Chapter Two

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Sedevo in silenzio, portandomi la forchetta alle labbra e masticando il più tranquillamente possibile il pezzo di pollo. I miei genitori parlavano per la maggior parte del tempo solo di cose del quartiere...o chiesa. O il fatto che devo fare del mio meglio per le finali.

"Cosa stavano facendo quei ragazzi comunque, Willard? Era necessario causare una scenata?" Mia madre chiese, chiaramente infastidita dalle tendenze di mio padre di perdere il suo temperamento con altre persone. Ma con noi? La sua pazienza correva molto a lungo e lontana. Mia madre era la figura paterna più protettiva.

Li fissai, ora improvvisamente interessata alla loro conversazione. Non solo avevamo avuto io e Clary una piena conversazione su di loro, ma avevamo sentito anche alcune cose dalla sorella più piccola di Clary, Lilian. Lei sembrava far parte dei loro "gruppi"-- gli idioti che adoravano.

Ci fissavamo tra di noi. Willie --mio fratello più piccolo, di cinque anni-- deglutiva i piccoli pezzi di pollo già tagliati per lui in pezzi più comodi. Lui semplicemente non era attirato dall'argomento che i miei genitori stavano avendo. Sebbene loro fossero altamente religiosi, il matrimonio era una cosa dura per questi due genitori "premurosi".

"Certo che lo era. Non avrei lasciato che quei ragazzi sciocchi distruggessero l'ordine del mio ristorante." Mio padre scattò con lei, più calmo del solito effettivamente, e lei lo fissò solo prima di ruotare i suoi occhi.

"Ed effettivamente," mio padre iniziò ancora una volta, "Il padre di Eliot mi ha anche detto delle loro fedine penali. Quei tre ragazzi sono pericolosi."

Le sopracciglia di mia madre si sollevarono sulla sua fronte in un po' di shock. "Fedine penali?"

Un grumo crebbe nella mia gola, ma fuori di eccitazione --se quello rende in ogni senso. Ero in soggezione a sentire queste cose. Era come se non fossi neanche a tavola da pranzo. Riguardo Eliot... lui è il ragazzo perfetto a cui i miei genitori mi hanno accoppiato dalla nascita. L'unico problema principale era che non mi piaceva romanticamente... e a lui neanche.

Lui è gay.

Si, lo adoravo ancora, però. I suoi genitori lo rinnegheranno per sempre per tale cosa. Loro lo accettano a malapena com'è...immaginiamo essendo omosessuale? Voglio dire, non c'era niente di sbagliato nel piacere lo stesso sesso. I suoi genitori non lo accettano, però. Neanche i miei. Lui non era il tuo stereotipo ragazzo gay, ma è certamente un fantastico amico.

I suoi genitori --più probabilmente suo padre-- lavoravano per l'applicazione della legge sugli archivi del crimine. Sua madre aveva la meglio...essendo capace di conoscere quali ragazzi fossero problematici e quali fossero beati con cuori buoni. Spettegolerebbe ogni succoso dettaglio che saprebbe di loro.

Mi faceva voler vomitare un libro per ottenere la vostra merda insieme alla sua.

"Qual è il nome del riccio?" Chiesi improvvisamente, per pura curiosità. I miei genitori si girarono per guardarmi e, sebbene fossi una grande bugiarda, il mio interesse fallì per reprimersi nei miei lineamenti. Ero troppo intrigata da questa nuova informazione.

Le sopracciglia di mia madre si aggrottarono. "Non ti coinvolgere, Serenity." Lei sputò, ruotando i suoi occhi. "Questo non è affar tuo. Non ti voglio vicino a quei ragazzi o uno dei loro amici tatuati."

"Mamma...stavo solo facendo una semplice domanda." piagnucolai, e sicuramente a mia madre non piacque il suono del mio "modo di parlare".

Lei strinse le labbra in una linea ferma prima di sospirare pesantemente irritata. "A meno che non vuoi un pò di sapone in bocca, tieniti il tuo parlare. Non voglio ascoltarti chiedere riguardo questi ragazzi."

Mercy |italian|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora