25.Pausa merenda

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Aprii gli occhi con il fiatone, quando l'oscurità che mi circondava fu sostituita all'improvviso dalla luce dell'aula dell'Ephia.

Due facce mi fissavano con sguardo preoccupato e prima che potessi rendermi conto di chi si trattasse ero già indietreggiata parecchio, ancora confusa.

Che ci facevo lì? Dov'era finito il drago cinese e il labirinto? Avevo sentito le sue fauci chiudersi su di me... il ricordo era ancora troppo vivido.

«Liv, riesci a sentirmi? Liv!» continuava a chiamarmi Yoann, non sapevo da quanto stesse cercando di attirare la mia attenzione. Il mio sguardo però si posò sulla ragazza dal viso rotondo che era a fianco a lui.

Padma. Era iniziato tutto quando avevo deciso di guardare nella sua mente. E ora era scomparso tutto come se non fosse mai accaduto, come se mi fossi immaginata ogni singola cosa... ma non poteva essere, come potevo aver immaginato una cosa del genere?

«Il drago... lui... e quegli spiriti...»

«Che ti sia di lezione, non entrare mai più dentro la mente di un Ephuro senza il suo permesso!» mi rimproverò Padma.

«Non poteva saperlo...» mi difese Yoann.

«Beh, ora lo sa!» ribatté lei.

«So cosa?» sbottai, non sapevo un bel niente invece, e le loro parole mi stavano confondendo solo di più!

«Ora ti spieghiamo tutto, tranquilla, va tutto bene!» Yoann mi sorrise dolcemente, trasmettendomi la sua sicurezza e il suo dispiacere per me con il pensiero. Quel modo di comunicare mi rincuorò più delle parole, era più puro, sincero e dolce.

«Dai andiamo a sgranongiare qualcosa!» propose Padma.

Mio malgrado mi trovai d'accordo, ero ancora troppo scossa e avevo bisogno di rimettermi in sesto.

«È stato a quel punto che l'ho lasciato», disse Wala, «cioè, dai, come può dire di adorare le patatine e poi rifiutarsi di mangiare quelle al formaggio?! Assurdo, non è vero?»

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«È stato a quel punto che l'ho lasciato», disse Wala, «cioè, dai, come può dire di adorare le patatine e poi rifiutarsi di mangiare quelle al formaggio?! Assurdo, non è vero?»

Wala si infilò in bocca una patatina tenendola con due dita cercando - inutilmente - di non sporcarsi le unghie.

«Tutta questa storia solo per dire questo?» chiese dopo un attimo Padma con un tono evidentemente esasperato, sprofondando sopra la sua torta alle ciliegie.

«Esattamente!»

"Com'è che siamo finiti ad ascoltare le interessantissime storie di Wala di cui non ce ne frega assolutamente niente?" chiesi mentalmente a Yoann trasmettendo la domanda davanti all'uscio socchiuso della sua porta.

"Wala è fatta così..." rispose lui e io gli trasmisi la mia noia e un insieme di emozioni che potevano essere riassunte con un sonoro sbuffo scocciato, simile a quello che Padma - senza remore di mostrare le sue emozioni anche alla diretta interessata - stava emettendo in questo momento.

CEREBRUM ~ La figlia dell'ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora