28. Aria fresca

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«Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente

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«Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.»

Of course I feel too much,
I'm a universe of exploding stars.

Hyade

Lo sguardo di Chloe si trasformò in un istante, i suoi occhi incuriositi divennero presto intimoriti e si poggiarono su di me bisognosi di spiegazioni, mentre stringeva tra le sue dita fragili il mio cellulare e io lasciavo andare la testa contro lo schienale del divano in un respiro profondo e affranto.

Socchiusi gli occhi, perché avevo bisogno di concentrarmi per spiegare tutta quella faccenda e osservarla seduta con le gambe incrociate, stretta in quel vestito, non faceva altro che distrarmi e farmi perdere il punto della questione.

Ero stato così arrabbiato con lei che tutto il resto era passato in secondo piano e solo ora che capivo cosa fosse realmente accaduto tra di noi mi rendevo conto di quanto fossi stato stupido. Avrei dovuto spiegarle tutto dal principio, ma ormai era troppo tardi e speravo solo che tutto quello che era successo non l'avrebbe allontanata ulteriormente da me.

Riaprii gli occhi e piegai il collo per poterla guardare in volto, ancora le sue labbra gonfie e il collo lasciato scoperto mi fecero perdere il fiato, perché mi fu difficile trattenere a debita distanza dai miei pensieri l'immagine che avevo avuto ad assillarmi per tutta la durata di quella serata interminabili.

«Un paparazzo ha ottenuto queste foto. La prima direttamente, perché era alla partita. La seconda gli è stata venduta e la terza l'ha ottenuta con un drone, credo», iniziai a parlare, deglutendo a fatica la mia stessa saliva mentre Chloe si bagnava le labbra con la sua lingua umida e annuiva elaborando le informazioni che gli stavo riferendo.

«Sono... sono state pubblicate?» chiese flebilmente e persi un battito all'idea che il mio mondo potesse farle una tale atrocità, perché non se lo meritava e perché era solo colpa mia.

«No», raddrizzai la schiena per potermi volgere meglio nella sua direzione e prendere l'ennesimo profondo respiro. «Le ho comprate, adesso sono mie e chiunque abbia intenzione di pubblicarle potrà essere perseguito penalmente.»

Chloe sembrò incerta a riguardo e poi i suoi occhi sembrarono rilassarsi dal sollievo, ma presto si rese conto che mancava un tassello legante a tutta quella vicenda. «Cosa c'entra tutto questo con Soleil?» diede voce ai suoi dubbi e io mi costrinsi ad abbassare lo sguardo, perché faceva male parlarne e non avevo poi molto interesse nel riaprire certe ferite.

«Mi sono costate diecimila dollari e... alcune foto più interessanti. Ho cercato Soleil per poter pagare il paparazzo con un pettegolezzo che gli fruttasse di più e visto che non stai dietro ai social e ai notiziari ho pensato che non fosse necessario disturbarti con tutta questa storia, non credevo che le avresti viste», ammisi sincero, tornando con lo sguardo su di lei per poterne capire la reazione.

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