Chapter Twenty

5.1K 151 31
                                    

Harry guidava con le mani sul volante, un pigro sorriso stampato sul suo volto con quella fossetta impressa nella sua guancia sinistra. Io ero seduta al posto del passeggero, ridacchiando e comprendomi la bocca con la mano con cura per non rovinare e macchiare il rossetto rosso che ricordai di avere.

"No seriamente, Serenity," Harry scherzò, la battuta diventò più divertente rispetto all'inizio. "Tu sei diversa dalle altre ragazze. Tu sei il mio tutto."

Gettando la testa indietro ridendo, dissi senza fiato, "Riguardo il tutto, hai il mio cuore di merda?"

Eravamo seduti nella sua macchina mentre andavamo da qualsiasi parte mi stesse portando, prendendo in giro le dozzinali linee di romanticismo e film che ci eravamo promessi avremmo guardato insieme. Stavamo dicendo queste cose all'aperto perchè entrambi odiavamo quando le cose diventavano troppo kitsch, o quando diventavano troppo dozzinali ci sentivamo a disagio e infastiditi. Eravamo semplicemente questo tipo di persone. Queste persone che non potevano stare in piedi su qualsiasi cosa kitsch, ma allo stesso tempo eravamo un mucchio di cheeseballs.*

Harry improvvisamente fece cadere una mano dal volante e attraverso la console e la rivolse verso l'alto così che il palmo fosse in vista. Mi fissò con lo stesso sorriso ancora sul suo volto, offendromi la sua mano con lo più dozzinale, sfrontato sguardo sul volto. E io fieramente la presi, intrecciando le nostre dita mentre le mie sopracciglia si sollevavano con un sorrisetto cucito sulle mie labbra.

"Le tue mani sono così carine," rise improvvisamente dopo tre minuti di silenzio. Scosse la  testa, guardando le mie mani ora e poi si mise a giocare con le mie dita. "Aww, piccola, guarda il tuo mignolo." tubò scherzosamente, facendomi arrossire.

Il calore salì dal collo al viso, e su fino alle punte delle orecchie. "Smettila," mormorai, volendo ritirare la mano dalla sua, ma lui la tenne più stretta. "Harry," piagnucolai, ridacchiando.

Portò la mia mano alle sue labbra, dando piccoli bacetti su tutta la mia piccola mano. Tra i baci, mormorò. "Così carine." baciò le mie nocche ancora una volta. "Vorrei tipo mangiare le tue mani," rise più forte di prima.

"E' così che parli a Belle quando non ci sono?" chiesi, ridendo.

Un sopracciglio sollevato sul suo viso mentre increspava le labbra. "Probabilmente dovrei finirla."

Mi stesi sul mio posto mentre lui teneva la mia mano vicino le sue labbra, gli occhi focalizzati sulla strada davanti. Harry era venuto con la sua Audi e immediatamente fui sorpresa da non crederci. Non avevo mai visto una macchina come questa che Harry stava mostrando di fronte casa mia.

In macchina iniziai a pensare dove stessimo andando. Le case iniziavano a diventare meno frequenti, lo scenario cambiò in numerosi alberi alti e tanta, tanta vegetazione. Stavamo guidando da trenta minuti quando alla fine chiesi, "Harry...dove stiamo andando?"

"Ho intenzone di rapirti e ucciderti nel mezzo del bosco." disse tenebrosamente, stringendo la mia mano.

Alzando gli occhi al cielo, lo guardai attraverso i miei occhi ristretti e le ciglie spesse. "Oh no," stetti al gioco seccatamente.

"E' colpa tua se non mi credi. Io ho un'ascia nel retro," aggiunse casualmente, scrollando le spalle. "Puoi guardare se non mi credi. Noi non andremo mai ad un appuntamento."

Lo guardai con le sopracciglia inarcate mentre lui era focalizzato sulla strada, senza guardarmi mentre mi parlava prima di dire, "Aw, che peccato. Speravo mi avresti tolto questo vestito." Harry continuò a giocare con le mie dita, baciando le mie nocche e sorridendo, ancora non mi aveva risposto.

Venti minuti dopo, arrivammo ad un cancello, per cui Harry scese dalla macchina per aprirlo. I miei occhi analizzarono l'area.  Era pieno di bellissimi colori e sfumature di fiori rosa. Viti erano cresciute lungo il cancello, che si aggiungevano alla bellezza. Un forte stridio metallico risuonò quando Harry finalmente aprì mezza parte del cancello. Guardai la strada marroncina di mattoni lisci sotto di noi, che avevano le erbacce dalle quali fuoriscivano. Andando oltre le mie orribili descrizioni nella mia immaginazione, fui meravigliata dalla vegetazione che cresceva intorno. Così tanto verde scuro e rosa mischiati insieme facevano una bella impressione.

Mercy |italian|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora