Epilogo

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Caro Hyade,

so che hai vinto, lo so anche se non sono arrivata in tempo per vederlo, so che stringi tra le mani quel trofeo mentre ti dico addio. So anche che una lettera non è ciò che ti aspettavi, ma ti avevo promesso che ci sarei stata a qualsiasi costo.

Sei l'unica persona al mondo che si merita realmente questa vittoria. Tu, solo tu. Hai lavorato sodo, hai rinunciato a te stesso per questo, hai sputato sangue per arrivarci.

Sono così orgogliosa di te, Hyade. Mi trema il petto se penso a quanto ti amo e a quanto sono fiera di ciò che sei. Anche con tutti i tuoi difetti e le tue paure. Resta sempre fedele a te stesso.

Ho passato tutta la mia vita a sentirmi morta, persa della vitalità di cui avrei dovuto gioire. Sono stata morta fino a quando non ho incontrato te. E tu mi hai fatta sentire viva, per la prima volta dopo tanto tempo ho sentito la vita scorrermi dentro ed è così doloroso abbandonarla proprio adesso che la sto assaporando.

Eppure, non cambierei una virgola, né di me né di te, né di noi e neanche di quello che ancora siamo. Sono felice di morire, Hyade. Sono felice perché quello che ho avuto con te, le persone non lo provano nemmeno in cento anni di vita e mi piace pensare che questo sia il mio prezzo da pagare per aver vissuto qualcosa di così intenso e trasportante come quello che siamo stati. Che saremo sempre.

Sii coraggioso, Hyade. Sii responsabile. Sii felice. Ama, soffri, affronta il mondo e sappi che anche se adesso hai vinto, va bene anche perdere, a volte.

Lo so che non vuoi lasciarmi andare, perché nemmeno io riesco a pensare di poterti abbandonare in questo modo, ma la vita è un po' come la vittoria... un giorno ce l'hai in pugno e quello dopo ti sfugge, ricorda solo che ciò che conta è quanto intensamente hai giocato.

Congratulazioni per il trofeo!

E ricordati di non smettere mai di ballare.

Per sempre tua,

Leoncina

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