Drago, la verità celata.

40. Tra le montagne infuocate

Avevo superato di qualche metro i guardiani, sapevo che Ryu sarebbe rimasto fermo all'uscita del canyon senza muovere neanche un muscolo, aspettando il mio arrivo.

"Bliksem, andiamo."

Iniziò a camminare, davanti si innalzavano fiamme che superavano la cresta della montagna, sembravano tipo gaiser d'acqua, ma incendiati.

"Quanto ci vorrà per uscire da qui?"

"Principessa, non è stata una buona idea."

"Esattamente. Sei folle lo sai?"

"Wissen!"

"Non capisco, non c'era altro modo?"

"Mi dispiace non c'era. Attraversarlo con la nuvola sarebbe stato uguale a volare, e sai benissimo che Bayon me l'ha vietato."

"Ma poteva salire sul dorso di uno di loro?"

"Credo che sia io che non posso volare."

"La sua aura e molto forte, può essere percepita a grande distanza."

"Hai ragione Wissen, ma si sarebbe mischiata con le loro, non l'avrebbero trovata."

"Credo che la troverebbero lo stesso. Ora la sua aura è potenziata dalla tua presenza e dal potere di suo padre in te, è un bersaglio ancora più facile."

Continuavano a cercare altri modi per oltrepassare quelle montagne, quando l'unico modo era bloccato a due passi dall'entrata.

"Invece di discutere su chi ha più conoscenza dell'altro, vogliamo proseguire."

"Certo mi scusi."

"Scusa, Leyra!"

"E non scusatevi, non vi ho sgridato, per me potete continuare a parlare, solo non bloccatevi. Se parlate mi tenete compagnia, ho un po' di timore."

Come non averlo? Ero circondata da pareti perfettamente perpendicolari, come se qualcuno le avesse spaccate a metà e distanziate, alte non so, cinquanta metri? In confronto mi sentivo una formica. Inoltre sparavano fuoco da tutte le crepe della parete, non potete immaginare quante ne erano presenti. In uno sguardo ne vedevo minimo dieci. Più ci avvicinavamo al centro, più faceva caldo, cavolo se lo faceva, mi sentivo bollire!

"Principessa, si sente bene?"

"Non credo. Bliksem, come fai?"

"A far cosa?"

"A star qui?"

"Bliksem, sta dando in escandescenza."

"Le temperature per lei sono troppo alte."

"Cosa possiamo fare?"

"Non lo so Wissen. Dobbiamo portarla fuori di qui il prima possibile, anche perché se stiamo per troppo tempo in questo posto, non andrà a finire bene."

"Cosa intendi?"

"Serve qualcosa di fresco."

"Leyra, forza prendi il tridente di Poseidone."

"Non c'è la faccio."

"Si che ce la fai, sei forte."

A fatica mossi il braccio fino ad arrivare allo zaino, mi punsi, e capii che non poteva altro che essere se non ciò che cercavo.

"Brava! Ora tienilo stretto a te."

"Possiamo ripartire."

"Si Bliksem. Sembra si stia riprendendo."

Era vero, ma non troppo, continuavo a sentire sempre più caldo ogni passo che facevamo.

"Wissen, è troppo. Dobbiamo andare più veloci."

"Come Leyra?"

"Bliksem, vai al galoppo."

"Non sei in grado di reggerti."

"Non ti preoccupare, sarò in grado di non cadere, mi terrò stretta alla tua criniera."

"Va bene."

Partì al galoppo, e l'aria intorno a me diventava sempre più afosa, mi mancava quasi il respiro, sentivo il mio cuore accelerato. Avevo la presa salda a Bliksem, gli occhi chiusi e stretti a morte. Il caldo iniziò a scemare e Bliksem a rallentare.

"Il peggio è passato. Ti senti meglio?"

"Si Bliksem."

"Bene, possiamo andare avanti senza intoppi."

"Non credo proprio. Lo vorrei tanto, ma siamo nei guai."

"Cosa c'è Wissen?"

Dal mio collo si sprigionò una luce viola intensa, era Dorotea. Si creò una specie di bolla intorno a noi che fungeva da barriera. In lontananza si vedeva una donna, coperta da un mantello grigio scuro, con capelli bianchi molto lunghi. Si avvicinava rapidamente, ma non camminava, fluttuava. Si scagliò contro la barriera, ma ne rimase ustionata e fu sbattuta contro la parete.

"Chi è Wissen?"

"Mia piccola principessa, è una delle Banshee. Sono spiriti legati alle nobili famiglie, piangono per la morte di un componente, per questo gli occhi arrossati. Si dice non siano malvagie e che non si mostrino mai a creature viventi, la loro apparizione determina la morte imminente di chi la vede."

"Quindi sto per morire?"

"No. Io sono qui per salvaguardare la tua vita, non la lascerò passare, ma tappatevi le orecchie. Ho la netta sensazione che questo non sia un presagio bensì un tentativo di farti fuori."

"Cosa?"

"Il dio dell'oltretomba non vuole che tu raggiunga il castello, e si dà il caso che l'urlo delle Banshee posso uccidere all'istante, chiunque. Quindi piccola tappati le orecchie."

"E Bliksem? Wissen? E voi?"

"Devo lasciarvi?"

"Anch'io?"

Prima Bliksem, poi Wissen, sparirono dalla mia vista. Dorotea invece rimase al mio fianco e si tappo le orecchie. Quello spirito, un po' intontito si rialzò e gridò con tutto il suo fiato; anche con le orecchie tappate lo riuscivo a sentire.

"Non farti ingannare. Pensa a qualcos'altro."

Come facevo a sentire le parole di Dorotea? Non potevo udire altro che quel grido? Iniziai a riflettere, dovevo distrarmi, cosa c'era di meglio se non una bella filastrocca che la mamma mi raccontava prima di andare a letto.

Se sei pronta per ascoltare,
ti racconto una storia che dovrai affrontare,
parla di elfi, draghi e folletti,
ma aspettati dagli ultimi tanti dispetti;
i primi son saggi, gli altri imponenti,
per stare loro dietro dovrai fare tanti ragionamenti.

Nell'ombra si nascondono gli Dèi,
da cui in guarda ti metterei,
fai attenzione ad uno di loro
sta studiando un piano da capolavoro;
ti vuol escludere dalla famiglia,
perché per metà sei mia figlia.

Fai attenzione tesoro mio,
non vorrei doverti dire addio!
Dovrai affrontare tante avventure,
ed incontrerai terribili creature,
boschi immensi ed incantati,
luoghi misteriosi e corsi d'acqua infestati.

Ti appariran in sogno orride voci
e ti guarderan occhi feroci,
il bene ti salverà,
e amici importanti ti guiderà;
i tuoi poteri ripristinare
e nuove affinità accettare.

Non preoccuparti tesoruccio,
ti terrò io al calduccio,
in questa notte buia e tenebrosa
ed a tratti spaventosa,
non ti troverà nessuno
o dovrò picchiare qualcuno.