Quindi con tutto il trambusto che avevo creato non avrei portato a termine nulla, visto che non sarei riuscita a mettere a tacere Ade.
"Come posso fare per fermare tutto?"
"Non puoi. Vostro padre sarà in grado di aiutarvi a capire cosa fare, ma per fermare Ade dovrete recuperare a pieno i vostri poteri."
"Il re ha ragione. Solo in quel modo potrai essere pronta ad un eventuale scontro. Ora ne usciresti sconfitta."
"Da come mi dite non ho nessuna possibilità?"
"Leyra, l'avrai, non ora, tra qualche tempo, ma c'è la farai e noi saremo al tuo fianco. Per il momento pensa a salvare tuo padre."
Certo era la mia priorità, ma sapere di riuscire in quello che si era iniziato mi avrebbe reso più felice. Tähti si iniziò a sbiadire, il suo compito era terminato, doveva tornare nel libro. Mi augurò buona fortuna e tornò nel libro, pronta ad assolvere i miei dubbi quando sarei tornata.
"Ci conto Ryu. Le devo porre una domanda, sire?"
"Basta con questo nome, mi chiamo Kalayo, e non sono il re. Dimmi pure."
"Conoscete l'accesso per l'inferno?"
"Non è una domanda che mi viene posta spesso. Tutti i castelli possiedono una porta d'accesso, ma di preciso io non lo so."
"Io si, principessa."
"Bliksem!"
"Questo è l'unicorno di fuoco!"
"Si altezza. Lui è Bliksem."
"Anch'io posso accompagnarvi."
"Zjarrit!"
"Scusate sire, ma sapete che aspetto questo momento da molto, quel giorno è come se avessi perso un figlio. Principessa, vi accompagnerò volentieri, affiancato da Bliksem."
Intorno avevo molte persone pronte a dare tutti se stessi per aiutarmi, chi per un motivo chi solo per aiutarmi.
"Allora non aspettiamo altro."
Zjarrit e Bliksem si guardarono e marciarono verso l'ubicazione di quel portone che mi separava da mio padre. Tornammo sui nostri passi, e ci fermammo davanti al trono ai piedi delle scale. Bliksem rimase dinanzi a noi, mentre Zjarrit andò sicuro di sé dietro il trono del re; non capivo molto cosa cercasse di fare, ma rimasi in silenzio a guardare, come gli altri. Si avvicinò al lato sinistro del muro, dietro il trono della regina, e abbassò una leva, dopo uno scossone il muro cadde giù, ma non in macerie, scomparve nel pavimento.
"Prego da questa parte."
"Siamo già arrivati?"
"Siate paziente principessa. No, ci vorrà un po' prima di raggiungere il posto, ma dobbiamo incamminarci per questo tunnel. Non so se conviene che veniate tutti, nessuno saprebbe dove venirci a trovare."
"Resteremo io e Nyala."
"Mamma, papà, tornerò da voi, ma devo accompagnare Leyra."
"Non gli accadrà nulla, ve lo prometto."
"Si vede che tenete a mio figlio, mi fido della tua parola, principessa. Vai figliolo e si coraggioso, proteggi ciò che ami."
"Torna da me, Ryu."
"Si mamma."
Quella scena mi fece commuovere, volevo essere al suo posto; avrei rinunciato a tutto per stare vicino alla mamma in questo momento, e per essere cresciuta con papà al mio fianco, ma non era il mio destino, dovevo essere io a scrivere il continuo della storia e per farlo bisognava armarsi di tanto coraggio.
"Siete tutti pronti?"
"Si Leyra, proseguiamo."
Ora conoscevo molti particolari in più, Tähti mi era stata di grande aiuto e non avrei sprecato il mio sapere. Uno vicino all'altro seguimmo Zjarrit, che ci guidava e Bliksem, appiccato a me. Da quando era sparito all'entrata del castello, non avevo mai smesso di sentirlo vicino, anche se non lo vedevo, ma sapevo che c'era. Il tunnel era scavato nel terreno, non c'erano pareti di mattoni o cemento, ma terra, anche se era rinforzata da sostegni di legno molto spesso; la strada scendeva sempre, non accennava ad appianarsi, io ero stretta tra due corpi, Ryu e Bliksem, davanti c'era Zjarrit e dietro Fayonel Mytorius e Surflyn, in pratica ero al centro, avevano formato una sorta di scudo protettivo, perché?
"Perché più andiamo a vanti e più vi avvicinate?"
"Leyra tu non percepisci niente di strano?"
"No! Cosa dovrei sentire?"
"Ryu, non può sentirlo, da quando siamo entrati la sua aura sta scemando. La sua forza sta per essere risucchiata nel vortice."
"Quale vortice Zjarrit?"
Zjarrit si fermò e si girò a guardare noi.
"Ogni sovrano di Flakë, possedeva una grande forza, che veniva rinchiusa in questo sotterraneo, nessuno era in grado di tenerla tutta dentro di sé, la stessa cosa vale per gli altri sovrani, ma torniamo a noi. Ciò che ha sconfitto vostro padre, principessa, non è stato Ade in persona, o meglio, si, però ha attaccato i suoi poteri rinchiusi qui sotto; questi l'hanno risucchiato al suo interno non lasciandogli via di scampo."
"Come sapete questo?"
"Ve l'ho detto, io ho assistito al combattimento, ma so per certo che Sárkány è qui sotto, e voi essendo la legittima erede sarete inghiottita anche voi, e noi non potremmo fare nulla. Devo fare attenzione anche io ad avvicinarmi."
"Quindi questo meccanismo non possiamo interromperlo."
"No! È una sorta di maledizione. Leyra si indebolirà ad ogni passo, e vicino al cratere che tra poco vedrete lei sparirà."
"Neanche tenendoci stretti a lei possiamo seguirla?"
"No."
"Ryu, è inutile, non ve lo avrei permesso, è troppo rischioso. Mi aspetterete qui."
"Non si può."
"Cosa!"
"Calmo Ryu. Perché non può Zjarrit?"
"I vostri amici vi vogliono bene, e anche voi ricambiate, se restassero ad aspettare qui sotto si indebolirebbero , soprattutto Ryu. Una volta che saremo abbastanza vicini e tu scomparirai, dovremo tornare indietro."
"No Zjarrit, non se ne parla."
"Ryu, ascoltami. Se ti indebolisci anche tu, ed io avessi bisogno di una spalla, a chi mi appoggerei? Devi fare ciò che ti dice Zjarrit, dovrai tornare indietro. Anche voi ragazzi. Vi voglio bene, ma sono l'unica che può entrare in quel cratere, riporterò indietro mio padre e sarò al vostro fianco, ma voi dovrete essere tanto forti da lasciarmi andare. Ora!"
"Cosa?"
"Ryu, ragazzi, Zjarrit, è inutile che proseguite, metterete solo a rischio voi stessi, ed io non sarei sicura che tutti voi siate al riparo e salvi, quindi qui ci dividiamo."
"No, no Leyra, ti prego."
"Ti prometto Ryu, che tornerò, ho ancora tanto da scoprire e tanto per imparare a sostenere quel peso che mi hai inflitto quando mi hai detto di odiarmi, solo tu puoi riparare questa ferita, ma quella al mio fianco, quella ai miei poteri, devo farlo io, con l'aiuto di mio padre."
Tolsi le mani dalle sue spalle, abbracciai uno ad uno i ragazzi, Fayonel mi stritolò e mi raccomandò di fare attenzione, e di tornare, ringraziai Zjarrit, e per ultimo e più importante di tutti salutai Ryu, con un bacio sulla guancia. Mi strinse a sé, ripetendomi all'orecchio che dovevo tornare tutta intera, poi prese la mia testa tra le sue mani e posò la sua fronte sulla mia, guardandomi negli occhi; quello sguardo era intenso, ma dietro nascondeva rabbia, paura e tanto di quella grinta che ne fui invasa anch'io. Dovetti distogliere lo sguardo e allotanarmi di poco da lui, Bliksem creò una barriera, lui sarebbe venuto con me, e Ryu si fiondò come un bambino contro di essa, continuando imperterrito a dire di no. Era doloroso, quanto per me, tanto per lui, ma non si poteva fare altrimenti.
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Drago, la verità celata.
FantasyIn un posto sconosciuto della terra, abitano creature che nel mondo umano troviamo solo nei miti e nelle leggende. Una delle creature più potenti è il drago. Quattro ragazzi-drago, ogniuno appartenente ad un elemento diverso, si imbatteranno in una...