Orgasmi a colazione

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Benvenute nel mio inferno my ladies 💕

LEGGETE LO SPAZIO AUTORE.

Un profumo familiare mi invade le narici mentre un respiro caldo mi solletica il collo facendomi risvegliare dolcemente

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Un profumo familiare mi invade le narici mentre un respiro caldo mi solletica il collo facendomi risvegliare dolcemente.

Ripenso a ieri sera e sorrido leggermente, è tutto così sbagliato ma allo stesso tempo non riesco a farne a meno. Pensare a come il nostro rapporto sia cambiato mi devasta, mi rende infelice, ma dormire tra le sue braccia mi fa stare bene.

Noi due eravamo felici, noi due eravamo la rappresentazione dell'amore puro, eppure non è bastato a tenerci uniti, non è bastato in questi due anni. E adesso è ancora più doloroso lottare contro le emozioni che non posso controllare, lottare contro l'effetto che mi provoca la sua presenza.

È difficile fingere che il dolore non ci unisca quasi più dell'amore provato e dell'odio.

Flashback, la sera prima.

«Ti va di rimanere a dormire?» domando piuttosto imbarazzata quando ci salutiamo impacciatamente sulla porta di casa.

So che è sbagliato, so che farà male ad entrambi, ma vorrei che questa serenità durasse ancora un altro po'.

«Sì» annuisce e mentre io salgo senza farmi vedere da mia madre, lui si incammina verso la mia finestra.

«Dovresti aprirla» borbotta dal basso.

«Ho iniziato a chiuderla con la sicura perché irrompi in camera mia senza
permesso, coglione» ringhio mentre la spalanco.

«Come se ti dispiacesse» mi fulmina salendo agilmente sull'albero.

«Mi sento come Bella Swan quando fai così» ridacchio osservandolo mentre scavalca la finestra.

«Io però non sono un licantropo» mi asseconda alzando gli occhi al cielo.

«In effetti sei solo stronzo» puntualizzo dandogli uno schiaffo sulla nuca.

«E tu una puttanella arrapata» ricambia malizioso dandomi uno schiaffo sulla chiappa.

«Devo ribadirti che lo sono, ma non la tua?» ringhio afferrandogli la patta dei pantaloni con cattiveria.

«No, sennò devo fartelo succhiare fino a soffocare per ricordati le basi del nostro rapporto» ribatte con nonchalance.

«Ti ignorerò, sappilo» dico allontanandomi verso la cabina armadio mentre lo sento ridacchiare.

Ma in che situazione mi sono cacciata?

Siamo riusciti a non ucciderci, la serata è stata abbastanza tranquilla, se non fosse per qualche provocazione di troppo, ma credo che quello sia alla base del nostro rapporto, soprattutto dopo aver fatto l'amore nel nostro posto. Era tutto così logorante che solo al pensiero le mie gambe tremano.

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