Credere in Dio

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Benvenute nel mio inferno my ladies 💕

Oggi è sabato e, a differenza dei precedenti, mi sento leggermente più tranquilla nell'affrontare la Triade

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Oggi è sabato e, a differenza dei precedenti, mi sento leggermente più tranquilla nell'affrontare la Triade. Sono sempre più convinta che io e Andrew insieme, come una squadra, riusciremo a tornare a casa illesi e senza esporre troppo Ariel.

Dopo la nostra chiacchierata/scopata le acque si sono calmate e sono decisamente più serena nei suoi riguardi, anche se ho ancora qualche riserva. Le sue parole mi hanno dato qualche sicurezza in più, ma vuoi o non vuoi, mi aspetto che il nostro rapporto faccia un passo avanti nelle prossime settimane.

Onestamente? Non sono convinta che lui sia disposto a farlo, ma non vorrei che si accontentasse di quello che abbiamo in questo momento perché non basta, non più.

«Come ti senti a livello fisico?» domanda la mia migliore amica mentre trova il modo di nascondere la sua famosa arma, arma che per fortuna non ha dovuto usare visto che la sfida in cui era coinvolta era tutta riguardante l'intelletto, escludendo quindi qualsiasi possibilità di farsi male.

«Sono una roccia» rispondo forzandomi di sorridere. La schiena non fa male come prima, ma inevitabilmente tira e non credo che basterà qualche settimana per far sì che torni normale.

«La risposta sincera?» chiede lanciandomi un'occhiata infuocata, è impossibile sfuggirle.

«Non ho fatto nessuna anestesia, ma sono ancora ammaccata. Passerà, come passa tutto» digrigno i denti perché odio ammettere le mie debolezze ad alta voce e lei lo sa.

«Vuoi che ti ci spalmi sopra una crema?» domanda e nei suoi occhi leggo quasi compassione.

Non voglio essere compatita, sono stata marchiata ma passerà. Il dolore fisico passerà.

«Non c'è bisogno, dobbiamo andare...» scuoto la testa e quando finisco di rifornirmi con le mie solite armi apro la porta e andiamo verso la macchina.

Sono così nervosa in questi giorni che potrei uccidere mezza Triade in un batter di ciglia.

«Tu e Andrew sembrate stare bene, come procedono le cose?» domanda dopo un lungo silenzio in cui ho riflettuto a come muovermi durante i combattimenti a corpo libero senza farmi male.

«Cerchiamo di non affogare, ma non siamo i rispettivi salvagenti in questo momento» dico mordendomi il labbro inferiore.

Non so cosa sta succedendo tra di noi, ma ci sono troppe frasi importanti sospese per aria. Mi ha detto di non poter vivere senza di me, ma vorrei che me lo dimostrasse. Vorrei che tornasse con me, che tornassimo a essere una reale coppia.

«Prego che troviate un equilibrio, soprattutto sessuale» ridacchia e faccio lo stesso.

«Quella è l'unica cosa dove siamo in sintonia» ammetto ripensando a quante volte mi ha fatto venire su quel benedetto lavandino, «come procede invece con Sam?».

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