"Garantisco che il mio cazzo è più grande dell'albero lì in mezzo"
Guardai Harry schiettamente, mordendomi il labbro inferiore nel tentativo di smettere di formare le risatine e meglio ancora dal lasciare le mie labbra. "E' sgradevole."
"Perchè? Non ti piacciono quelli grandi?" Harry ridacchiò, fissando avanti alla strada. Stavamo ritornando a casa mia, ed erano appena le quattro. Mi aveva semplicemente colpito che non avessi fatto nulla per pulire la casa, ma chiaramente la casa era pulita abbastanza per gli ospiti. Mi sarei limitata solo a pulire la cucina, delle cose da riporre negli armadietti e quali no.
Appoggiandomi contro la pelle liscia dei posti della sua Range Rover, lo presi in giro. "Chiaramente si. Solo che..è anormale." e ridemmo di questo perchè stavamo parlando dei genitali maschili, e casualmente portando la cosa avanti insieme perchè eravamo altamente immaturi.
Nel momento in cui mi portò a casa, le mie gambe stavano rimbalzando sul posto, il cuore in gola mentre provavo a rimanere calma. Una cosa sull'essere molto attenti riguardo i dettagli nell'ansia che veniva, che forniva un piccolo fallimento. Provavo a non lasciarmi prendere, ma avreste potuto capire che con una madre che avevo, un piccolo disguido sarebbe potuta essere la fine del mio presente e futuro.
La macchina si fermò davanti casa mia mentre lui sospirava e faceva cadere le mani dal volante. Si girò verso di me, ma non mi resi conto che io lo stavo già guardando. Ero determinata ad andarmene velocemente, evitando ogni imbarazzo ma credevo fosse troppo tardi per quello. I suoi chiari occhi verdi erano scintillanti, le sue labbra tirate in un piccolo sorriso.
"Sei un idiota, sai. A fissarmi in quel modo," gli dissi, scuotendo la testa. Nonostante quello che mi aveva detto, non potevo far a meno di pensare che stesse mentendo. Harry aveva agito diversamente e i suoi stati d'animo erano spontanei e bruschi. Mi incasinavano solamente. Non sapevo cosa aspettarmi o pensare...e quello forse mi faceva sentire sconvolta intorno a lui.
O forse stai iniziando a volergli bene, la mia coscienza sparò in risposta. Mi sentivo tradita da me stessa.
Harry non fece cadere lo sguardo. "Mi sto astenendo dal mostrarti il mio cazzo dalle dimensioni di un albero."
"Grazie a Dio hai un tale controllo." risposi sarcasticamente, roteando gli occhi.
"Devo andare...prima di essere la carne cotta a cena."
Non riuscì a controllare la sua bocca, comunque. "Ti mangerò."
Risi a quanto banale fosse quel piccolo bastardo. Restringendo gli occhi, sospirai, "Seriamente?" la mia mano era sulla portiera, pronta ad uscire, ma la nostra conversazione mi stava trattenendo lì; non sapevo perchè.
"Si, effettivamente. Non mi dispiacerebbe mangiarti," sogghignò. Sembrava un po' orgoglioso di se stesso, le sopracciglia sollevate e le labbra strette in quell'irritante ghigno. Tutto ciò che poteva fare era ghignare o anche fissare i miei capelli per farmi crescere il fastidio, ma allo stesso tempo mi trovai a bramare la sua idiozia.
Solo per il gusto di farlo, mi appoggiai al suo lato della macchina, assicurandomi di mettere il mio peso su qualcosa, altrimenti mi sarei aspettata di capere prima con la faccia nel suo cavallo, e voi non potevate immaginare le burla che avrebbe fatto su questo, sostenendo che fosse totalmente apposta. Il mio viso era più vicinoal suo di quanto avrei permesso, abbastanza da sentire il suo respiro contro le mie labbra, i suoi occhi mi fissavano attentamente, pienamente in allarme su cosa diavolo stessi provando a fare.
"Sono felice di aver incontrato la tua sorellina, siete molto---" realizzai che il suo sguardo non era più sul mio viso, ma diretto davvero alla vista della mia scollatura. "Occhi qui, Styles." scattai, e lui immediatamente guardò verso di me, e fu un po' carino perchè i suoi occhi erano larghi ed era completamente sconcertato da questo. Lei sue guance si colorarono un po' di rosa, non pienamente imbarazzato di essere stato notato.
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Mercy |italian|
Fanfiction"Noi siamo i bambini che i nostri genitori hanno messo in guardia." Ribellione adolescienziale. Ognuno passa attraverso quella fase, con risultati quasi sempre l'opposto. Gli adolescenti sono le generazioni più sconvolgenti. La più infuriata per la...