Drago, la verità celata.

39. I guardiani delle montagne di fuoco.

In poco tempo arrivò Bliksem al mio fianco, era preoccupato; posò il suo corno sulla mia fronte e mi trasmise una forte scarica di energia.

"Principessa, vi siete affaticata, non dovete giocare con la vostra vita."

"Scusami."

"Lo so! Lo fate per vostro padre. Vi darò io la forza, ma entro stasera dovrete essere arrivati a meta. Domani serve assoluto riposo."

"Ho solo due giorni."

"Non preoccupatevi."

"Si riparte."

"No! Vi prego io volo."

"Mi dispiace Fayonel, non credo sia possibile, quindi dovrò starti appiccicato ancora un po'."

Mytorius sembrava che la stesse prendendo in giro, ma non capivo se lo scocciasse o era contento di starle accanto. Questa volta si occupò di tutto Surflyn, mi pesava aver scaricato tutto su di lui, ma in questo momento era l'unico in grado di aiutarmi. Salì anche Bliksem e si posizionò vicino a me, misi una mano sulla fiasca, solo per infondere la mia energia e farla partire, al resto ci pensò Surflyn. Il viaggio riprese, ora però non riuscivo a guardare il panorama, le braccia di Ryu mi tenevano stretta a lui e io mi rannicchiavo sempre più vicino per sentire il suo calore; il mio orecchio era sul suo petto e sentiva ogni battito del suo cuore, grazia e questo riuscii a calmarmi, respirare regolarmente e a sentire l'energia che da me passava alla fiasca, era un fiume in piena, forse per questo non avevo retto molto? Provai a controllarlo, nella testa Bliksem mi parlava e mi diceva cosa fare, lo ascoltai, iniziai con il rallentare un po' il fiume, e nessun cambiamento si sviluppò sulla forza del vento, abbassai ancora il livello, e tutto era uguale, diminuì ancora il flusso, io stavo meglio e la nuvola viaggiava alla stessa velocità. Il problema ero io, non avevo mai sentito l'energia uscire da me, ora dovevo solo imparare a controllarla. La vicinanza di Bliksem era fondamentale da quando lo avevo trovato, ma serviva qualcosa anche a Surflyn, si vedeva che stava dando fondo alle sue energie, potevo aiutarlo in qualche modo? Poi mi venne in mente i canali di uscita del mio potere, mi concentrai il più possibile, dovevo fare passare la mia energia dalla fiasca a lui, era l'unico modo in cui potevo farlo senza che se ne accorgesse. Un problema c'era, se l'energia avrebbe solo incrementato quella già destinata alla fiasca? Non diedi molta importanza a quella domanda, focalizzai il mio obiettivo è lo portai a termine; in pochi secondi lo vidi rilassarsi e mantenere i suoi poteri con più facilità. Dopo tre ore intere iniziarono a vedere Palus, Ryu mi alzò un po' per mostrarmela.

"La vedi?"

"Si."

"Ti prometto che un giorno ti mostrerò tutta la regione."

"Ne sarei felice."

"Non c'è solo lei?"

"Mytorius!"

"Com'è hai una fifa allucinante, ma per riprendermi ci sei!"

"Smettila, sei il solito cocciuto."

"Certo sapientone."

Solo loro riuscivano a punzecchiarsi su stupidaggini simili, persino Fayonel che era avvinghiata al corpo di Mytorius.

"Surflyn dobbiamo aggirare Palus sulla destra, e dirigerci diretti alle montagne di fuoco."

"Va bene, quanto distano poi?"

"Un'oretta circa, credo. Almeno calcolando il tempo che abbiamo impiegato da Bonfire a Eldi."

"Perfetto, perché non so quanto resisto ancora."

"Sarebbe meglio fermarsi?"

"Bliksem, non possiamo. Arriveremo al castello per questo pomeriggio."

"Ryu ne sei sicuro?"

"Si Leyra."

Avevo una brutta sensazione, saremmo arrivati per il pomeriggio? Come aveva detto Ryu, aggirammo Palus sulla destra, questa volta senza sollevarci. Ad occhio sembrava una città molto fiorente, anche se movimentata, le case erano come quelle di Bonfire ed Eldi, forse era la tipologia che si trovava in questa regione. Ricominciai a stare male, e Bliksem intervenne, ma non era questione di energia, c'era qualcos'altro.

"Ryu quelle sono le montagne di fuoco!"

"Si, ma non dovrebbero essere così agitate."

Sembrava un canyon gigantesco, l'unica differenza è che potevo vederne la fine, quindi il castello, anche se molto distante.

"Non possiamo attraversarle in questo modo."

"Surflyn blocca tutto, i guardiani non vi faranno mai passare."

Davanti all'entrata c'erano due draghi immensi rosso vivo, che sbarravano la strada con le loro code. Questa era Fotiá la mia terra natale, ma non ricordavo assolutamente niente.

"Salve guardiani, dovremmo raggiungere il castello."

"Surflyn!"

"Lascia fare a me! Possiamo passare?"

Fece dei passi avanti, poi le loro code si sfiorarono producendo un rumore assordante che lo fece arretrare.

"Ok Ryu, pensaci tu?"

"Fuegos, Firefox, sono il principe, fateci passare."

"Perché il principe dovrebbe attraversare le montagne per arrivare, potrebbe prendere il volo e sorvolarle."

"Hai ragione Fuegos, ma non è possibile farlo."

"Chiunque entri tra le montagne in questo momento non ne uscirebbe vivo."

"Perché sono agitate."

"Se siete il principe dovreste conoscerne il motivo."

"I motivi sono due, si prospetta una guerra, quindi a protezione del re, o si tratta dell'inferno?"

"Anche volendo non possiamo farvi entrare, rischierete solo la vita."

Mi alzai da terra, con l'aiuto di Mytorius e salii sul dorso di Bliksem che mi portò fin sotto ai guardiani.

"Guardiani, abbiamo una certa urgenza, questa è l'unica via d'accesso e devo arrivare al castello entro stasera."

Le loro facce dure si abbassarono a guardarmi, non credevano ai loro occhi.

"Chi sei per montare l'unicorno di fuoco?"

"Non serve saperlo. Dovete aprirmi il passaggio."

"Colei che passerà le montagne di fuoco sul dorso di un unicorno degli elementi, riporterà l'antico mondo ai suoi fiorenti livelli."

"Cosa significa Firefox?"

"Solo lei è in grado di uscirne viva da quelle fiamme."

"Significherebbe che noi dobbiamo rimanere qui?"

"Esatto principe."

"Non se ne parla."

"Ryu, voi potete volare. Ci metterete meno tempo di me a raggiungere il castello."

"No!"

"Mi aspetterai all'uscita, io ci conto."

Bliksem partì al galoppo e oltrepassò le code che dopo di me si richiusero immediatamente, così da ostacolare Ryu. Li vidi trasformarsi in draghi e spiccare il volo sopra la mia testa, ero solo all'inizio, cosa mi aspettava.