29. La bestia dell'apocalisse.

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Uno scossone mi svegliò, e di scatto mi alzai per controllare cosa era successo.

"Scusa, non volevo svegliarti."

"Cosa succede?"

"La strada e piena di sassi, e le ruote sono molto fragili, il perno si è allentato provocando questo movimento."

"Nulla di che allora."

Quegli occhi mi avevano messo una fifa assurda. Oltre a proteggere me stessa dovevo proteggere anche Vlam, per questo mi tenevo sempre in allerta; anche dopo la Chimera avevo paura per i miei compagni, ma non quanto per Vlam. Sicuramente una base di combattimento doveva averla, ma non ne ero sicura. Alzai gli occhi, il cielo non era più limpido, ma tendeva al violaceo.

"Vlam, fermati!"

Non era un buon presentimento, qualcosa non andava, e chiunque fosse questa notte ci stava attirando nella sua gabbia.

"Cosa succede?"

"Da qui dovrò andare avanti da sola."

"Non se ne parla. Non sei in grado di arrivare a piedi fino al centro della foresta."

"Non ci arriverò a piedi. Ora però devi tornare indietro, senza voltarti."

"Leyra chi sei?"

"Colei che aspettate da molto, e che porterà scompiglio sulla terra."

Lo vidi girare il carro e tornare indietro anche se un po' titubante e spaesato per la mia risposta, mentre io ero in piedi in mezzo alla strada. La nube non seguiva Vlam, quindi non ce l'aveva con lui, era riferita a me. Ora ero sola, come all'inizio, speravo solo di non imbattermi in qualcosa di troppo forte. Dalla foresta vidi spuntare un collo lungo, nero, squamato come un serpente, o drago, con una testa di drago spaventosa, aveva due canini che gli spuntavano dalla bocca, e dei lunghi baffi che penzolavano dalla mandibola; di seguito uscirono altre sei teste, una per volta, come se stessi giocando con le talpe. La nube sopra di me stava diventando sempre più fitta, mentre dagli alberi uscì il corpo della bestia, le possenti zappe e il corpo virile di un leone, dal manto nero, maculato di rosso, e sul dorso dieci corna affilate. Non mi aspettavo di certo una belva minuscola e che avrei sconfitto subito, ma neanche questo colosso che si avvicinava, sempre più rabbioso.

"Leyra, dimmi che non hai intenzione di affrontarlo da sola."

"Che alternative ho?"

"Rifugiati nella foresta."

"Ha un olfatto acuto, proprio come ogni animale, potrei essere più veloce per qualche tempo, ma anch'io cederei, non sono in grado di scappare."

"Leyra, questo non è un gioco, è la bestia dell'apocalisse."

"Bene, la faremo divertire un po'."

"Non saprei cosa fare, non so se la magia su di essa funziona."

"Wissen, ho due possibilità, ho tento un combattimento e cercò di metterla al tappeto, o perdo in partenza."

"Leyra. Tuo padre ti aspetta."

"Vedi! La risposta già me l'hai data. E poi guarda il lato positivo, posso liberare i miei poteri, e troverei anche Bliksem, l'unicorno di fuoco."

"Non sdrammatizzare, non sarà un incontro per niente piacevole."

"Lo so. Almeno non metto in pericolo i miei compagni."

"Leyra."

"Un pensiero uscito ad alta voce. Credo che Ade sappia che sono viva."

Ero ferma, nello stesso punto dove avevo salutato Vlam, appena in tempo, prima che mi avvistasse. Si dirigeva verso di me, spedita, senza distrazioni, ero la sua preda succulenta. Tenevo lo sguardo fisso su quell'essere spaventoso, cercavo di studiare i suoi particolari. Non era lento, ma neanche veloce, in questo potevo superarlo, le corna erano sul dorso, forse non ne sarei entrata in contatto; da quelle fauci usciva una lingua biforcuta che emanava un gas, credo un veleno. Il collo così lungo e agile era un bel problema, tenergli testa sarebbe stato difficile, fortunatamente mi ero riposata parecchio. Chi sa se funziona come Scilla, che quando le tagli un collo ne escono due, se era vero avevo un problema in più da risolvere. Presi la spada, l'unica arma che possedevo, la magia su di lei era un interrogativo, ma la forza degli elementi l'avrebbero scalfita! Almeno spero. Dovevo proteggere il mio corpo, e cosa se non la catenina di Zikla, l'unico problema era attivarla ogni volta che attaccava, e ricordarmi di disattivarla poi; presi anche la testa di Medusa dal mio zainetto, per abbandonarlo subito dopo sotto un albero a lato della strada, ma non visibile dalla bestia. Non accennava nessuna falla, mancava poco e l'avrei avuta a pochi metri da me. Sembrava stessi facendo il conto alla rovescia, invece era iniziato il mio per la vita, perché uscire salvi da una belva simile significava che non ero poi una schiappa.

"Ssssh! Bene, bene, bene! Ssssh! Tu saresti colei che devo affrontare. Ssssh!"

"Non è obbligatorio. Puoi anche tornare da dove sei venuta, e lasciarmi in pace."

"Ssssh! Chi mi ha mandato non sarebbe contento. Ssssh!"

"E chi sarebbe?"

"Ssssh! Lo conosci molto bene. Ssssh!"

Ogni volta che faceva quel verso e la lingua entrava e usciva dalla bocca, cadevano goccioloni di saliva verde, che scioglievano il terreno. Ecco il perché di tutte quelle buche, qui era il suo territorio.

"Questo è il tuo territorio, giusto."

"Ssssh! Perché vuoi saperlo? Ssssh!"

"Curiosità."

"Ssssh! Io ssssh, la bestia dell'apocalisse, non devo alcuna spiegazione. Ssssh!"

"No, non deve. Ma se fosse il suo territorio, sarebbe un problema batterla."

Aveva una faccia soddisfatta, quindi deduco fosse il suo territorio, ma non era molto serena, c'era un punto debole?

"Leyra!"

"Wissen, non ora."

"Ascolta. Questa foresta è il suo territorio, ma non ora, bensì tanto tempo fa', quando Crono, padre di tuo nonno e re dei Titani, possedeva la terra."

"Quindi?"

"Ssssh! Basta. Ssssh! Ti ucciderò, e tornerà tutto agli antichi splendori. Ssssh!"

"Leyra, hai con te l'Oko de Dreki."

"Si."

"In tasca?"

"Si. Perché?"

"Bene. Tienilo sempre vicino. Per sconfiggerla devi tornare al tempo dei Titani, dove è nata e vissuta."

"Ssssh! Non sarai mai in grado. Ssssh!"

"E chi ve l'ha detto. Sapete davvero chi avete davanti?"

"Si, ssssh! Una stupida ragazzina che tiene ai suoi amici. Ssssh!"

Vidi una delle teste scivolare al mio fianco molto velocemente, e prima che potessi girarmi tornò in dietro con qualcuno a me molto familiare.

"Fayonel!"

Drago, la verità celata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora