CEREBRUM ~ La figlia dell'inganno

39.Terzo livello

«Bene, iniziati, benvenuti al livello tre. Spero che questo campo sia sufficientemente grande da contenervi tutti, visto il vostro numero più che spropositato, ma cercheremo di fare il meglio possibile», incominciò Ewan rivolto a Yoann e me, gli unici iniziati di quel livello.

In effetti il campo di atletica era talmente grande da sembrare deserto, talmente poche erano le persone che lo abitavano in quel momento.

«Ma sì, sempre meglio di quando non c'è nessuno, almeno questa volta non parliamo al vento!» intervenne Liss facendo roteare gli occhi.

Ad assisterci alla nostra prima lezione erano venuti tutti gli Ephuri attivi, ma proprio tutti, persino i signori Mindsmith, che se ne stavano sulle panchine ai bordi del campo a studiarci con interesse. Come se Yoann ed io non fossimo già abbastanza sotto pressione...

Dal modo in cui erano accorsi tutti sembrava di assistere a un qualche evento epocale, da segnare negli annali della storia dell'Ephia di Torino. Sembrava infatti che da anni non si trovassero Ephuri che avessero voglia di proseguire gli studi aspirando addirittura a diventare attivi.

In realtà sia io che il ragazzo francese eravamo stati attaccati almeno una volta dagli Arkonanti; pertanto, eravamo quasi obbligati ad imparare un po' di autodifesa, più che altro per sopravvivenza. Nessuno però sembrava fare caso a quel particolare, anche perché in effetti molto probabilmente avremmo proseguito comunque, o almeno io. Non avevo ancora avuto la possibilità di parlarne con Yoann e non potevo sapere quali fossero i suoi pensieri in merito, anche se ero sicura di conoscere già la risposta.

Lo stesso non si poteva dire dei miei vecchi compagni di livello. Il signor Rinaldi lo avevo visto uscire di lì proprio quella mattina. Mi aveva salutato dicendomi che non sarebbe più tornato perché aveva completato il secondo livello. Ero stata non poco stupita del fatto che si fosse preso la briga di salutarmi, non me l'ero aspettato da lui. Era strano pensare che non lo avrei più rivisto a lezione. Mi era inconcepibile pensare di tornare ad "una vita normale" dopo tutto ciò che si era scoperto e imparato, ma probabilmente la pensavo così solo io.

Alcuni degli altri avevano già completato prima di me, e siccome non li avevo più visti gironzolare lì mi fu facile intuire quali fossero state le loro decisioni. Riguardo a Matteo... non avevo più avuto sue notizie ma ero sicura che fosse ancora al livello due, esattamente come Wala.

«Una domanda per volta, gente, non riusciremo a rispondere a tutti quanti se parlate tutti insieme!» riprese Ewan. Io e Yoann, che fin da quando era incominciata la lezione eravamo stati in assoluto silenzio, ci guardammo confusi, ridendo mentalmente. In effetti era imbarazzante il fatto che c'erano più insegnanti che allievi...

Ewan si era messo in posizione centrale, auto-assumendosi il ruolo di insegnante ufficiale del livello - magari lo era veramente, ma non potevo saperlo - e sembrava avere intenzione di dirigere la lezione.

Vicino a lui, appoggiata su una delle strutture del campo, c'era Melissandra, con le braccia incrociate e il portamento scocciato, ma lo sguardo vigile e attento, come se non volesse mostrarsi emozionata mentre invece era eccitatissima. A quanto pareva non era molto brava a nascondere le sue emozioni. Tra l'altro stavo cominciando ad abituarmi alla sua presenza, non mi faceva più paura come prima, anche se preferivo ancora evitare di trovarmi sola con lei.

Dall'altro lato invece, impalata come una statua e fiera come un soldato, con lo sguardo alto e il portamento rigido, Lauren ci studiava senza proferire parola, ma senza impegnarsi nel nascondere l'evidente irritazione che provava ad ogni singola parola che usciva dalla bocca di suo fratello.

Elias, invece, fedele al suo nomignolo di "Tenebroso" se ne stava all'ombra della stessa struttura di parkour a cui era appoggiata Liss, gli occhi due pozzi neri sotto le sopracciglia prominenti. Gli era tanto difficile sorridere per una maledetta volta?