Ice party

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Benvenute nel mio inferno my ladies💕
Leggete lo spazio autore 🫶

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🌶🌶🌶🌶

«Alli, devi svegliarti» mi scuote mia madre facendomi irritare il giusto, non posso nemmeno riposarmi in santa pace.

«Cosa vuoi mamma? Ho mal di testa» domando scortese massaggiandomi le tempie.

«Sono quasi le 9p.m, devi cambiarti, fatti una doccia almeno» risponde con tono pacato incitandomi a prepararmi, come se ne avessi voglia. 

«Vuoi decidere anche di che colore devo indossare le mutande?» chiedo acida assottigliando gli occhi in due fessure.

Sono arrabbiata.

«Per favore, cerca di collaborare, è un giorno difficile anche per me» mi prega uscendo dalla stanza.

Non rispondo, è inutile continuare a parlarle.
Sta soffrendo anche lei, appunto per questo dovrebbe capire che aumentare la mia sofferenza è da stronzi, ma va bene così, sopporterò anche questo.

Dopo essermi docciata indosso un vestito nero attillato. È semplice, ma anche elegante. L'abbino ad un paio di Louboutin dello stesso colore e scendo al piano di sotto non appena vedo la luce di casa Cole spegnersi.

«Sono arrivati, vieni» urla mia madre, incitandomi a scendere. 

«Ma cosa urli? Sono qui mamma» le dico scendendo l'ultimo gradino.

«Ciao John, sono così felice di vedervi. Andrew del mio cuore vieni qui e abbracciami» li saluta mia madre stringendo Andrew a sé non appena varca la porta.

È venuto, schifoso bastardo.

*Prevedo fuochi e fiamme.

Andrò in galera, qualcuno si degni di portarmi dei dolcetti al cocco.

«Ciao John» lo saluto dandogli due baci.

«Sei sempre uno splendore piccolina» risponde ricambiando il mio saluto. Sorrido grata a quel complimento sincero, per poi dirigermi a tavola.

«Non mi saluti?» domanda Andrew passando accanto a me.

«No» lo liquido versando dello champagne nel mio bicchiere.

«Come siamo maleducate» mi sussurra all'orecchio facendo scendere lentamente una mano verso il mio fondoschiena.

«Ci sono parecchi coltelli a tavola, non ho paura di usarli e so farlo molto bene. Stai attento Cole. Non giocare con il fuoco, non oggi» lo minaccio glaciale mentre mi siedo al mio posto.

«Che cattiva, questa sera mi siedo accanto a te così sei contenta» mi canzona accomodandosi sulla sedia vicino alla mia.

Che felicità, molto divertente.

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