Chapter Thirtyfour

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Harry;

Kmart* fu la mia prima fermata. Non sapevo cosa fare, quindi io e Serenity decidemmo di girare per negozi, comprando cose che sembravano belle. Questa era la nostra idea di passare del tempo insieme. Eravamo entrambi dei perdenti. Potevate dirlo?

Camminava dietro di me mentre io ero seduto in una macchina di Barbie, guidandola alle sue spalle e cambiando le corsie solo per infastidirla. La macchina era rosa acceso con baci viola e cuori ovunque. Pensai che l'avrei comprata per Belle, quindi la stavo solamente provando. In più, era davvero divertente guidarla e ottenere delle reazioni dai molteplici clienti.

"Harry, mi vergogno di chiamarti il mio fidanzato." rise, guardandomi sorridere mentre giravo il volante viola della macchina. Ero curvo, strizzando il mio culo piatto nella cosa.

Serenity andò in qualche area trucco, facendomi sbuffare e fermare bruscamente la macchina. La guardai guardare qualche smalto per unghie e misi la retromarcia, percorrendo l'area in cui era andata.

"Piccooola," gemetti da giù, guardando in alto infastidito. "Pensavo stessimo cercando merda strana. Smalto per le unghie non è strano."

"E' smalto profumato alla soda Dr Pepper," si difese, sbuffando.

Le sorrisi. "Bene allora, suppongo conti come strano?"

"Beh, decisamente supera la tua macchina di Barbie." i suoi capelli erano tirati in una disordinata crocchia. Lo amavo, anche se i suoi capelli sembravano un totale casino lei era bella.

Lei avrebbe potuto tirare fuori qualsiasi cosa. Io avrei preferito toglierle i vestiti. Ridacchiai ambiguamente, notando che mi guardava stranita e io scossi via il pensiero di lei nuda. "Perchè stai ridendo come uno gnomo del male?"

"Sono davero felice che sei la mia fidanzata, è tutto." insistetti.

Serenity prese lo smalto e lo posò nella cesta rossa che stava portando sul suo braccio destro. Praticamente mi ignorava. Pensavo che questo fosse dolce, onestamente. Mi accigliai anche se lei era troppo impegnata a ignorarmi e ridacchiare. Premetti il palmo della mano sul clacson e, per mia fortuna, era fottutamente rumoroso. E fastidioso.

Iniziai a fare un motivetto mentre guidavo dietro di lei, facendola arrabbiare evidentemente. Il fatto che stessi facendo questo era abbastanza da far calare la sua pazienza. "I'm a Barbie girl, in a Barbie world. Life in plastic, it's so fantastic." cantai rumorosamente nella zona, mordendomi il labbro inferiore mentre provavo a riprodurre la canzone usando il clacson. "You can brush my hair. And take me anywhere."

Lei sospirò profondamente, gemendo. "Harry, smettila."

"C'mon Barbie, let's go party."

"Harry," ridacchiò ora, guardandomi guidare in entrambi i lati dell'area. Meglio ancora, la gente mi fissava come se fossi un idiota. Ad essere onesti, pensavo lo fossi. Più rideva e sorrideva lei, la mia serata era benfatta.

Un ragazzo con una maglia rossa con il logo Kmart fu accanto a me. Attirò la mia attenzione quando tossì. Guardai su per vedere che era piuttosto moscio e magro. Il sopracciglio che sollevò mi fece domandare quanto duro fosse davvero questo ragazzo. I ragazzi magri resistenti erano i miei preferiti da spaventare.

Serenity guardò da un metro di distanza, ridacchiando piano mentre l'uomo, di nome "Richard", mi guardava con sterno. "Signore, le chiedo di abbassare la voce. E se non intende comprare il veicolo di Barbie, per favore si alzi da lì. E' un giocattolo per bambini."

"Lo so che è un giocattolo per bambini. E lo comprerò, Richard." lo scimmiottai, sapendo che mi sarei messo nei guai.

Lui girò un po' la testa, inalando. "Tuttavia, voglio che sia un giorno tranquillo per i clienti che fanno shopping proprio come voi." il ragazzo si stava stressando, potevo dirlo dal colorito sulle sue guance. Era pallido, gracile. Potevo compatirlo a momenti, ma davvero non mi piaceva compatire le persone.

Mercy |italian|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora