36. Un gesto inaspettato.

3 1 0
                                    

"Leyra, tu sei il mio mondo, da quando ti ho incontrato, senza di te sono perso. Ora capisco i muri che mi ha fatto costruire mio nonno, ma non recepisco perché dopo un amore tanto grande si è voluto chiudere in quel modo, io lo avrei coltivato e fatto scoprire agli altri."

Sostenere il suo sguardo risultava difficile, quelle parole mi toccavano, però nascondevano un ma, che forse non avrei voluto sentire.

"Ma io sono diverso, sono in grado di cambiare, e voglio farlo per te. Se per averti al mio fianco dovrò arrivare in capo al mondo, be', ti stupirò perché mi troverai sulla soglia ad aspettarti. Andrei anche all'inferno, solo per te."

Le lacrime uscivano incontrollate dai miei occhi, quel ma non era stato tanto spaventoso, eppure mi sentivo in colpa, io sarei dovuta andare all'inferno, ma lui al mio fianco non lo volevo, sarebbe stato troppo pericoloso, soprattutto rischiare in due per qualcosa che neanche lo toccava. Il dolore più lancinante era che non gli avevo detto che sarei rimasta, anche dopo questa missione.

"Perché piangi Leyra? Ho detto qualcosa che non va?"

"No! Non mi aspettavo queste parole. Il fatto è che mi hai fatto sentire a disagio."

"Scusa, non era mia intenzione."

Tolse le braccia e fece un passo indietro, non era quel gesto che mi faceva sentire in quel modo, ma lui non poteva saperlo.

"Non dovevi allontanrti."

"Credevo di aver sbagliato."

"No. Quello che provoca il mio disagio è qualcosa che non ho detto a nessuno, o meglio Fayonel qualcosa sa."

"Cosa?"

"Per salvare mio padre dovrò entrare all'inferno, sarà molto rischioso."

"Sarò al tuo fianco."

"No Ryu. Non posso permetterlo. Anche tu sei tutto per me, non so spiegarti il motivo, ma sento un forte legame che ci unisce, e di questo fanno parte pure le discussioni, però farti rischiare per qualcosa che fin dall'inizio so che sia pericolosa non mi va."

"Per te lo farei. Anche se è per tuo padre."

"Mi dispiace, ma sono io ad impedirtelo, come l'ho già ribadito a Fayonel."

"Non posso farti cambiare idea?"

"Non è possibile. Avete rischiato molto per me, so che non me lo farete pesare, però è ora che prendo in mano le redini di questa missione e che dimostri il mio valore a tutti quelli che mi guardano."

"Non devi dimostrare niente."

"Non a te, ma a loro. Si aspettano una mia mossa, e io voglio stupirli."

"Tornerai da vincitrice ed io ti aspetterò all'uscita."

"So che lo farai."

"Aspetterò anche il tuo ritorno ad Eleftherya."

"Per quello non c'è bisogno. Ho molte cose da fare qui."

"Resterai?"

"Se non sarà troppo disturbo accompagnarmi in un altro viaggio, sì."

Sul suo volto leggermente triste apparve un sorriso a trentadue denti, non aspettava altro che quelle parole uscissero dalla mia bocca.

"Ma che scherzi, sono contentissimo. Devo dirlo anche agli altri."

"Non ora. Prima voglio vedere di tornare intera dall'inferno, poi lo diremo a tutti se vuoi."

"Non so se saprò tenerlo per me, ma farò il possibile."

Venne verso di me e mi aiutò ad alzarmi era ora di tornare dagli altri, metterli al corrente di quello che ci eravamo detti e, colpo di scena, le sue mani si posarono sulle mie guance e mi diede un casto bacio sulla fronte. Un gesto che gli era costato molto e che aveva spiazzato anche me, restò fisso a guardarmi negli occhi cercando di capire se aveva fatto bene o male, poi mi cinse i fianchi con un braccio e mi aiutò a fare la strada del ritorno, completamente in silenzio. Le mie guance erano in fiamme, e ora quelle parole che mi aveva detto acquisivano in senso. Erano tutti ad aspettarci sull'uscio della porta, non sapevano come chiederci ciò che volevano sapere, perché si vedeva che non ci guardavamo negli occhi, ma non per rabbia, si era creato un po' di imbarazzo. Mi accompagnò fino al tavolo, e con la scusa di vedere il percorso uscì; io fui assalita da una pioggia di domande.

"Allora?"

"Cosa vi siete detti?"

"Sputa il rospo."

"Calmatevi tutti. Abbiamo sistemato."

"Visto, ve l'avevo detto."

"Sei sempre il solito. Perché allora tra di voi c'è ancora dell'astio?"

"Non credo sia ciò che pensi Fayonel?"

"Cosa intendi Surflyn?"

"Ha ragione. Mi ha baciato la fronte."

"E cosa c'è di male?"

"Vedi quanto sei ottuso Mytorius. Con quel bacio voleva trasmetterle qualcosa in più del semplice gesto."

"Cosa?"

"Fai sul serio Leyra?"

"Credo di sì Fayonel. Diciamo che sono nella stessa condizione tua, solo a ruoli invertiti."

Avevano capito qualcosa da quel gesto che io non avevo percepito. Il discorso si incendiava sempre di più, soprattutto tra Fayonel e Mytorius. Conoscevo il motivo, Fayonel aveva una cotta per Mytorius, ma lui non se n'era mai accorto e neanche si prestava all'argomento, visto che deviava il discorso altrove ogni volta che si imboccava quella strada. Questa volta però mi sentivo io in difetto, come se avessi cambiato discorso, ma lo avevo imboccato?Non appena si resero conto di come li guardavo si stopparono, Fayonel mi raggiunse al tavolo, mentre Surflyn e Mytorius, su suo ordine ci lasciarono sole. La guardavo giocherellare con le dita, proprio come faceva quando preparava un discorso o doveva parlare con qualcuno.

"Leyra, veramente non hai dato un senso a quel gesto?"

"Che significato deve avere? Mi ha baciato la fronte."

"Magari non ti sei chiesta che non era il momento per qualcosa di più?"

"Cosa deve esserci di più? Siamo amici?"

"Magari non vuole essere solo tuo amico?"

"Fayonel arriva al punto."

"Il punto c'è, ma dovresti arrivarci tu."

Mi alzai di scatto, le gambe erano appoggiate alla sedia, mentre con le braccia sorreggevo la maggior parte del mio peso.

"Fayonel non sono in condizioni per quello che pensi tu. Non so se domani sarò viva e credi che possa succedere qualcosa di più tra noi?"

"Che male c'è?"

"Nulla. Se anche io provassi qualcosa, di cui non mi sono resa conto, non glielo direi in questo momento."

"Ora capisco il suo gesto?"

"Non è come credi."

Alzai lo sguardo, lui era lì, sulla porta, che mi guardava un po' dispiaciuto, forse Fayonel aveva ragione, con quel gesto voleva farmi aprire gli occhi.

Drago, la verità celata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora