Chapter Fiftythree

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Serenity;

Dormii male quella notte. Harry continuava ad essere irritante nel suo sonno, agitandosi ovunque e dando calci come un bambino. Il mio collo era in una strana posizione quando mi svegliai. Comunque, decisi di tenermi i commenti per me.

Harry si svegliò quindici minuti dopo di me mentre io ero in bagno. Stavo facendo i miei bisogni sul gabinetto, senza prestare attenzione al mondo intorno a me, quando Harry decise di irrompere attraverso la porta. Strillai e urlai, "Sto facendo pipì!"

Lui senza importarsene mi lanciò un sarcastico sguardo inorridito, e continuò a strofinarsi il sonno dai suoi begli occhi. I suoi capelli erano in disordine, che spuntavano in diverse direzioni. Camminando verso il lavandino, aprì il rubinetto e prese lo spazzolino mentre io ero seduta lì, accigliata e sbuffando. Voglio dire, non è che non mi abbia visto nuda, sarebbe una tale bugia, ma sto facendo pipì per l'amor di Dio.

"Harry..." lo chiamai piano, guardando il grembo. I boxer che mi aveva lasciato usare insieme al mio intimo erano tirati fino alle ginocchia. Mi sentivo estremamente in imbarazzo continuare a fare pipì con lui, quindi la trattenni.

Lui girò la testa mentre si lavava i denti, guardandomi attentamente.

"Sto facendo pipì." misi il broncio, sentendo le mie guance farsi rosse per l'imbarazzo.

Lo vidi roteare gli occhi. "Si, piccola, grazie per avermelo lasciato sapere." mormorò, girandosi verso lo specchio per procedere. I miei occhi non lo lasciarono mai, guardandolo supplichevole e triste. Quando si girò di nuovo, aveva già pulito la bocca e messo lo spazzolino al suo posto. "Non è difficile fare pipì davanti a me. Io lo faccio davanti a te."

"Beh," piagnucolai. "È imbarazzante per me."

Harry si appoggiò al lavandino, sorridendomi. "Non mi muoverò finché non farai pipì."

"Harry!" grugnii, alzando gli occhi al cielo. "Per l'amor di Dio, inizia a far male. Vattene."

"No," scosse la testa, ridacchiando piano.

"Ho letteralmente perso tutta la mia pazienza. Farò pipì su di te."

Lui si accigliò. "È disgustoso."

"Pensavo mi amassi?" scherzai asciutta, restringendo gli occhi. "Harry, seriamente, esci o lo farò."

Lo guardai mentre si sedeva sul sedere, incrociando le gambe e guardandomi raggiante. "Io ti amo, tesoro."

"Tu sei nel posto perfetto per sedermi su di te e fare pipì, mi viene in modo legittimo." lo avvertii ancora una volta, e lui gettò la testa indietro e rise.

Presto, non riuscii più a trattenere e iniziai a fare pipì. Tutto quello che sentivo fu quel dannato suono imbarazzante che a tutti nei bagni pubblici sembrava calmarsi. Quando finii, afferrai una palla decorata da una mensola da dietro di me e gliela gettai sul petto.

Lui sorrise compiaciuto, come se avesse avuto un premio mentre io facevo i bisogni di tutti i giorni. Lo feci girare mentre io mi asciugavo. Alzai la biancheria con i boxer, spingendolo velocemente dalla mia via, mente ritornavo in camera da letto.

Tutto quello che sentii fu la sua bassa risata. Mi stesi pigramente sul letto di schiena, fissando il soffitto prima che fosse sostituito dal volto di Harry. Si mise su di me con un sorriso con tanto di piccole fossette, i suoi occhi verdi fissavano il mio ridicolo cipiglio.

"Smettila di accigliarti," richiese giocosamente. "E di tenere il broncio." Harry posò un bacio sulle mie labbra mentre io allontanavo il suo viso dal mio.

"No." piagnucolai. "Sei così fastidioso."

Harry tirò su col naso giocosamente. "Sto solo provando a mostrarti quanto ti amo."

Mercy |italian|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora