Chloe
Avevo immaginato che in Inghilterra facesse freddo, ma Bristol sembrava avere dieci gradi in meno rispetto a Chicago. Forse la mia percezione delle cose era anche dovuta al fatto che essendo nata e cresciuta in un luogo in cui il freddo era un concetto astratto presente solo nei film e nei libri, ero io che lo percepivo più intensamente rispetto agli altri. Sicuramente rispetto a Hyade, il quale non si era fatto problemi a togliersi il cappotto una volta saliti sul taxi, mentre io avevo continuato a stringermi nel mio nella speranza che sarebbe bastato a riscaldarmi almeno fin quando non fossimo arrivati a casa sua.
Si poteva dire che l'aria inglese non mi piaceva particolarmente e l'idea di dover passare una settimana insieme a Hyade, in un luogo estraneo, iniziava a diventare assurda ora che la stavo vivendo realmente, perché mi rendevo conto solo in quel momento, osservando le carine villette a schiera da dietro il finestrino, che mi ero catapultata in qualcosa più grande di me e che, anche volendo, sarebbe stato difficile per me non ritrovarmi in imbarazzo nel conoscere la famiglia di Hyade.
Hyade invece aveva assunto tutta un'altra espressione e il suo volto sempre teso in un cipiglio burbero si era rilassato non appena aveva esalato il primo grosso respiro d'aria inglese, facendomi intenerire all'idea che tenesse a casa sua più di quanto gli piacesse ammettere. E un po' lo capivo, perché a me, Los Angeles, faceva lo stesso effetto.
Arrivammo così verso tarda serata a bussare alla porta di una piccola villa a due piani, con le nostre borse strette tra le mani e la mia ansia che prendeva ad assalirmi e a rendermi improvvisamente inquieta. Restammo in attesa, mentre il taxi sfrecciava via in un istante, con la notte che ci avvolgeva e io che realizzavo quanto sembrasse un sogno essere arrivata fin lì.
La porta si spalancò sotto i miei occhi terrorizzati e se il grigiore del cielo notturno di Bristol non era bastato a inquietarmi, mi ritrovai presto ad annegare in un paio di occhi color nocciola e tra le ciocche di una testa bruna che liberava il suo volto in un sorriso caloroso.
«Hyade!» la voce della ragazza che ci accolse mi risultò sincera e felice, mentre mi facevo da parte per osservare quella che intuii essere la sorella di Hyade stringerlo in un abbraccio di benvenuto.
Mi meravigliai del modo in cui Hyade ricambiò, forse perché mai prima di quel momento lo avevo visto adagiare le sue mani tanto dolcemente su una ragazza e poi perché affondò con la testa tra i capelli della sorella e immaginai che non ci fosse legame più forte di quello.
Per quando l'abbraccio terminò, il mio sorriso da sincero che era divenne presto imbarazzato, perché quel paio di occhi marroni arrivarono presto ad esaminarmi e io, che non ero mai stata molto propensa a legare di mio, mi sentii sprofondare al pensiero che sarei stata presto giudicata.
«Io sono Grace», la ragazza mi allungò la sua mano con un sorriso e la afferrai con tutta la forza che avevo, decidendomi a liberarmi di qualsiasi paranoia avesse iniziato a pizzicarmi le meningi.
«Piacere, Chloe», mormorai, sentendomi minuscola al pensiero che lei fosse decisamente più grande di me, anche se non lo dava troppo a vedere.
«La mamma ha preparato la cena, vi sta aspettando», rimasi sorpresa dal modo solare in cui Grace ci accolse e anche piacevolmente colpita, perché riuscì a farmi sentire più rilassata con un semplice sorriso confortante.
Entrammo così nell'umile dimora e gioii internamente all'idea che finalmente avrei potuto togliermi il cappotto e bearmi la bellezza del fuoco scoppiettante acceso, unica fonte di luce in quello scuro salotto che mi impegnai a esaminare senza dare nell'occhio.
Non era in effetti eccessivamente grande e di fronte al caminetto acceso c'erano un divano e una poltrona, posti ai lati di un tavolino da caffè. C'era una libreria nel sottoscala che reggeva sopra di sé la via per un piano superiore e, oltre la tavola ben apparecchiata, intravedevo una portafinestra al momento ben serrata e chiusa che immaginai conducesse sul retro.
STAI LEGGENDO
Dance of Bulls
Romance"Ci sono ben diciotto ragioni per cui lo chiamano il Minotauro." • VINCITORE WATTYS 2020 DISPONIBILE IN LIBRERIA E SU AMAZON