AVVISO:
🔴questo capitolo contiene scene spinte🔴Esco dal bagno e mi dirigo in camera, non so chi sia l'ospite per me, anche se una mezza idea l'avrei.
Entro in stanza ed è inutile dire che solo vedendo la sagoma di quello che potrebbe Chris, riesco a confermare la mia teoria.
"Che succede?" Domanda.
Non si lascia impressionare dal fatto che io sia in accappatoio con ancora i capelli bagnati, mantiene lo sguardo fisso sui miei occhi, senza discostarsi.
"Che succede? Perché mi fai questa domanda?" Chiedo camminando la finestra per chiuderla, sento freddo adesso.
"Perché piangevi stamattina?"
"Sensi di colpa." Dico senza lasciar trapelare alcun tipo di sentimento. Non voglio continuare questo discorso.
"Okay, quindi sei pentita di ciò che abbiamo fatto?" Indica noi due e poi sbuffa.
"No. Non è questo..." Lui si arrabbia, forse per il troppo mistero, anche se non era mia intenzione crearlo, e in un mezzo urlo dice:
"È allora dov'è il problema? Spiegati."
"Ho lasciato Roy, ma sono sopraffatta dai sensi di colpa per come l'ho trattato." Lui sorride, non curandosi minimamente della seconda parte della frase.
"Hai lasciato Roy?" Sorride ancora più intensamente, come se stesse realizzando lentamente ogni singola lettera di quelle tre parole.
Annuisco. È impossibile guardare il suo sorriso e non sorridere contemporaneamente a lui.
Si butta di me e inizia a baciarmi.
Baci vogliosi, uno ne richiede altri, molti altri e così via."Secondo me siamo troppo vestiti." Sussurro al suo orecchio tra un bacio e un altro.
Chiude la porta a chiave e ritorna da me con già due indumenti in meno.
Ha tolto la maglietta e i pantaloni, questo mi permette di rivedere i suoi tatuaggi, i suoi muscoli addominali e delle gambe, mentre soffermandomi un po' di più sulla vita, noto una grande protuberanza che sembra voler uscire dal suo intimo."Anche tu sei troppo vestita però." Mi fa distendere sul letto e inizia a baciarmi il collo, cercando vicino al bacino il nodo fatto con le stringhe dell'accappatoio, quando lo trova, lo scioglie con molta dimestichezza, come se non fosse neanche stretto.
Una volta sciolto apre le due parti del tessuto e fa scorrere il dito dall'ombelico al petto.
"Abbiamo molte cose da chiarire ancora", sussurro provando a far primeggiare il mio buon senso. Io ho risolto con Roy, ma lui non mi ha ancora dato delle spiegazioni.
"Lo faremo dopo." Si toglie le mutande e ci mettiamo sotto le coperte.
Si posiziona sopra di me..."Devi parlarmi di Abby",un po' mi vergogno di chiedergli determinate cose, se io non fossi amica di Genevieve non saprei nemmeno della sua esistenza.
"Cazzo, Sophie!" Esce in un urlo strozzato che gli fa gonfiare le vene del collo. Si toglie da sopra di me e si siede alla punta del letto.
"Devo sapere la tua versione", continuo dando fede al mio buon senso.
"Ma guarda!" Urla.
"Siamo nudi nel tuo letto e mi chiedi della mia ex." Aggiunge.
Ha ragione, e adesso è di nuovo arrabbiato. Ma per me è importante il suo passato."Non urlare, cretino." Sorride, anche se ancora un po' inalberato e si distende accanto a me nel letto.
Poggio la mia testa sul suo petto e lui mi stringe a sé con il suo possente braccio.
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Un regalo dal destino
Teen Fiction[COMPLETA✅, DA REVISIONARE] Questo libro racconta una storia. Una storia che ha tante interpretazioni diverse, in cui al contempo sono trattati temi che si incastrano tra loro, come l'amore, il tradimento, l'amicizia, i segreti. Infatti, tra tutti q...