Chapter Twentythree

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N/A: sopra c'è una gif di colui che interpreta Derek

Serenity

"Giuro che non ho idea di come abbia il mio cazzo di numero," spiegai ad Harry per la terza volta. Eravamo seduti qui da cinque minuti, il suo sguardo gelido indagatorio che mi faceva sentire a disagio e il mio sguardo preoccupato lo faceva essere ancor più sospettoso su tutto.

Harry roteò gli occhi, fissando il mio telefono. "Come fa ad avere quel pezzo di merda il tuo fottuto numero? Diamine, di tutti i ragazzi perchè deve essere quell'asino! Hai dormito con lui o qualcosa simile?!"

Non avevo il tempo di essere arrabbiata. Perchè la furia bollì nelle mie vene più velocemente di un guizzo di luce in un occhio. Non aveva idea di cosa fosse successo tra me e Derek. Ora improvvisamente questo pezzo di merda doveva comparire quando ero finalmente certa che stavo andando da qualche parte con qualcuno che non fosse lui. Mi aveva rovinato la vita da quando avevo quindici anni. Derek era la ragione per cui odivo le relazioni, ma ancora cadevo per le parole di un ragazzo ogni volta. Odiavo quel figlio di puttana e non ero dell'umore per discuterne.

La mia espressione facciale doveva essere diventata livida quando l'avevaa detto. Harry immediatamente smesi di accigliarsi, guardandomi ora oltre il terrorizzato per la mia mascella stretta e gli ampi occhi psicotici. I suoi occhi cercarono rapidamente i miei, in cerca di qualcosa che ovviamente non c'era più.

"Non recentemente. Ho perso la mia vergintà con quello stronzo, ecco! Ma è stato una volta cazzo e apprezzerei se non spronassi questo perchè di lui non mi importa più un cazzo!" gridai, scendendo dal letto. Ora mi ero completamente sbarazzata dei crampi. La rabbia che avevo, aveva reso la mia mente focalizzata su Derek ed Harry piuttosto che sui crampi e il mio dolorante corpo.

I miei piedi mi portarono nel corridoio dove mi seguì. "Cosa vuoi dire con spronare questo?!" gridò arrabbiato dietro di me. "Sei la mai ragazza! Non pensi che dovrei saperlo? A malapena mi dici la merda com'è, quindi perchè non posso sapere di questo stronzo che improvvisamente ti messaggia?!"

Mi girai a metà strada lungo il corridoio. I nostri occhi occhi bloccati, furia contro furia. I miei occhi si chiusero a fessura, miscelandosi con la mia espressione contrariata. "E' il passato. Non c'è bisogno che tu lo sappia." rimarcai, incrociando le braccia al petto. Davvero non volevo parlare di questo. La storia tra me e Derek era un argomento che speravo non sarebbe mai uscita fuori per il resto della mia vita.

Harry allargò le sue braccia come se stesse venendo ad abbracciarmi, sembrando smarrito per le mie parole mentre sospirava. Scosse la testa, inspirando profondamente. "Io ti ho detto tutto di me. Il mio passato. Ma il punto è che sei la mia ragazza. Ho bisogno di sapere cosa c'è stato. Sai che sto solo provando a conoscerti. Voglio sapere cosa ti hanno fatto quegli stronzi prima, così che possa trattarti effettivamente bene. Darti ciò che in realtà meriti. Non voglio essere il cattivo ragazzo qui."

"Fidati, non lo sei" replicai dolcemente, guardando il pavimento tra noi. Avevo realizzato che Harry era troppo dolce per il suo bene a volte. Mi faceva sembrare una stronza. Non volevo esserne una. Semplicemente non aveva capito che non ero pronta a parlare di Derek. Nient'altro, sì, ne avrei parlato. Ma Derek? Questo era un problema. Quando ne avrei parlato, sarebbe quasi sembrato come se le mie parole stessero andando a ritroso in quel periodo in cui ero stupida, ingenua e credevo che qualcuno davvero mi amasse.

Fece qualche passo verso di me, le sue mani afferrarono la mia testa tra di esse. Mi forzò a guardarlo, una smorfia cucita sulle sue labbra. "E' ovvio che entrambi non siamo dell'umore per parlare di queste cose. Non ho intenzione di forzarti a dirmelo. Ma sembra come se questo fosse un'intera grande merda di un accordo. E, onestamente, mi sta provocando come un pazzo."

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