Drago, la verità celata.

44. Il libro del destino.

Aveva centrato il punto, ma chissà se una volta aperto quelle domande sarebbero saltate fuori, o avrei avuto il vuoto? Sfiorai ancora il sigillo, questa volta senza visioni, e questo si sollevò leggermente. Il nastro che lo teneva legato si divincolò dal sigillo e si slegò; senza neanche toccarlo si aprì la prima pagina, era completamente bianca, poi apparve una scritta: -La storia narrata sarà sempre uguale, ma il futuro impresso potrà cambiare.- La pagina si girò, sempre da sola, e questa volta dal bianco fuoriuscì una polverina dorata e una voce femminile provení dalla luce che si sprigionò in mezzo a quella nuvoletta.

"Salve principessa Leyra, sono Tähti lo spirito di questo libro."

"Uno dei fuochi fatui? Come sa chi sono?"

"So chi è ogniuno di voi in questa stanza, sapevo del vostro arrivo. E si, posso dire di essere un fuoco fatuo, come lo era quello nella foresta, vi seguiva perché voi riuscite a vederli."

"Ora vi vediamo anche noi."

"Certo ragazzo. Se non sbaglio Mytorius, ma io sono diversa da quelli che può vedere soltanto la principessa."

"Tähti, cosa sai dirmi?"

"Come prima cosa sono onorata di conoscere le vostre altezze, anche se il re è venuto spesso. Poi specifica la tua domanda. Cosa vuoi sapere?"

"Tähti io non so quasi nulla del passato dei miei genitori, ho provato a chiedere alla mamma, ma dopo stava male per giorni, quindi ho smesso."

"Bene, vi racconterò dal principio. Come sapete prima gli dei e le creature magiche condividevano queste terre, i primi non entravano molto in contatto con le creature, ma vivevano in armonia. Per sigillare questa unione fu creato l'Oko de Dreki, che avrebbe protetto tutti gli esseri magici, e il Valay Doré, a protezione dell'Olimpo. Tra questi ultimi, vi era qualcuno di insoddisfatto, i fratelli si erano impossessati uno dei cieli e l'altro dell'acqua, rilegando lui nel sottosuolo, come potete ben capire si trattava di Ade. Ma i fratelli non si accorsero di questa rabbia repressa, e lasciarono correre. A quel tempo il re di Fotiá era un altro, e vostro padre era un valente guerriero che da giovanissimo era entrato nella guardia reale. Il piccolo era orfano, e il re che non aveva figli lo prese a cuore, e cercò di dargli la migliore istruzione, oltre ad un addestramento duro e ad una disciplina di ferro. Tutti sapevano che il suo successore sarebbe stato vostro padre, e grazie a lui gli dei e le creature magiche iniziarono a interagire di più, a stringere amicizie e legami più solidi. Iniziarono i primi problemi, le relazioni tra queste due famiglie davano poteri sconosciuti al nascituro, e a volte anche pericolosi. In quel tempo vostra madre incontrò vostro padre, e fu una scintilla che colpì entrambi. La loro storia non era nata sotto una buona stella, poiché Atena era lì di guardia al tempio del padre, in riunione con i fratelli. Da quel momento Sárkány andò spesso a spiarla, finché lei non si stufò e lo attaccò a tradimento, ma essendo una donna, vostro padre seppe difendersi e la scintilla che era scoccata toccò l'altro. In pochi mesi il loro amore era divenuto profondo e molto solido, e nel frattempo si era deciso di abolire ogni contatto tra dei e creature magiche. Per i vostri genitori fu un colpo al cuore, visto che avevano appena scoperto di aspettare voi. Nessuno avrebbe impedito la loro storia d'amore, e così fu. Atena tenne nascosto il fatto di andare una volta alla settimana ad incontrare tuo padre, ma Zeus la scoprì e cercò di aiutarla per il bene del bambino che sua figlia aveva in grembo. Il problema fu che anche qualcun altro lo venne a sapere, e si scatenò un finimondo; Zeus calmò il fratello dicendogli che tutto questo era accaduto prima della legge che avevano sancito, ma non volle sentire ragioni. Ancora una volta Ade andò via con l'amaro in bocca, e dopo qualche mese nacque una splendida bambina che rese felice i suoi genitori. Qualche giorno dopo il re abdicò in favore di vostro padre e si ritirò a fare il nonno di quella bimba, il suo nome era Zjarrit."