Quando risposi al bacio e mi rilassai, sentii un applauso venire dai ragazzi, e una mano posarsi sulla mia spalla. Venni separata bruscamente da Ryu, e di chi poteva trattarsi?
"Ti rendi conto che è solo una ragazzina?"
Era furibondo. La mamma lo raggiunse il più in fretta possibile.
"Sárkány, non è più una bambina."
"No, Atena! Ha ragione, è solo una bambina!"
Tra me e Ryu c'era papà, che lo guardava in cagnesco, lo stesso il nonno, mentre la nonna e il re e la regina se la ridevano. Gli amici erano tutti schierati dietro di Ryu, da me non si potevano avvicinare. Il nonno al posto degli occhi aveva due fulmini pronti ad incenerirlo, mentre papà stringeva i pugni lungo il busto.
"Papà! Nonno! Non sono una bambina!"
"Si Leyra. Tu sarai sempre la mia bambina, e non credo che lui sia giusto per te."
"Pienamente d'accordo."
"Papà! Sárkány! Volete o no Leyra è cresciuta, e come vi siete innamorati voi due, anche lei deve fare le sue esperienze, e non vedo un occasione migliore di questo ragazzo, capace di mantenere sotto controllo la sua parte malvagia."
"Che significa Atena?"
Papà lo disse ad alta voce, il nonno era senza parole.
"Io, in alcune situazioni perdo il controllo di me stessa e si innesca una trasformazione in cui so parzialmente chi sono e non riesco a gestire i movimenti del mio corpo. La mamma ha studiato questo fenomeno, ma senza alcun risultato, mentre la vicinanza a Ryu mi rende più stabile di quanto pensassi."
"Leyra, quando è iniziato?"
"Lei non può saperlo. Era troppo piccola. Verso i tre anni, dopo che i poteri gli erano stati portati via da molto."
"Ti avrei aiutato?"
"Lo so papà. Ma già ti stavi occupando di proteggere tua nipote, non potevo impensierirti con un altro problema."
"Ricorda, voi siete la mia famiglia. Anche Sárkány. Potete dirmi tutto e nel possibile io vi aiuterò."
"Credo che ora hai capito quello che prova Leyra?"
"Sárkány! Atena ha ragione, Leyra deve fare le sue esperienze, ma se la farai soffrire te la vedrai con me."
"E non solo. Ci sarò anch'io al suo fianco."
Ryu era impassibile di fronte a loro, non lo spaventavano minimamente? Io ero al quanto imbarazzata del loro comportamento, sembrava avessero due anni e si stavano contendendo un giocattolo, che in questo caso ero io. La mamma si allontanò a braccetto con papà, e seguita dal nonno. I ragazzi si avviarono alla porta, e la stanza rimase vuota, eravamo solo noi due. Lui a fianco al tavolo, io leggermente più scostata e a tre passi di distanza.
"Sono appena stato minacciato!"
"Credo."
"Cosa ne pensi tu?"
"Di cosa?"
"Di noi due? Per te va bene?"
"Io ..."
"Leyra, ti sto chiedendo di essere la mia ragazza?"
"Sei sicuro di quello che fai?"
"Come puoi farmi una domanda del genere? Sono sicuro si!"
"Io non sono una ragazza normale. Con me sarai in pericolo ogni giorno, ad ogni ora, non saprai mai cosa potrà accadere."
STAI LEGGENDO
Drago, la verità celata.
FantasyIn un posto sconosciuto della terra, abitano creature che nel mondo umano troviamo solo nei miti e nelle leggende. Una delle creature più potenti è il drago. Quattro ragazzi-drago, ogniuno appartenente ad un elemento diverso, si imbatteranno in una...