Serenity;
Oh. Mio. Dio.
Tutti sussultavano o si accigliavano, scioccati o confusi. Arrabbiati o --a giudicare dal sorriso sbudolo di zio Tom-- divertiti. Gli adulti stavano provando ad elaborare il tutto mentre gli adolescenti ridacchiavano o restavano a bocca aperta. Mia madre era livida, quasi arrostendomi come bistecca con i suoi occhi. Potevo vedere la rabbia sul volto di mio padre, bruciandomi dentro come fossi la figlia di Satana. Avevo distrutto qualsiasi speranza di salvarmi agli occhi dei miei genitori.
"Oh mio dio...Francis chiama i controlli contro il veleno!" Samantha fu la prima a reagire a tutto questo, la sua sedia stridette contro il legno mentre la spingeva indietro. Zio Francis saltò sul posto e corse verso il suo telefono che era posato sul piano da cucina.
La stanza girava. Emily era a bocca aperta mentre mi prendeva il panico. Tutti si ripresero velocemente dal loro momento di completo shock.
"Mi stai prendendo in giro ora!? Pillole anticoncezionali!?" mio padre urlò furioso.
Mamma stava già sollevando Willie dal suo posto, fissandomi mentre lo faceva. Caro Dio, sarei stata spedita in Texas in una gabbia per cani, pechè era ciò che meritavo dopo tutto quello che avevo causato. Desideravo che la vita non fosse così cattiva con me. Avevo nascosto quelle pillole con l'intenzione che nessuno le avrebbe mai trovate. Voglio dire, come avrebbe dovuto alzare qualcuno il mio materasso? Specialmente uno di cinque anni.
Mi alzai dalla sedia, respirando affannosamente mentre provavo a difendermi. "Non ho idea di come Willie le abbia prese!"
"Non è di questo che sto parlando! Sto dicendo perchè dovresti avere delle pillole anticoncezionali!" mi gridò di nuovo. Io deglutii, tutta la mia dignità scivolò via come budino sul muro. Mia e Lenny guardavano l'intera situazione con un ridacchiante zio Tom.
Emily si alzò. "Signore, non sono sue le pillole. Sono mie!" mentì.
Mi girai per guardarla, scuotendo la testa e spalancando gli occhi con orrore. "Non provare a coprirmi, Emily." girai la testa, guardando papà con pura onestà. Era il momento di essere un pò' onesti. Sapevo nel profondo del cuore che non avrei dovuto tirar fuori Clary. E come se a qualcuno importasse davvero della mia vita, io ero l'unica obbligata a portarmi tutto questo peso. "Sono mie, papà. Le ho perchè.." strascicai quando lui aprì la bocca, gli occhi spalancati come se avesse realizzato qualcosa.
"Stai...stai dormendo con quel ragazzo?!"
"No! Lo giuro...i-io...Io le ho per il ciclo. Le pillole regolano il flusso di sangue così non fa male." dissi.
Lenny e Mia ridacchiarono. "Disgustoso," rise Mia. "Volgare." Lenny si accigliò. Bene, spero che non pensi più sia attraente, pervertito. Alla fine zio Tom si alzò e raggiunse in cucina la mia preoccupata madre che cullava Willie tra le sue braccia e gli altri adulti.
Papà scosse la testa, "Trovo davvero difficile crederti, Serenity." rispose, incrociando le braccia al petto. "Voglio la verità. Tuo fratello ha ingoiato quelle pillole che potrebbero essere molto pericolose per lui. Per una volta nella tua vita...Dimmi. La. Verità."
Non potevo dire di Clary. Non potevo lasciare che Emily si prendesse la colpa per questo. Non sapevo cosa avrei dovuto fare. Nonostante tutte le cose che avevo fatto, non sapevo ancora quale fosse la cosa matura da fare. Avevo paura di mettere Clary in una posizione difficile perché sua madre non era una persona brillante che perdonava. Di sangue freddo e sempre in viaggi per lavoro per stare lontana da Clary. Questo poteva dire molto di Clary e davvero non potevo farle questo.
Emily appofittò della possibilità mentre ero in silenzio, il mio labbro inferiore tra i denti in ansia. "Sono mie, signore. Lei mi sta solamente coprendo perché mia madre mi ucciderebbe." sputò velocemente.
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Mercy |italian|
Fanfic"Noi siamo i bambini che i nostri genitori hanno messo in guardia." Ribellione adolescienziale. Ognuno passa attraverso quella fase, con risultati quasi sempre l'opposto. Gli adolescenti sono le generazioni più sconvolgenti. La più infuriata per la...