosa del genere?" La sua gelosia mi fa ridere, soprattutto quando non capisce determinate cose.

"Ma-" mi interrompe.

"Nessun ma. Sono arrabbiato."

Assecondo la sua rabbia, anche se non riesco a prenderlo sul serio, ecco perché mi scappa una risata.

"Va bene, Christian." So quanto lo infastidisce quando lo chiamo così.

"Stavo cercando di dire, che il mio ci sentiamo era soltanto per cortesia... Anche lui è fidanzato." Lui si ferma e sembra più arrabbiato di prima.

"E questo come fai a saperlo? Perché vi sentite. L'hai risentito per ripicca? Perché sono sparito una settimana?" Adesso sta blaterando.

Lo prendo per le braccia e lo blocco, costringendolo a guardarmi.

"Non pensare questa cosa nemmeno per scherzo. Non lo farei mai, l'ho saputo perché me l'ha detto lui stesso, quando ero ancora a New Orleans e l'ho lasciato, avevo accanto Genevieve, puoi chiedere a lei." Non riesco a dare molto peso a questa sua sfuriata.

"Hai visto come mi ha guardato quando gli ho detto di essere il tuo fidanzato? Quello ancora ti sbava dietro, tu non le capisci certe cose." Blatera continuando a camminare troppo velocemente.

"Chris, sei tu che ti senti sempre come se qualcuno ti volesse rubare qualcosa. Non è così, con Roy ho avuto una bellissima relazione, ma non c'è niente adesso." Urlo mentre lo seguo a passo svelto.

"Secondo me se lui te lo chiedesse, ci scoperesti con lui." Non l'ha detto davvero.

"Sei una merda." Urlo dandogli uno schiaffo nel braccio. Mi fermo, mentre lui continua a camminare.

Come può pensare una cosa del genere?
La mia prima volta è stata con lui, non può pensare che lo farei con lui, con il mio ex. La persona che ho lasciato subito dopo che lui mi ha chiesto di farlo... Non può pensarlo davvero.

"Tu... non puoi averlo pensato veramente." Notando che sono rimasta visibilmente indietro, mi raggiunge.

"Non lo stavo pensando davvero, mentre parlavo mi è venuto in mente di dire questa cosa e l'ho detta, ma non mi ha sfiorato per niente. E comunque mi hai fatto male." Ringrazio il cielo che sia lui stesso a dirmi queste parole, senza che io ci giri troppo intorno.

"Sei uno stronzo." Faccio per superarlo ma senza risultato, per lui mi blocca dal braccio.

"Davvero, non lo penso. Scusa."

"Va bene." Non mi va bene che lui vomiti tutto ciò che gli passa per la testa, ma ora come ora arrabbiarmi sarebbe inutile e uno spreco di tempo.

"Adesso che facciamo?" Domanda, prendendomi per mano.

"Adesso rispondi a qualche mia domanda mentre torniamo a casa..." Lo sento annuire.

"Sei stato tu a pagare il mio caffè ?" Annuisce.

"E da quanto mi seguivi?"

"Ricordavo che il tuo bar preferito di New York fosse il Joe's Bar, me l'hai detto in una videochiamata, e mi ci sono fatto portare dal taxi... Non ero sicuro che saresti passata, eppure me lo sentivo." Annuisco.

"Perché questa sorpresa?"

"Te l'ho detto, mi mancavi da morire e volevo passare il Natale con te. Ma le sorprese non sono finite qui..." Sorrido.

"Adesso tu e le tue sorprese state iniziando a preoccuparmi... Cosa è?"

"Non te lo dico! Non ora."

"È qualcosa che mi piacerà, di cui tu sei sicuro al 100%?" Annuisce.

Prendo il telefono e mando una foto a Genevieve mia e di Chris, le dico di tranquillizzarsi che lui sta bene, e adesso sto bene pure io.

                                    ~

                                 
Spazio autrice:
chiedo delle super scuse per non aver pubblicato il capitolo di ieri, e scusate perché questo capitolo è un po' corto, ma spero entro stasera di riuscire a pubblicarne un altro per farmi perdonare.
Grazie a tutti.💖

Un regalo dal destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora