71.Finalmente invitati a cena

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Alla vista del tavolo imbastito per la cena, formulai due ipotesi: o i miei genitori pensavano che avrei invitato non tre persone, ma l'intera scuola di parkour, oppure si erano convinti che i miei amici possedessero degli stomaci da elefanti.

Non era stato sufficiente servire decine di antipasti di ogni gamma e tipologia, che spaziavano dai semplici grissini avvolti nel prosciutto, a pizzette al sugo, formaggi francesi, tartine, focaccine, a ricercate salse colorate e involtini primavera, perché papà aveva voluto prodigarsi anche delle sue eccellenti doti culinarie per cucinare la Melanzana alla Parmigiana, in ben due versioni, ovvero quella con prosciutto e quella senza, visto che Padma era vegetariana - come pensassero che Padma potesse mangiarsi un'intera parmigiana da sola, per me restava un mistero - e, non contenta, mamma aveva anche voluto cucinare una torta cheesecake da una vecchia ricetta di famiglia.

Non dubitavo che tutto ciò fosse delizioso, ma temevo che nessuno si sarebbe potuto godere veramente il cibo, viste le sue eccessive quantità.

Quando suonarono al campanello mia mamma corse al citofono gridando: «Vado io-vado io-vado io!»

Roteai gli occhi ridendo, divertita dal suo comportamento, e anche un po' imbarazzata. Qualcosa mi diceva che tutta la cena sarebbe stata un susseguirsi di momenti in cui mi sarei trovata ad arrossire o a essere veramente tentata di sotterrarmi metri e metri sottoterra.

"Vi prego, cercate di essere normali, e, soprattutto, state al gioco" comunicai mentalmente ai miei amici mentre salivano le scale. Una volta che furono entrati, notai con sorpresa che Liss indossava un delizioso abitino estivo a maniche corte che arrivava fino alle ginocchia e che le donava molto, tanto da farla sembrare quasi un'altra persona, mentre Padma si era addirittura vestita da ragazza, con pantaloncini corti e una canottiera a vi davvero niente male, probabilmente presa in prestito da Liss; Yoann, invece, con la sua canottiera con collo a camicia, sembrava l'unico non molto diverso dal solito, ma solo perché già abituato da sé a indossare quasi sempre abiti eleganti.

Poteva sembrare poco, ma mi fece piacere che si fossero quasi "messi in tiro" per l'occasione, e capii che ci tenevano veramente a fare buona figura davanti ai miei genitori.

Gli ospiti furono invitati ad accomodarsi, e Yoann si complimentò fin da subito con i miei genitori in uno storpiato e insicuro italiano, di cui si capì ben poco, per la bontà del cibo.

«Oh, grazie mille caro, sei troppo gentile», disse comunque mamma, per lei qualunque cosa uscisse dalla bocca di Yoann sembrava oro colato, «ma ora parliamo un po' di te... ti vedi per caso con qualche ragazza?»

Le tirai un calcio da sotto il tavolo, mentre il povero Yoann faceva un'espressione confusa. Ma era impazzita? Non è che aveva organizzato tutta quella storia appositamente con l'intento di combinarmi un appuntamento con... Yoyo!?

«Eccò... en vérité...» incominciò lui, ma lo interruppi.

«Tranquillo, mamma scherzava, non intendeva disturbare con domande personali!» nel dire queste parole la fulminai con lo sguardo come monito.

«Beh che in realtà, abbiamo diritto di conoscervi meglio, no?» intervenne papà, «dopotutto trascorreremo un intero mese insieme, quindi...»

Si interruppe nel notare come Padma stesse trangugiando diverse pietanze, tra cui salse grondanti e gocciolanti, insozzandosi tutte le mani e macchiandosi la canottiera, sotto lo sguardo tagliente della terza Ephura.

«Siamo felici di vedere che il cibo è di tuo gradimento, cara...» manifestò il suo stupore mamma.

Padma dovette accorgersi della sceneggiata in cui si era involontariamente esibita, perché si bloccò di scatto, gli occhi sbarrati e la bocca ancora piena.

CEREBRUM ~ La figlia dell'ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora