9. Il Kelpie.

25 2 8
                                    

"Ti sei svegliata?"

"Purtroppo!"

"Dormivi così bene prima. Hai fame?"

"No."

"Non ti mangio, non devi per forza rispondere a monosillabi."

"Lo so."

"Se posso, cosa succede?"

"Niente, perché?"

"Ieri sera Ryu era molto arrabbiato, non ha rivolto la parola a nessuno."

"Abbiamo discusso quando ci siamo allontanati."

"Spero che le cose tornino come prima."

"Non lo so. Credo che se gli riferissi quello che mi è stato detto, si allontanerebbe ancora di più."

"È davvero tanto orrendo."

"Diciamo che un sovrano è decaduto, e ne ha preso il posto un altro, ma con le regole del precedente, quindi i re sono due."

"Aspetta, ho capito bene?"

"Credo di sì."

"Tuo padre è vivo?"

"Questo non lo so di preciso, ma c'è qualcuno che lo sa."

"Dovresti parlargli."

"Di cosa, questo? Si arrabbierebbe come per lo sbaglio della parentela, e non ne sono sicura, o meglio di un pezzo."

Rimase in silenzio, in fin dei conti non sapeva neanche lui la reazione che avrebbe avuto. Dopo un po' si alzò:

"Dove vai?"

"Il mio turno è finito."

"Cosa!"

"SSH! Si ho finito, ora credo che dovrete parlare."

Se ne andò in tenda; sentii bisbigliare, poi uscì Ryu, tutto incappucciato, con una felpa in mano.

"Tieni!"

Me la passò, ma non si avvicinò, rimase al di là del fuoco; non mi guardava, non parlava, stavo diventando matta, poi decisi di rompere il ghiaccio.

"Grazie!"

Ci fu un momento di silenzio, poi mi degnò di qualche parola.

"Di cosa?"

"Di esserti preoccupato."

"Si. Certo!"

Che risposta era, cosa mi significava.

"Non capisco."

"Cosa devi capire?"

"Non urlare!"

"Cosa devi capire. Mi sembra ovvio che mi preoccupo, chiunque di noi si preoccuperebbe dell'altro, ma sarebbe sincero."

"Lo sono stata."

"No!"

"Si invece, non conosco la verità. So che devo salvare mio padre, basta. Puoi credermi!"

"Non ci riesco. Perché saresti una principessa se tuo padre non è il re dei draghi? Significa che io non sono nessuno? Lo sai come questo mi fa innervosire, impazzire, mi stai ribaltando tutte le realtà che vivevo."

"Ed è colpa mia?"

"Si!"

Ormai ero scoppiata, se prima cercavo di trattenermi, ora le lacrime fluivano libere sul mio viso.

"Fantastico! Sono colpevole di una cosa che neanche conosco!"

La mia voce si era alzata, Surflyn si affacciò e chiese se stava tutto bene, ma nessuno rispose, uscì dalla tenda e assistì alle ultime parole che udirono le mie orecchie.

Drago, la verità celata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora