Chapter Fortyone

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Nota // spinto

Serenity;

Non avevo idea di che ora fosse ma sentii le labbra di Harry darmi dolci, morbidi baci sul collo. Era sopra di me, un braccio accanto al mio, poggiato sul gomito per evitare che premesse tutto il suo peso sul mio corpo. I miei occhi stanchi si aprirono lentamente, mezzi addormentati e mezzi pronti a condividere i baci.

Le nostre gambe erano intrecciate insieme come un disordine di viti. Ero così contenta di essere avvolta in un lenzuolo con il calore di Harry che mi procurava tutto il conforto di cui avevo veramente bisogno al momento.

Sapevo che la mia vita avrebbe fronteggiato ciò, ma finchè Harry era qui a rimepirmi il buco forato nel cuore, non potevo farne a meno.

"Amore," ridacchiai a bassa voce, a malapena udibile, ma con la nostra distanza si era sentito abbastanza bene. Lui si fermò, le sue morbide labbra contro la mia pelle abbstanza sa poter sentirlo sorridere.

Harry si allontanò dalla mia pelle, portando i nostri volti vicini e facendo incontrare i nostri occhi. Era così carino, giuro.

I suoi ricci erano in disordine sulla sua testa, occhi chiari verdi dolci e ancora stanchi. Il rosa delle sue labbra era più profondo, la sensazione carnosa e la consistenza morbida arieggiavano sulla mia pelle anche se si era già fermato.

"Buongiorno, piccola." sussurrò. L'altra sua mano accarezzò la mia guancia con cura. La sua voce era sempre più rauca la mattina; mi risvegliava incredibilmente velocemente.

"'Giorno, Sweetums." lo presi in giro con un sorriso stanco.

Lui alzò gli occhi al cielo solamente e iniziò a far scivolare la mano dalla mia vita alla mia coscia, che ora era nuda dato che mi ero svegliata un paio di volte per togliermi i panni che mi ero tenuta. Al momento ero stesa con la biancheria intima e la mia canotta nera.

Agganciò dolcemente la mia gamba alla dua vita e la tenne lì, fissandomi dritto negli occhi per tutto il tempo.

"Ti proverò che sono tutto tranne che dolce." mormorò a bassa voce.

Gli sorrisi col divertimento nei miei occhi e la felicità nel mio cuore. "Sei dolce con me, ma so che sei un ragazzo duro." lo rassicurai, facendo scivolare le mie mani sulle sue spalle nude. Dio, era così caldo e coccolone per essere qualcuno che ha così tanta rabbia dentro di sè.

"Sono dolce perchè tu mi hai fatto questo. Mi hai reso come te." sputò fuori disgustato, ma con l'intenzione di scherzare.

"Hey, te mi hai resa sdolcinata." mi difesi.

Sentii la sua mano toccare il bordo delle mie mutandine color bacca. Sogghignò. "Ed è carino quando arrossisci, sai."

Questo mi provocò decisamente del calore in volto. "Era impossivile farmi arrossire. In qualche modo tu ci sei riuscito."

Si spostò un po' su di me. "Beh, questo perchè tu sei la mia ragazza e la mia ragazza ha quello che vuole quando vuole. Sarai viziata in poco tempo." sussurrò, abbassandosi per baciare le mie labbra.

Fui felicemente obbligata e posai le mani su entrambi i lati del suo viso. Era diventato chiaro che ogni volta che diceva "la mia ragazza", dovevo controllarmi e non esplodere letteralmente per l'emozione che mi provocava.

Le nostre labbra si mossero insieme in completa sincronizzazione. Sentii la sua lingua scivolare lentamente sul mio labbro inferiore, scivolando direttamente tra le mie labbra e raggiungendo la mia. Lo presi in giro e mi allontanai, i miei denti morsero dolcemente il suo labbro inferiore. Lui grugnì frustrano, abbassando di più la testa e forzando le nostre labbra a rimanere in contatto di nuovo.

Mercy |italian|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora