10. Settling in the new life

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"Posso prestarti dei vestiti," il battito del cuore di Jungkook divenne rapido da quella prospettiva

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"Posso prestarti dei vestiti," il battito del cuore di Jungkook divenne rapido da quella prospettiva.

"Ok," Jimin batté le mani toccando felicemente il bordo della vasca finché non sentì il gel. "Laviamoci velocemente e poi coccoliamoci."

"Sto bene?" Jimin sapeva che il signor Jeon lo stava fissando poiché anche con gli occhi bendati poteva avere quello sguardo penetrante.

Ha appena lasciato l'ampio guardaroba del signor Jeon dove aveva trovato dei boxer nuovi e una bella felpa con cappuccio nera che portava l'odore del suo amante segreto ed era così grande che Jimin ci stava annegando.

Trovandosi all'interno di quella stanza guardaroba aveva scoperto che il signor Jeon ha uno stile spigoloso di vestirsi, dagli stivali alla moda con suole spesse abbonati ai cappelli a secchiello e alle giacche di pelle. Una parte del suo guardaroba consisteva in abiti eleganti, sicuramente per i suoi incontri di lavoro e feste di fantasia. Il suo colore di abbigliamento preferito era sicuramente il nero, ed era l'uomo che amava gli accessori costosi, in particolare gli orecchini. Ogni minuscolo dettaglio si aggiungeva alla persona che stava cercando di decifrare. Oh, come desiderava strappare quella stupida benda e vedere il signor Jeon, eppure credeva che ciò avrebbe significato che non si sarebbero più incontrati se l'avesse fatto. Il signor Jeon si arrabbierebbe così tanto con lui...

"Dovresti indossare i miei vestiti più spesso," la risata pura del signor Jeon era così carina.

"Perché?" Jimin arrossì terribilmente.

"Sei così carino," ridacchiò l'uomo avvicinandosi a lui per baciarlo.

Jimin era sbalordito, il suo cuore in disordine mentre cadeva senza fermarsi per quell'uomo senza volto con una voce bassa e sexy, mani calde, l'odore di un profumo costoso, labbra deliziose, spalle a scacchi, un torace simile a una pietra, addominali stretti e un pene così grande che potrebbe fare grandi cose. Jimin arrossì ancora di più al ricordo.

"Andiamo a letto e coccoliamoci," il signor Jeon prese i palmi delle mani guidandolo attraverso la stanza su quel soffice tappeto.

Raggiunsero il letto cadendo sul materasso e Jimin si accoccolò subito nel corpo del signor Jeon. L'uomo era ancora a torso nudo per quello che poteva sentire, indossava solo dei boxer e il cuore di Jimin gli batteva forte nel petto a quel contatto.

Il forte rumore della sua suoneria ruppe la magia del loro momento facendogli rizzare tutti i peli sul corpo, così Jimin si sedette disorientato dove trovare il suo telefono.

"Ecco. C'è scritto 'mamma'," mormorò il signor Jeon premendo il telefono tra le mani tremanti.

Jimin deglutì prima di raccogliere.

"Figlio indegno dove sei? Sono quasi le 23!" La sentì gridare.

"Io... io resto a casa di un amico stasera," sussurrò.

Blindfolded by Mr. JeonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora