43. La stanza nascosta.

3 1 0
                                    

"Allora Leyra, se non ho capito male, da quello che mi ha detto Zjarrit e mio figlio tu dovresti discendere da Atena e Sárkány."

"Si."

"Kalayo, non credo sia una buona idea tenerla qui."

"Calma tesoro."

"Non è pericolosa mamma."

"Ryu, per favore. Quindi saresti venuta qui per ricongiungerti con tuo padre."

"Esatto!"

"Devo mostrarvi una cosa."

Si alzò, sua moglie era attaccata a lui come fosse colla, la mia presenza la turbava molto, cosa c'era che non sapevo, ancora? Si diresse verso il lato sinistro della biblioteca, e si fermò davanti al settore dedicato alla storia. Una cosa era strana, erano tutti libri che narravano la storia di Eleftherya, cosa ci faceva un libro viola sugli dèi, in particolare con un gufo disegnato.

"Credo che hai notato cosa c'è di strano."

"Si."

"Cosa? Sono tutti libri di storia?"

"Nessuno riesce a notare la differenza se non si conosce, ma so per certo che chi deve scoprirlo la saprà scovare. Nella fila centrale si trova un libro particolare che sfugge alla vista perché piccolo, ma che dietro di sé nasconde qualcosa di molto importante."

"Cosa?"

"Leyra, con te di fronte io perdo ogni possibilità di aprire quel passaggio, l'unica a farlo sei tu."

Sotto lo sguardo di tutti mi avvicinai alla libreria e mossi le dita in un punto ben preciso, quel libro che mi aveva colpito a prima vista, andai per prenderlo, ma come una molla tornò indietro e azionò un meccanismo nella libreria. Lo scaffale si fece avanti per tutto lo spessore che aveva per poi girarsi di lato e aprire un varco per una stanza celata dagli occhi altrui.

"Questa stanza è molto importante. Prima di fare ciò per cui sei arrivata dovrai leggere quel libro sul leggio."

Davanti a noi si apriva una stanza tonda, con le pareti completamente rivestite di legno e libri in ogni spazio, il soffitto a cupola le dava un'importanza fuori dal comune, e su un gradino al centro della stanza era posizionato un vecchio leggio in legno, intagliato alla perfezione, e su di lui c'era un vecchio libro molto spesso. La copertina di cuoio era datata, e un sigillo posto sul centro che rappresentava una zampa di drago che teneva una spada con l'elsa intagliata che raffigurava un gufo. Tutti si erano raccolti attorno a me, mentre io studiavo il libro, non appena lo sfiorai mille immagini percorsero la mia mente; misi a fuoco la mamma e il papà che si sorridevano, io in fasce, e una distruzione totale della città. Tolsi le dita dal libro come se mi avesse dato la scossa.

"Leyra tutto bene?"

"Si Ryu."

"Questo è il libro del destino. Tutte le famiglie reali di Eleftherya ne possiedono uno."

"Quindi qui posso scoprire ciò che è successo?"

"Si. Il libro non ha scrittori, si scrive da sé, tutti i dettagli sono in quelle pagine. Mostra anche qualcosa sul futuro, ma non è un bene scoprirlo."

"Qui ci siete anche voi."

Ryu era curioso di vedersi all'interno di un libro, ma tutta la sua foga svanì all'istante con una sola parola.

"No. Io sono il re, ora, ma resto comunque il primo consigliere del vero Re. Non sono stato incoronato secondo le procedure che richiede la corona, ho solo preso il posto di vostro padre. Non ho mai detto nulla perché questa voce non poteva uscire da palazzo, anzi da noi tre. Ryu ci dispiace, noi eravamo gli unici a conoscere la verità oltre a Zjarrit. Anche Bayon era presente quel giorno, ma io e Zjarrit assistemmo alla sconfitta del re, ed è lì che mi chiese di prendere le redini di Fotiá. Non è stato facile, tu eri piccolo ed il regno troppo grande, non ne ero capace, infatti si vedono i disastri che ho combinato."

"Non avete combinato alcun disastro."

"Grazie per la tua bontà Leyra, ma ho combinato molti disastri. Vostro padre avrà molto da lavorare al suo rientro."

"Ho trascorso un po' di tempo con un cittadino di Bonfire, non ha negato di voler tornare con il regno di mio padre, ma vi ha elogiato e ha detto che ci mettete il massimo impegno."

"Non a sufficienza."

"Vorrei chiedervi perché non sono ben accetta a palazzo."

Gli occhi della regina si spalancarono, e lei si spostò leggermente dietro di lui.

"Cara, non preoccuparti."

"La stessa reazione che ha avuto la regina, l'ha provata anche Zjarrit."

"È una diceria. Niente di importante."

"Per me lo è."

"Papà, cosa dice?"

"Si narra che una ragazza con sangue misto venuta da molto lontano approderà nelle nostre terre e porterà scompiglio, facendo rivivere ciò che è successo diciotto anni fa."

"La caduta del re?"

"Anche, ma soprattutto terrore. Quando il dio dell'oltretomba è venuto in prima persona qui, per competere con tuo padre, si è portato dietro un esercito di anime dannate che hanno spaventato i cittadini e distrutto tutto ciò che trovavano, a volte anche vite. Dopo aver subito tutto questo hanno assistito al declino del paese e alla sparizione del proprio re. Non c'era più fiducia, non sapevano chi seguire. Era una lotta per la sopravvivenza e tutta quella distruzione che avevano davanti non migliorava le cose. Credo che ora sia arrivato il momento di  aprire il libro, potrà darvi informazioni che nessuno, a parte i vostri genitori, conoscono; ti potrà dire il perché successe e le cause, ma soprattutto saprà rispondere a ogni tua possibile domanda, cosa che credo nessuno sappia assolvere. Penso che nella tua testa ci siano milioni di interrogativi pronti a scomparire."

Drago, la verità celata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora