Chapter Seventeen

5.2K 168 18
                                    

Sapevate quell'assoluta orripilante sensazione che provevate quando realizzavate qualcosa, ed innescava il precipitio di questa roccia inesistente infondo al vostro stomaco ed era come colpire l'acido, l'acido schizzato ovunque e rovente come la sensazione di panico dentro il vostro cuore che batteva veloce? In questo momento non potevo chiedere un momento migliore per spiegare questo tipo di sensazione di panico, d'ansia.

Mentre mi stavo lavando i denti a fianco ad Harry con un nuovo spazzolino che aveva tirato fuori da uno dei cassetti, non avevo realizzato l'unica cosa che avrei dovuto appena sveglia. Ero troppo impegnata a colpire il mio fianco con quello di Harry, e lui a restituire il malizioso, infantile gesto ogni volta. Ci fissavamo nello specchio, ridendo e a volte schizzandoci l'acqua dal rubinetto.

La sua mano tirò uno dei passanti dei miei pantaloncini. Era scomodo dormire nei miei normali vestiti, e indossarli in seguito era ulteriormente fastidioso. Ma lo ignorai mentre Harry continuava a tirare i passanti dei miei pantaloncini facendomi muovere nella direzione in cui tirava per via della sua impressionante forza e il mio debole stato stanco.

Lo schiaffeggiai sul braccio mentre si allungava accanto a me avendo finito di lavare i suoi denti. Io avevo ancora un'eccessiva quantità di schiuma bianca del dentifricio intorno alla bocca mentre mi strofinavo i denti, pulendoli da tutti i germi e il retrogusto di una sbornia terribile. Harry infine smise di tirare l'asola e avvolse le sue forti braccia intorno la mia vita da dietro, aspettando chiaramente il bacio che era determinato ad avere.

Quando mi piegai in avanti per sciacquarmi la bocca, il mio culo strusciò sul suo davanti. Non fu tanto sorprendente quando rise, le sue mani sulla parte superiore delle mie cosce ora. Roteai gli occhi per la sua sfrontatezza.

Con le labbra ancora bagnate dall'acqua e piccole goccioline che cadevano dal mio mento, mi girai solo per incontrare le sue calde labbra. Le sue mani viaggiarono per stringere i miei fianchi, poi sotto le mie cosce dove piegai le ginocchia e lo afferrai di sorpresa quando saltai. Le mie gambe si avvolsero intorno la sua vita, le sue mani sotto le mie ginocchia per sorreggermi. Le nostre labbra si muovevano ad un ritmo normale, nè troppo urgente e nè troppo lento. Il ritmo perfetto che volevo e che in qualche modo nessun altro ragazzo poteva raggiungere. Baciare Harry non poteva essere confrontato a nessun altro ragazzo.

Le mie braccia avvolsero il suo collo, le nostre labbra si separarono solo per un veloce respiro prima di rincontrarsi di nuovo. Il gusto a menta era più piacevole della vecchia, disgustosa birra. Fui posata sul lavandino con le gambe che oscillavano pigramente al di là dell'oggetto in marmo. Le mani di Harry erano libere di muoversi come desideravano, le mie labbra si aggrapparono alle sue per un ulteriore bacio. La sua testa era china proprio per avere la possibilità di baciarmi, il che lo trovavo attraente perchè la sua altezza era proprio perfettamente paragonabile alla mia.

Ci baciammo così a lungo che rimasi senza fiato per una questione di minuti, all'oscuro di quanto tempo fosse. Sfiorai con le mie labbra la sua mascella, sorridendo mentre lo sentivo rabbrividire un po'.  Quello stva a dire che gli piaceva essere baciato sulla mascella, che non avevo problemi a farlo dato che la sua era perfetta. Baciai delicatamente lì, quasi leggera come una piuma da farlo gemere infastidito.

"Troverò il tuo, non preoccuparti." minacciò senza fiato, piantando un morbido bacio sulla mia spalla mentre io sorridevo tranquillamente. Mi sentivo al caldo così vicina a lui, e venirmi offerto il suo affetto e il suo tocco in privato era così tanto più accattivante e soddisfacente. Sapevo che più tempo passavo con lui, anche se non a baciarci o ad essere tutti carini e coccoloni, più stava iniziando a piacermi al punto che le cose iniziavano ad essere personali.

Abbastanza presto ci saremmo chiesti l'un l'altro i nostri obiettivi futuri o il nostro passato. Il mio passato era incredibilmente sprezzante e peccaminoso. Mi odiavo ogni giorno, troppo. Non era qualcosa che avrebbe ferito Harry -- ero sicura che non lo avrebbe fatto, ma probabilmente avrebbe pensato di meno a me. Solo che non volevo che uscisse, sebbene ero spaventata che sarebbe uscito comunque.

Mercy |italian|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora