Da millenni, in un continente inesplorato della Terra, al centro dell'Oceano Pacifico, protetto da qualsiasi agente esterno al territorio, vivono indisturbate creature che normalmente definiamo sovrannaturali, come: draghi, elfi, troll ... ma c'è anche un passaggio, velato di misteri, che porta fino al Dio supremo, che governa tutto e tutti. Questo continente prende il nome di Eleftherya, che sta a indicare la libertà di vivere di ogni genere di creatura esistente, senza l'influenza dell'essere umano. Non ha delle regole precise, l'unica che deve essere rispettata è quella di non generare guerra fra gli abitanti. È diviso in cinque terre che fanno riferimento agli elementi, almeno quattro, ossia Vady (acqua), Fotiá (fuoco), Erde (terra), Hava (vento), l'ultima terra è collegata al Dio supremo, l'Empyreum, luogo dove chiunque si sia spinto, non è mai tornato. Ogniuna delle quattro terre ospita gli abitanti del proprio elemento, i quali hanno il loro Re, che si scelgono tra tutte le regioni che compongono il paese. I sovrani fanno parte del consiglio, che genera qualsiasi provvedimento o regola, ove ce ne fosse necessità; tutti loro sono sottoposti a un Anziano che regola il consiglio in assoluta neutralità. Quest'Anziano, Bayon, ha sede nella scuola sovrannaturale, posta al centro delle cinque terre, chiamata Elefytria. Ogni creatura in età sufficiente ne prende parte, per conoscersi e imparare a convivere. Voi ora vi chiederete, cosa significa tutto questo? Non ho una risposta visto che so quanto voi, ora come ora. Mi chiamo Ryu, sono un drago dell'elemento del fuoco frequentante l'Accademia Elefytria e il figlio dell'attuale sovrano dei draghi. Nessuno ha imposto questa legge, ma tra i draghi c'è l'abitudine di unirsi per elemento, chi non segue questa teoria è scansato da tutti. In parte questa logica ha un senso, perché vince sempre l'elemento più forte tra i due, facendo scomparire gli altri elementi. In Accademia ho imparato a conoscere anche i draghi di altri elementi, come Fayonel dell'acqua, Mytorius della terra e Surflyn del vento. Noi quattro abbiamo stretto amicizia e siamo infatti nominati il gruppo elementi. Molto spesso ci cacciamo nei guai, soprattutto perché siamo tre maschi e una femmina, ma mai avremmo creduto di cacciarci in un pasticcio più grande di noi. In un giorno come un altro, mentre mi allenavo come sempre di prima mattina, oltre a essere di pattuglia, avvistai la sagoma di un umano a terra davanti al portone della scuola. Durante le lezioni sugli umani non avevo prestato molta attenzione, ma sapevo che non era di buon auspicio la loro presenza a Eleftherya. Scesi a controllare e una volta assunto sembianze umane, pur restando un drago, mi avvicinai per curiosare e capire a che grado di pericolo eravamo sottoposti. Era una ragazza, ma con squame di drago sul collo; la sua pelle prendeva un colore violaceo, non come me che puntava al rosso, o come Fayonel al blu, Mytorius al marrone e Surflyn al bianco. Una volta sfatato il mistero "se fosse un umano", la presi in braccio e la portai nella mia stanza senza essere visto da nessuno, fortunatamente. Molto presto però anche i miei amici l'avrebbero scoperto. La prima cosa da fare era informare Bayon, ma come? Non appena arrivarono i miei amici restarono a bocca aperta; implorai di mantenere il silenzio con tutti, ma bisognava dirlo a Bayon e io ero il diretto responsabile, quindi non potevo muovermi. Lo chiesi a uno di loro, e come sempre Surflyn fece da messaggero. Tutti e tre guardavamo quella ragazza svenuta sul mio letto con una faccia molto addolorata, chissà per quale motivo. Dopo pochi minuti solcarono la porta il mio amico seguito dal direttore, al quanto spaesato e meravigliato.
-Ryu, è un argomento molto delicato, non appena sarà suonata la campana di inizio lezioni, e tutti i corridoi saranno liberi, portala nella torre e non fate avvicinare nessuno. -
Quelle parole ci destabilizzarono molto, avevamo un immagine di un Bayon molto tranquillo e gentile, mai impostato e duro com'era in questa situazione. Una volta assicuratici che i corridoi fossero sgombri, senza farci notare, ci dirigemmo verso il luogo dell'appuntamento, magari avremmo acquisito nuove informazioni. Non avevamo mai oltrepassato quella porta, conoscevamo a memoria l'intera scuola, con tanto di alcuni passaggi segreti e dei lati dei sotterranei, ma quella zona ci era sempre sembrata privata, per non parlare di paurosa. La porta si aprì e davanti a noi ci apparve una camera molto grande e dai soffitti altissimi, non si vedevano pareti perché coperte da un'enorme libreria strapiena di libri, che non accennava falle in nessun punto. Da sotto il tetto, rigorosamente a punta come in ogni castello rispettaile, c'era uno spazio rivestito in vetro che faceva entrare la luce del sole, oltre i quattro lucernari sul tetto. Al centro della stanza c'era un tavolo con sopra molte provette, ampolle, becher, matracci e cilindri graduati, contenenti liquidi di diversi colori. Alla sua destra, un tavolino dove trovare tutte le erbe necessarie e gli ingredienti utili a sperimentare. Davanti al tavolo c'erano quattro sgabelli, in linea con il tema storico dell'ambiente, e dietro si distendeva un divano rosso carminio, con i bordini in oro, sembrava che stesse lì da secoli, anche se era in perfetto stato.
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Drago, la verità celata.
FantasyIn un posto sconosciuto della terra, abitano creature che nel mondo umano troviamo solo nei miti e nelle leggende. Una delle creature più potenti è il drago. Quattro ragazzi-drago, ogniuno appartenente ad un elemento diverso, si imbatteranno in una...