26.Primi misteri

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Il cancello d'oro imponente si richiuse lentamente. Riconobbi immediatamente Clara, con i capelli questa volta quasi completamente sciolti e un abito non troppo formale, che camminava al fianco di un'altra donna - la sconosciuta probabilmente.

«Chi è?» sussurrai. Ci eravamo fermati vicino alle panchine della piazzetta. Nessuno di loro però mi rispose, forse perché non lo sapevano o forse perché non volevano dirmelo, non mi era ancora chiaro.

Mi concentrai meglio sulla sconosciuta. Anche i suoi capelli erano castani come quelli di Clara, ma di una sfumatura un po' più chiara e leggermente più mossi. Era abbastanza alta e in carne, indossava una giacca di jeans, pantaloni neri e stivali alti, una semplice borsa a tracolla.

Non eravamo molto distanti così riuscii a sentire alcune delle sue parole, rivolte a Clara.

«...sei tanto gentile ad accogliermi così ma come sai non posso fermarmi molto a lungo, giusto il tempo per parlarti di...» Il resto della frase non lo sentii perché troppo sussurrato, ma vidi Padma, Liss ed Ewan farsi più attenti e rimpiansi di non possedere il cebrim del super-udito. Mi balenò per la testa l'idea di sbirciare nella mente della sconosciuta ma vista la brutta esperienza con il drago decisi che era meglio evitare.

«Yordanka, lo sai che sei sempre la benvenuta, se vuoi fermarti anche di più lo sai che per noi non è un problema...»

Sentendo quel nome vidi le espressioni dei tre Ephuri spalancarsi per lo stupore e forse per il sollievo.

«Quindi lei è Yordanka?» chiese Padma agli altri due, evitando sfacciatamente noi tre nuovi che invece non avevamo mai sentito nominare nessuna Yordanka.

«A quanto pare sì! Finalmente la conosciamo!» Rispose Ewan.

Per cercare di capirne di più riportai la mia attenzione sulla discussione delle due donne. Yordanka sembrava molto preoccupata e Clara la stava rassicurando, si erano fermate pochi passi dopo l'ingresso. Luna si strusciò sulle gambe di Clara, che si abbassò per darle una carezza.

Solo in quel momento mi accorsi di una terza figura dietro di loro, anche se non riuscii ancora a vederla bene.

«...Noi non c'entriamo niente, te lo giuro! Non riesco a credere che abbiano osato darci la colpa! Ti prego Clara, almeno tu, ci conosciamo da molto tempo!» Yordanka sembrava molto scossa.

«Mia cara amica, non ho dubitato di te o della tua famiglia neanche per un secondo! Pensavo lo sapessi! E poi sai che non ho mai dato ascolto alle assurde accuse del Consiglio! Si sbagliano a pensare che voi possiate essere la causa di quegli terribili avvenimenti!»

«Lo so, Clara, lo so, però...»

«Adesso vieni, andiamo dentro a parlare con più calma, si risolverà tutto, vedrai...»

Le due donne ripresero a camminare, mentre Yordanka continuava a borbottare agitata «No che non si risolverà... siamo perduti... siamo perduti...»

Quando passarono davanti alla nostra piazzetta Clara ci lanciò un'occhiata, probabilmente chiedendosi perché stessimo tutti lì a fissarle ma non disse niente, riprendendo subito a parlare con la sua amica per rassicurarla.

Ora che erano più vicine riuscii a vedere anche la terza figura che le seguiva. Era una ragazza con i capelli biondo miele legati in una treccia ordinata dietro la testa. Dal modo in cui era vestita - un tailleur scuro elegante - sembrava più grande di quello che probabilmente era. Me la ricordavo da quella volta sulla Dora, anche se lì era vestita in tuta da Umanente e aveva i capelli sciolti, ricordai di aver pensato che somigliasse ad un'amazzone, dal modo feroce ed efficace in cui combatteva.

CEREBRUM ~ La figlia dell'ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora