31-"...non mi vedi come il mostro della storia."

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Sono passati due mesi da quel fatidico giorno in cui io e Gary ci siamo "fidanzati", beh non è mai stato reso super ufficiale, però le nostre famiglie lo sanno e noi ci troviamo così bene  senza dirlo a nessuno e senza il bisogno di nasconderlo al contempo.

Posso dire che rispetto a quando è iniziata i miei sentimenti per lui sono davvero tanto aumentati, non lo vedo più solo come il mio migliore amico o come il fratello di Scarlett.
Adesso lui è qualcosa che fa costantemente parte della mia quotidianità.

Un'altra bella notizia è quella che ho chiarito con Genevieve e Ryan, Chris non l'ho proprio sentito, ma ho saputo da Genevieve che per ora si sta concentrando molto sul lavoro.

Mentre continuo a far mente locale, scendo per fare colazione, i miei mi hanno comunicato che devono dirmi una cosa super importante.

Scendo giù con tanta voglia di sapere cosa sia questa benedetta cosa che devono dirmi.

"Allora tesoro, come ti avevamo già detto, dobbiamo dirti delle cose importanti." Inizia mio padre.

Io annuisco, impaziente di sapere.
"Sophie, ti ricordi il caso che abbiamo iniziato ad ottobre... 5 mesi fa?"

"Si, ricordo... quello a New Orleans?" Loro annuiscono.

"Bene, pensavamo fosse un caso archiviato ma ci hanno chiamato dalla direzione generale dicendoci che abbiamo ancora un poco da indagare perché si sono sbloccate altre strade e altri dubbi su questo caso..."

"Il ché vuol dire che dobbiamo tornare a New Orleans!" Aggiunge mio padre.

"E volete che io venga con voi?" Loro annuiscono.

"Tesoro, non sappiamo per quanto tempo dovremo stare via, e ci dispiace che ogni volta che trovi la tua stabilità dobbiamo partire, ma il lato positivo è che andremo di nuovo a stare da Katia, quindi rivedresti Genevieve."

In tutta onestà, ho troppa voglia di rivedere Chris, per parlargli, per chiarire, voglio stare di nuovo con Genevieve e Ryan, voglio fare le cose pazze che facevo prima con Genevieve.

"Quando partiremo?" Domando.

"Tra 5 giorni." Annuisco.

"Verrai con noi quindi?" Domanda papà.

"Certo, verrò con voi." Speravo in una notiziona del genere.

Anche se adesso ho un dubbio...

"Ho solo una curiosità... qual è il caso su cui state Indagando?"

"È un caso di cronaca nera, un assassinio, mi sembra che la ragazza si chiamasse Abby Whel, adesso dovrebbe avere la tua età... che cose brutte che accadono nel mondo. Ritornando al caso,non è per niente facile, la madre non vuole lasciare nemmeno le testimonianze, si pensa sia nascosta in qualche parte e che si sia rifugiata dopo la tragedia, su internet ci sono tutti nomi falsi di persone che non riescono ad essere rintracciate. Sarà un duro lavoro."

Penso di essere pietrificata, Abby...

Se per caso uscisse il nome di Chris da qualche repertorio antichissimo, lui darebbe la colpa a me, pensando che sia stata io ad indirizzare i miei verso di lui, e chissà come potrebbe reagire.

Io e i miei genitori stiamo indagando sullo stesso caso, solo che io l'ho già risolto, e non posso fare niente per aiutarli.

"Tesoro tutto bene?" Annuisco e corro di sopra.

"Grazie per la bella notizia, corro a dirlo a Gary." Urlo già dal piano di sopra.

Devo chiamare Chris, chiedergli se è sicuro di non aver lasciato neanche la minima prova.

Il telefono squilla, e dopo pochi squilli finalmente lui risponde.

"Sai che qui siamo un'ora indietro?" Dice con una voce roca e quasi infastidita.
Si, è decisamente felice di sentirmi...

"Chris, menomale che hai risposto... Devo parlarti."

"Stavo dormendo." Continua a dimostrare fastidio.

"È urgente, ti prego. Riguarda Abby." Insito.

"Ti ho detto mille volte che non posso più sentire nominare quel nome, e non possiamo parlarne per telefono, sei impazzita." Okay, adesso sembra un padre che rimprovera la figlia.

"Chris, tra un paio di giorni sarò a New Orleans, tieniti libero perché devo dirti delle cose importanti."

"Verrai qui?"

"Si, i miei genitori devono finire un caso e devo parlarti approposito di questo."

"È un caso che conosco quindi?"

"Lo conosci benissimo." Lo sento sospirare e poi sbuffare.

"Stai tranquilla, per anni hanno indagato su questo caso, nessuno è mai riuscito a scoprire niente." Poi fa una breve pausa.

"Grazie di aver chiamato per avvisarmi. Questo mi fa capire che alla fine non mi vedi come il mostro della storia." Aggiunge.

Quanto mi mancava parlare con lui.

"Non importa quanti sbagli hai fatto in passato, o di quale storia tu sia stato il mostro, non potrai mai il cattivo della mia storia." Subito dopo il mio cervello si rimprovera per le parole appena dette.

Sono una stupida, dovevo cercare di essere più fredda possibile con lui...

"Sophie, lo ami quanto ami me?"

"Come fai tu a sapere-" mi blocca.

"Me l'ha detto Ryan, e a lui l'ha detto Genevieve, il tuo nuovo ragazzo è sulla bocca di tutti. Ora rispondi alla mia domanda." Ha un tono che è misto alla rabbia e all'ironia.

"Chris, per favore." Lo supplico di non insistere più con la domanda.

"Ho bisogno di sentirlo, se sarà un no continuerò a vivere nella speranza che io e te potremmo ritornare. Se sarà un si invece, forse, potrei avere un motivo valido per dimenticarti e lasciare andare i miei ricordi..." Odio quando fa così. Fa dipendere tutto da me.

"Vuoi davvero avere un motivo valido per lasciare andare i nostri ricordi?" Gli domando con una voce provocatoria, mista anche a un po' di scetticismo.

"Tu l'hai già fatto." Mi canzona.

"No Christian, perché la risposta alla domanda è che non riuscirò mai ad amare nessuno come amo te."

"Volevo solo sentirtelo dire, ma lo sapevo già." Ridiamo per telefono e poi lui riprendere a parlare.

"Ora che mi hai svegliato, penso che la mia giornata possa incominciare in maniera perfetta... Ma quando sarai qui,spero di svegliarmi con te accanto direttamente." Sorrido.

"Non voglio tradire Gary, non ti dirò che spero le stesse cose anche io, ma tu sai già che è così."

"E tu sai che questo è l'equivalente di tradire."

"Lo vedi!? È sempre colpa tua."

"Mi manca anche litigare con te."
Sorrido a quella frase.

"Non provocarmi." Dopo altri ghigni e battutine varie, blocchiamo la chiamata.

Cazzo, quanto mi mancava. Ma adesso farò le cose per bene, andrò a parlare con Gary, gli dirò di New Orleans...

"Vediamo oggi pomeriggio alle 4.00" scrivo questo messaggio e lo invio.

Sperando che lui sia libero.

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