Serenity
Harry si prendeva tutto il letto. L'avevo notato. Mi ero tirata la coperta molteplici volte, ringhiando arrabbiata di volta in volta quando il suo braccio schiaffeggiava contro la mia schiena o il suo russare diventava troppo forte. Era fastidioso quando dormiva --in un certo modo stavo dormendo sul pavimento quando mi svegliai la mattina.
La mia schiena faceva male ma, tuttavia, riuscii ad alzarmi sui miei piedi. Ero al lato del letto strofinandomi gli occhi e guardando Harry. Era sparapanzato sul letto, le braccia distese e lo stesso le gambe. La coperta era stata strappata da lui nel sonno, la mia caduta creò un pesante peso mentre la trascinavo con me. Non mi ricordavo di essere caduta, ma credevo che fosse stato Harry a spingermi.
Fissandolo --non importava quanto afosse adorabile con le sue labbra rosa separate e russi piano ora-- presi il cuscino a fianco a lui e iniziai a sbatterlo su di lui, distruggendo il suo sonno tranquillo.
"Svegliati, stronzo! Svegliati!" Dissi ripetutamente sbattendo il cuscino sui muscoli dello stomaco. Chiaramente ero in vena di rompere le palle così stamattina. Iniziai a sentire il gonfiore e per i crampi mancavano solo un'oretta. Seppi che avevo il ciclo in quell'istante. Harry sarebbe dovuto andare via finchè poteva. Prendersi il letto e gettarmi a terra non erano il miglior modo per farlo.
Harry gemette girandosi sullo stomaco e gridando, "Chiudi quella cazzo di bocca!" il suo profondo tono rauco era molto più pesante e roco del solito. Anche se era follemente attraente e mi mise di buon umore, sapevo che i miei ormoni stavano scherzando col mio stato d'animo. Se pensava che fossi bipolare normalmente, che Dio lo salvi dalle onde dello tsunami di lacrime o le furiosi eruzioni vulcaniche della mia rabbia.
Gettai il cuscino sul pavimento, strisciando sul letto e stendendo rapidamente il mio corpo sul suo. Piatta contro di lui, petto contro schiena, inziai a prendere a calci i suoi polpacci con i miei piedi. La mia testa era sulla sua spalla, le mie labbra vicino alle sue orecchie con le quali mi sentiva sbuffare e gemere. Stavo agendo come una bambina, e sapevo che in ogni modo questo l'avrebbe fatto arrabbiare.
"Cosa stai facendo?" mormorò infastidito nel cuscino.
Continuando le mie bravate, sembrai una bambina quando aprii bocca. "Ho il ciclo." piagnucolai, mormorando sulla sua pelle bollente. "E ho bisogno che corri al negozio e mi prendi alcune cose."
Harry gemette immediatamente e io sentii le vibrazioni nel mio petto attraverso la sua schiena. Piagnucolai provando a persuaderlo a farglielo fare per me, così che non avrei dovuto farlo io. In più mi ero dimenticata di portare i tamponi a Emily la notte scorsa, ma probabilmente si era immaginata che non glielo avrei fatto lo stesso.
Lui sospirò protando il cuscino più vicino al suo viso. "Più tardi."
"No, non può essere più tardi. Inizierò a sanguinare tra un paio di minuti. Me lo sento," spiegai con calma. Sapevo che più parlavo del sangue che fluiva dalla mia vagina, lui, senza dubbio, sarebbe andato a prendermi le cose --con quel cipiglio arrabbiato e infastidito sul volto.
Inutile frignare, ero la sua ragazza. Era segnato [vuole intendere tipo 'ha firmato la sua condanna'..diciamo modo di dire].
"Gesù, sei la mia ragazza da meno di dodici ore e sto già avendo rapporti con vag--"
"Non dirlo!" lo sgridai ansimando.
"Serenity, stai urlando nel mio fottuto orecchio!" scattò.
Mi imbronciai immediatamente. "Non essere stronzo con me." sussurrai, arrabbiandomi che stesse diventando scorbutico con me. I miei calci erano cessati tempo fa, e ora mi stavo accocolando su di lui, anche se lui era rimasto steso di pancia. Lo sentii sospirare pesantemente così seppi che avevo vinto.
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Mercy |italian|
Fiksi Penggemar"Noi siamo i bambini che i nostri genitori hanno messo in guardia." Ribellione adolescienziale. Ognuno passa attraverso quella fase, con risultati quasi sempre l'opposto. Gli adolescenti sono le generazioni più sconvolgenti. La più infuriata per la...