Non sai darmi valore

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Benvenute nel mio inferno my ladies 💕
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 È così che doveva andare? Nel mio destino c'era scritto questo?

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È così che doveva andare? Nel mio destino c'era scritto questo?

Sono un'assassina, una pedina, una macchina da guerra pronta a salvarsi. Questa sono io?

Un concentrato di dolore, rancore, rimorsi e rimpianti?

«Io sono questo?» domando ad alta voce guardandomi allo specchio.

Scuoto la testa rifiutandomi di accettare tutto questo, non posso.

O forse non voglio, il che mi rende ancora più codarda.

Osservo i lividi sul mio costato che stanno diventando sempre più violacei, fanno male ma un dolore sopportabile.

Prendo la crema per gli ematomi e delicatamente la applico. Il freddo a contrasto con la mia pelle accaldata mi fa serrare i denti, ma allo stesso tempo mi dà sollievo. Una volta finito, fascio tutto con delle bende e vado a vestirmi.

Ho deciso di tornare a scuola oggi.
Non domani, non tra qualche giorno.
Oggi. Sono stanca di nascondermi, sono stanca di non reagire. È arrivato il momento di tornare alla vita di prima, semplicemente perché non c'è scelta.

Ormai sono dannata, ma posso ancora vivermi i miei amici, perché potrebbero essere gli ultimi attimi con loro. Da quando Lucifero è comparso nella mia vita, ho capito ancora di più cosa significa amare qualcuno e soprattutto ho concretizzato ancora di più la paura di poter perdere quel qualcuno.

Devo vivere, vivere i miei cari.

«Amore, torni a scuola?» domanda raggiante mia madre non appena mi vede.

«Sì mamma, basta piangersi addosso» annuisco e sorrido leggermente nel vedere la sua reazione.

«Sono troppo felice!» esclama abbracciandomi con forza.

«Mamma mi stai soffocando» piagnucolo cercando di allontanarla, sta toccando i miei lividi senza saperlo.

«Va bene, va bene! Cercherò di non essere troppo appiccicosa» si allontana ridacchiando.

«Siamo troppo invadenti signora Mela» la canzono sedendomi al posto di papà.

«Ti ho preparato dei pancake» esordisce passandomi il piatto stracolmo.

«Mamma! Hai cucinato per un esercito?» domando osservando la pila di fronte a me.

«Amore, tutto quello che mangi ti finisce su quelle belle chiappe sode che hai!» mi schernisce e io non posso fare a meno di ridere.

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