Questa volta funzionò, mi strinse a sé, come se qualcuno mi stesse portando via da lui. Quel contatto era il mio mondo, e per non essermene accorta prima ora era la mia più grande debolezza. Le mie labbra erano ancora sulle sue, con una mano mi cingeva i fianchi, mentre l'altra era posata sulla mia guancia sinistra. Non mi sarei mai staccata, il mondo intorno a noi si era fermato, ma purtroppo era solo una sensazione perché ora come non mai ero a terra, se non fossi arrivata in tempo da mio padre non c'era più nulla da fare, Ade avrebbe raggiunto il suo obiettivo.
"Perché non mi hai ascoltato ti ho ferito di nuovo!"
Furono le prime parole di Ryu, appena si scostò dalle mie labbra, ero totalmente appoggiata a lui, le gambe non mi avrebbero mai retto. La sua anima iniziò a sparire, ormai era tornato in sé, non c'era più motivo di rimanere, ma come lui spariva, al suo fianco si materializzava un altra immagine.
"Leyra devi tornare da me."
"Non so ... se ce ... la faccio!"
"Devi farcela, ti voglio al mio fianco."
Su quelle parole svanì, ed io crollai cadendo con velocità verso il pavimento; delle braccia forti mi afferrarono prima che io potessi toccare il suolo.
"Non puoi farmi questo?"
Furono le uniche parole che udii, non capivo chi potesse essere, dal limbo eravamo usciti o no? Ade aveva vinto? Io che fine avrei fatto? Dopo un po' iniziai a sentirmi leggermente meglio, e gli occhi premevano per aprirsi e guardare dove fossero. Tentai di alzarmi, ma quelle possenti mani che mi avevano raccolto mi stopparono al primo tentativo.
"Non alzarti per nessun motivo!"
Al mio fianco, sul lato sinistro, c'era un uomo molto alto, muscoloso, indossava abiti da guerra, aveva i capelli neri con sfumature rosse, sembravano carboni ardenti. Chi era? Si girò, quegli occhi rosso fiammante mi riscaldarono, era uno sguardo colmo di preoccupazione e amore, quell'uomo era mio padre?
"Leyra, come hai fatto a ridurti così?"
"Tu sei papà?"
"Chi ti salverebbe negli inferi? Certo che sono tuo padre!"
"Papà!"
Mi alzai di scatto abbracciandolo più forte possibile e il fianco gridò dal dolore.
"Leyra! Ti ho detto di non muoverti."
"Lo so. Ma ho aspettato così tanto."
"Piccola, non sai quanto mi ha fatto male non vederti crescere, ma ricordandoti solo in fasce, ora qui davanti ho una ragazza già fatta, e credo un ragazzo con cui dovrò assolutamente parlare."
"Non è colpa sua!"
"Parti già sulla difensiva!"
"Ma è la verità, la prima volta erano le Rusalki a manovrarlo, ora era Ade. La colpa se vuoi darla a qualcuno devi affibiarla a quest'ultimo."
"Questa colpa, come la definisci tu non è solo di una persona."
"Cosa vuoi dire?"
"Ci sono in mezzo i tre fratelli: Zeus, Poseidone ed Ade. Ognuno di loro ha mosso un tassello, chi a tuo favore, chi a tuo sfavore, e chi per non immischiarsi ha aiutato entrambi. Mia piccola bimba, se qualcuno fosse intervenuto io non sarei stato rinchiuso qui a leccarmi le ferite."
"Come stai?"
"Questa è una domanda che dovrei fare a te. Sono passati diciotto anni, non sono in fin di vita come vedi, ti hanno attirato qui con l'inganno."
"Non hai mai stretto un contatto con me?"
"Ci ho provato, ma non è mai andato a buon fine. Veniva intercettato e modificato, io non so cosa vi siete detti, ma sicuramente non ero io."
"Quindi sapevano di me?"
"Credo di sì"
"Ma Persefore mi ha detto che non sapevano del mio arrivo anticipato."
"Forse chi ti ha illuso che fossi io è stata proprio lei, e ti ha avvertito in modo che non fossero pronti."
"Mi avrebbe aiutato?"
"Si. Lei ha il potere di farlo. Ora che sei qui con me, come pensi di tornare su, visto che ho provato di tutto per uscire di qui?"
"Non lo so."
"Alzati con calma."
La ferita mi duoleva, ma era sopportabile, papà era un medico provetto.
"Come hai fatto?"
"Sono tuo padre, ho il potere di farti guarire perché sei del mio stesso elemento."
"Com'è possibile?"
"È un processo che nessuno ha mai studiato, si attengono solo ai fatti, e questo è quello che succede. Se vieni ferita dal tuo stesso elemento solo il tuo familiare più stretto può aiutarti a guarire."
Il processo era ancora oscuro, ma stavo meglio quello era l'importante, ora bisognava uscire.
"Sarete messi alla prova, e non sarà facile, ma se la supererete nessuno vi intralcerà ulteriormente."
Era la voce della Naiade, ma guardandomi in giro non vidi nessuno. Ade aveva dato il permesso a papà di salvarmi, ma non avrebbe mai accettato l'idea di lasciarci uscire. Una cupola cadde sopra di noi, come sempre eravamo tagliati fuori dal mondo e chiusi in quattro mura.
"Cosa sta succedendo?"
"È normale! Sono stata chiusa molte volte in questa specie di gabbia trasparente, altrimenti non mi avresti trovato alle pendici delle montagne."
"Non mi piace essere rinchiuso."
"A chi lo dici."
"Le cose si stanno mettendo molto male."
Davanti ai nostri occhi stava prendendo piede un nuvolone nero, con lampi che toccavano terra ad intermittenza; la nube era circondata da un esercito alato, se non sbaglio gufi! Fulmini! Gufi! Questi due simboli erano la mia vita.
"Zeus! Atena!"
Lo dimmo in coro, poi ci voltammo per guardarci negli occhi, la cosa era preoccupante. Quella tempesta puntava dritta verso di noi, dopo il duello con Ryu non sapevo cos'altro aspettarmi, non avrei mai affrontato il nonno e la mamma, anche se non fossero stati loro.
"Non sono chi credete, la Naiade mi ha ceduto il posto."
"Persefore?"
"Zitta ragazzina! Se vengo scoperta voi non uscirete più di qui."
"Cosa vuoi da noi?"
"Re, so della vostra rabbia repressa verso gli inferi, ma posso esservi d'aiuto. La prova è stata messa a punto da mio marito, ma se riuscisse a vincere posso trasportarvi immediatamente nella stanza del vortice, lasciandovi liberi di tornare dai vostri cari."
"Quale trucco c'è sotto?"
"Nessuno. Dovete fidarvi di me, e tornerete da vostra moglie."
"Non siamo sposati!"
"Lo so! Non fa differenza, è come se lo fosse. Davanti a voi si manifesteranno delle sagome a voi molto conosciute. Non fatevi imbrogliare, non sono loro. E questa è la verità, piccola, non come prima."
Una lacrima mi rigò la guancia a quelle parole, solo il ricordo mi faceva male al cuore.
"Combattete contro di loro e vincete, avete la mia parola che vi porterò in salvo. Avranno le stesse sembianze e poteri, ma sono meno forti e con molti punti deboli, scovateli! Non posso aiutarvi ulteriormente, posso solo augurarvi buona fortuna."

STAI LEGGENDO
Drago, la verità celata.
Viễn tưởngIn un posto sconosciuto della terra, abitano creature che nel mondo umano troviamo solo nei miti e nelle leggende. Una delle creature più potenti è il drago. Quattro ragazzi-drago, ogniuno appartenente ad un elemento diverso, si imbatteranno in una...