La strada non era molta, infatti dopo qualche metro iniziai a intravedere l'ombra di qualcuno che mi aspettava all'uscita. Più mi avvicinavo e più riconoscevo dei particolari riconducibili a chi credevo che fosse. A forse un centinaio di passi dall'uscita lo vidi, appoggiato alla parete della montagna, di un marrone intenso, quasi nero, che lasciava trapelare dalle sue crepe un rosso vivo immobile.
"Ce ne hai messo di tempo."
"Ryu!"
"Oh mio dio! Leyra dimmi che sei tutta intera."
"Si Fayonel. Avresti voluto solo una parte di me?"
"Non sei divertente."
"Abbiamo sentito il grido delle Banshee."
"Non è successo nulla di speciale."
"Leyra sei seria?"
"Non ora Bliksem."
"Spero che dopo ce lo dirai?"
"Certo! Ora ho bisogno di entrare al castello."
Finalmente eravamo arrivati, dal portone mi separava solo qualche passo e due guardie.
"Aprite! Sono il principe."
Si sentirono degli scatti, sicuramente le serrature che si aprivano, poi si dischiusero le porte massicce delle mura.
"Salve principe. Poteva avvisare del suo arrivo, avremmo provveduto ad accoglierla."
"Non serve nulla. Sono qui per incontrare mio padre."
"Non so se potete, ma chiedete a Zjarrit, è all'ingresso, è stato avvisato dell'arrivo di qualcuno."
"Grazie."
Dalle mura ci dirigemmo verso la vera entrata del castello. Era ben protetto il re e la sua famiglia, com'è possibile che Ade sia entrato così semplicemente. Si è un dio, ma se ho capito bene anche loro hanno punti deboli, come tutti, quindi vuoi o non vuoi deve aver subito una resistenza, o ha avuto un aiuto interno?
"Zjarrit! Sono io aprì le porte."
In due secondi si aprirono e si presentò davanti a noi un signore di una certa età, con barba e capelli, bianchi e lunghi, gli occhi come due fessure, degli occhiali spessi come fondi di bottiglia, un po' ritorto e bassino.
"Principe, ce ne avete messo di tempo prima di venirci a trovare."
"Per favore Zjarrit, non urlare."
"Scusate. Sapete del mio problema all'udito. Volete presentarmi i vostri amici?"
"Certo, loro tre sono Surflyn, Fayonel e Mytorius, i mie amici della scuola."
"Piacere, nelle lettere vi ha descritto molto bene, siete come vi immaginavo. E lei?"
"Lei è Leyra, è ..."
"Non è possibile?"
"Si, ti dico che è Leyra. L'abbiamo incontrata da poco, ma è come se la conoscessimo da tempo."
"Volete incontrare vostro padre!"
"Si! Cosa vi prende?"
"Nulla signorino, entrate, presto."
Si guardava intorno come se fossimo osservati da qualcuno, poi chiuse in fretta le porte.
"Aspettate, vado a chiamare il re."
Come nelle favole, l'ingresso dei castelli era ampio, come entrare in una chiesa. Vedevi questa grande sala con soffitti più alti del normale, quadrata e con altro spazio oltre le colonne che la incorniciavano. Sulle pareti e il soffitto predominava il bianco, ma a terra si incontravano tutte le possibili sfumature di blu, coperte al centro da un tappeto rosso fiammante che andava da metà sala fino all'estremità opposta all'entrata, dove c'erano tre gradini che conducevano ad un rialzo dove erano posizionati tre troni. Il più grande al centro, leggermente più piccolo a sinistra e ancora più piccolo sulla destra, sicuramente erano il re, la regina e il principe.
STAI LEGGENDO
Drago, la verità celata.
FantasyIn un posto sconosciuto della terra, abitano creature che nel mondo umano troviamo solo nei miti e nelle leggende. Una delle creature più potenti è il drago. Quattro ragazzi-drago, ogniuno appartenente ad un elemento diverso, si imbatteranno in una...