25. Lacrime, dolore e abbandono.

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Ryu mi guardava con fare interrogativo, ma non mi avrebbe mai posto la domanda, quindi ignorai quel particolare. D'un tratto il mio corpo si alleggerì, come se volasse, per poi atterrare su un terreno. Non appena i miei piedi toccarono terrà il dolore lancinante al fianco mi fece girare la testa e cedere le gambe ritrovandomi tra le braccia di ... Mytorius?

"Mytorius? Fayonel? Surflyn? Come sono felice di rivedervi."

"Anche noi. Ci spiegate che fine avete fatto?"

Ryu era silenzioso, non aveva mostrato neanche un minimo accenno di felicità, e credo che gli altri se ne fossero accorti.

"Abbiamo trovato la piramide."

"Davvero? Siete spariti per tre giorni."

"Tre?"

"Si. Non capisco come faccia Fayonel ad essere così tranquilla adesso, e a chiedere spiegazioni, perché non si poteva reggere. Neanche litigare con Mytorius la rendeva felice."

"Ehi chi deve essere felice a litigare con me? Forse dovrebbero mettersi paura."

"Come no Mytorius. Di te non si spaventerebbe neanche un bambino."

"Mia cara sapientona, prova a ripetere."

"Non mi interessa ora. Piuttosto cosa è successo a voi due?"

In coro rispondemmo: "niente!"

"Quindi è successo qualcosa."

"Non sono cose che ti riguardano."

"Leyra tutto apposto?"

"Non credo debba riferirlo io."

"Va bene. La ferita?"

"Sta bene."

Non era vero, ma avevo imparato a nascondere ciò che provavo nel poco tempo che eravamo stati nel Duat. Mentre i ragazzi si allontanarono, chiesi a Fayonel le bende e la lozione nel mio zaino, quando si girò tolsi piano piano le braccia dai fianchi, che avevo messo per contenere il dolore, e il sangue aveva sporcato tutto. Appena si girò il viso di Fayonel si trasformò da felice a spaventato.

"Leyra non va bene."

"Lo so. Maat mi aveva avvertito."

"Di questo?"

"Si. Mi ha detto che l'incantesimo era svanito e che avrei dovuto trovare un medico."

"Ryu lo sa?"

"No!"

"Devo pulirti e bendarti."

"Lo so."

Mi prese, sorreggendomi, ma camminai con le mie gambe. Da quando mi ero ferita, ora sembrava peggiorata. Mi appoggiò ad un albero, mi aprì la giacca e corse a prendere il necessario che aveva lasciato lì a due passi. Utilizzò l'acqua che avevamo per bere, e non appena la versò sul fianco io mi ritrassi per il freddo e il dolore che provai.

"Scusa."

"Non ti scusare."

Ci passò con il massimo riguardo un panno, per togliere il sangue, e vidi la ferita che si era ingrandita, di poco, ma comunque era più grande. Ci mancavano ancora più di tre giorni, e non avevo trovato un medico e l'unicorno di fuoco. Eravamo a pochi passi dalla città, dovevo assolutamente chiedere a qualcuno. Una volta pulita la ferita, Fayonel mise la loziene di Zikla, e poi bendò il tutto, stringendo leggermente in modo da farmi un po' di sollievo, ma non per molto.

"Leyra hai bisogno di tuo padre, dobbiamo arrivarci il prima possibile."

"Purtroppo devo trovare l'unicorno di fuoco, mi hanno detto che può aiutarmi."

"E se non lo trovassi?"

"Devo assolutamente aiutarmi, non riuscirei ad arrivare da mio padre."

"Che significa?"

"Fayonel, non lo sa nessuno, e devi tenerti la bocca cucita. Per salvare mio padre devo entrare in una stanza segreta dell'inferno."

"Cosa? Vorresti andare nel campo del tuo nemico."

"Abbassa la voce! Purtroppo è lì che si trova ed e lì che devo andare."

"Noi ti staremo al fianco."

"No, non potete."

"Si che possiamo."

"No. In quel posto posso entrare solo io, voi no. In fondo devo rischiare io non voi."

"Leyra chi ti sosterrà."

"Nessuno."

"Non intendevo di forza, ma con questa ferita farai molta fatica a reggerti in piedi."

"Non ho alternative, per questo devo trovare quell'unicorno, forse mi aiuterà in questo, non lo so."

"Lo sai che staremo sempre insieme, anche se dovessimo andare in contro alla morte."

"Non so se potremo."

"Cosa?"

"Stare insieme. Non so se tornerò dall'inferno, o se dovrò tornare dalla mamma, quindi in qualsiasi delle due possibilità noi ci separeremo Flakë."

"Perché?"

"Non l'ho deciso io."

"Ma puoi farlo."

"Non lo so."

"Per questo Ryu è arrabbiato?"

"Non solo."

"Cos'altro ci nascondi?"

"Niente, solo questo."

"Non so se crederti."

"Ragazze tutto bene?"

"Si Surflyn, un semplice disaccordo."

"Hai il coraggio di chiamarlo disaccordo?"

"Fayonel, non cambieranno le cose, non ho mai preso una mia decisione e adesso che sto cercando le mie origini, ma soprattutto mio padre, ho tanta di quella responsabilità sulle spalle che mi pesa e vorrei mandare tutto al vento. Voi mi avete aiutato tanto, anzi tantissimo, ma se alla fine di tutto io dovrò separarmi da voi lo farò. Non credevo di dover perdere così tanto, perché non credevo neanche di essere così socievole ma soprattutto di essere accompagnata in un viaggio così lungo da dei ragazzi così bravi e gentili. Mi dispiace se avverrà tutto, e capisco che oramai la rottura che si è creata non si risalderá più."

"Cosa intendi Leyra."

"È inutile che fai questa domanda a me, Mytorius la domanda la devi rivolgere all'interessato. Perché io avrò sbagliato a legare così tanto con voi per poi abbandonarvi, ma lui ha giocato con me in malo modo. È meglio per tutti se ci separiamo qui, senza danneggiare la vostra amicizia, ho già creato troppi scompiglio tra di voi."

"Leyra dove credi di andare in quelle condizioni."

"Non devi preoccuparti per me Surflyn. Dimenticate di avermi incontrato, avete fatto solo un viaggio e saltato qualche giorno di scuola."

Era doloroso avere tutti quegli occhi pieni di sconforto puntati a dosso, ma dovevo avvisarli del dopo, e non l'avevo fatto, era un mio errore; le cose più dolorose era lasciarli soli, l'aver fatto piangere Fayonel e cosa più pesante da sopportare, l'odio nei miei confronti di Ryu.

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