Chloe
Tonya non aveva smesso un singolo secondo di blaterare dal momento esatto in cui era arrivata.
Si era prima lamentata del fatto che i miei capelli fossero ingestibili, come se non avesse avuto a che fare con i suoi ogni giorno della sua vita, e poi aveva passato un buon quarto d'ora a tentare di capire se fosse meglio un rossetto acceso che potesse far risaltare il contrasto con i miei occhi o se fosse stato più adatto uno dalle tonalità neutre più consono alla cerimonia.
E io, sul serio, ci avevo provato a lasciarla fare senza ribattere, mentre ce ne stavamo nella suite del resort adibita appositamente per le damigelle e la sposa, ma quando l'attenzione era finita su di Marla, non avevo esitato un solo secondo a scappar via per potermi godere un po' di tranquillità.
Non che fosse difficile per me apprezzare la bellezza dei preparativi e la gioia di Marla, anzi, sarei rimasta volentieri ad aiutarla se si fosse trattato solo di questo, ma le sue sorelle erano diventate ingestibili e anche con un'equipe di truccatrici e parrucchiere, Tonya riusciva a trovare il modo di appropriarsi il diritto di guidare tutto quanto.
Inoltre, essendo la damigella d'onore, avrei dovuto ricoprire quel ruolo con più serietà di quella che ci stavo mettendo e per quanto adorassi i matrimoni e tutte le questioni romantiche che ne derivavano, avevo già preso a imprecare per via del vestito che Marla aveva scelto per me, il quale mi faceva sentire una sorta di bomboniera per via della gonna di tulle infinita che mi avvolgeva la vita. E poi ero stanca, terribilmente stanca, la giornata non era ancora iniziata e io già stavo a pezzi. A volte, quando mi alzavo troppo in fretta dovevo tenermi ben salda a qualcosa per affrontare i capogiri
In fine c'era anche un fattore un po' più rilevante, il quale comprendeva un paio di occhi verdi che avevo avuto l'occasione di vedere solo quando quella mattina avevamo avuto giusto il tempo di svegliarci prima che arrivasse Tonya a disturbarci.
Camminai in direzione della suite dove si trovava mio padre ancor prima che me ne fossi potuta rendere conto, quindi, dopo tutto, un po' di tenacia era ancora vivida nel mio organismo.
Spalancai la porta socchiusa, ma invece di trovare mio padre e il resto dei ragazzi della squadra, ne comparve solo uno intento a sistemarsi il papillon.
I suoi occhi incontrarono immediatamente i miei, ma presto allungai lo sguardo oltre, perché l'abito elegante che indossava faceva risaltare indecentemente ogni parte del suo fisico scolpito, a partire dalle spalle grandi, per terminare con il fondoschiena ben fasciato dai pantaloni eleganti. Il nero del completo gli donava alla perfezione, mettendo in risalto la sua carnagione lunare e i suoi lineamenti spigolosi, mentre il papillon che tentava di sistemare al colletto era stato presto abbandonato dalle sue mani, che erano ricadute lungo i suoi fianchi. La cascata di boccoli aveva assunto una forma elegante tutta propria, ricadendo dolcemente fino alle sue spalle.
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Dance of Bulls
Romance"Ci sono ben diciotto ragioni per cui lo chiamano il Minotauro." • VINCITORE WATTYS 2020 DISPONIBILE IN LIBRERIA E SU AMAZON