S.O.S DIVA

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«Buongiorno sorellina!» mi sveglio di soprassalto quando due svitate irrompono nella mia stanza urlando come se fosse normale, è mattina cazzo

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«Buongiorno sorellina!» mi sveglio di soprassalto quando due svitate irrompono nella mia stanza urlando come se fosse normale, è mattina cazzo. Dove la trovano questa voglia di vivere?

«Ma cosa volete?» dico girandomi dall'altra parte dandogli così le spalle.

«Ti abbiamo portato la colazione, oggi non andiamo a scuola e stiamo con te» mi informa Jennifer sedendosi sul letto.

«Ma ho sonno» piagnucolo coprendomi il viso con il cuscino.

«Muovi il culo, andiamo a fare shopping e poi a malincuore ci facciamo allenare da te!» mi ammonisce Ariel.

«Io vi amo, ma con che coraggio mi svegliate così?» borbotto sedendomi.

«Smettila di lamentarti! Carmen ci ha accolto con molto più entusiasmo di te» esclama scocciata Jennifer.

«Okay, okay. Mi vado a sistemare» dico alzandomi, dopo le farò pentire di tutto. Le loro gambe tremeranno come foglie in autunno e sì che sarò soddisfatta dopo.

Mi faccio una doccia veloce e una volta fatta, osservo il mio corpo nudo allo specchio, sono piena di lividi. Mi sto allenando al massimo della mia portata, non riesco a non dare il meglio di me se si tratta di Ariel, la paura di perderla mi sta uccidendo giorno dopo giorno. Scaccio via i pensieri negativi e mi vesto, così migliorerò il mio umore comprando una borsa.

«Andiamo ragazze!» esclamo uscendo dal bagno.

«Subito!» rispondono insieme e io alzo involontariamente gli occhi al cielo.

«Non mangi?» domanda Ariel guardandomi attentamente, lei a differenza di Jennifer sa come mi sento.

«Non ho fame» dico scuotendo la testa, non riesco a mangiare come prima. Ho un groppo in gola da sabato sera.

«Dovresti, stai scomparendo» si intromette Macaron.

«Sto bene, mangerò a pranzo» le tranquillizzo e loro sbuffano come se non mi credessero.
Non ho fame, ma devo mangiare per forza o non riuscirò a rendere nell'allenamento, non riesco semplicemente a fare cinque pasti vista la situazione. 

«Mamma, noi andiamo» dico mentre la osservo cucinare il pranzo.

«Divertitevi bellezze!» ci saluta e noi ci apprestiamo a dirigerci verso la mia macchina.

Non faccio in tempo a sbloccarla che il clacson di una Lamborghini mi fa sussultare. 

«Piccola Balboa» mi saluta Connor abbassando il finestrino.

«Eccoti finalmente! Sei in ritardo» lo rimbecca Jennifer.

«Arpia, sono passati solo due minuti dall'orario che mi avete scritto per messaggio» risponde lui alzando gli occhi al cielo.

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