Dance of Bulls

27. Cuore spezzato

Chloe

Ogni fotografia ha la sua storia. Che sia sfocata, sbiadita o rovinata dal tempo... non importa; racchiude in sé un ricordo destinato a non sfumare mai. Però non era mai stata la sua immortalità intrinseca ad appassionarmi, ma guardare le cose dall'esterno.

Perché quando si è lo spettatore di una storia le emozioni arrivano sempre attutite, la catarsi è capace di annullare ogni sofferenza, e da quando avevo perso mia madre per me era stato più facile osservare il mondo invece che farne parte; vivere senza di lei era diventato più difficile del solito.

Ci sono scatti che però ci colgono impreparati, qualcuno ti riprende quando meno te lo aspetti o ti fotografa senza avviso. Ci sono foto in cui finisci per caso, come quelle di un turista o di un panorama affollato. Le fotografie inconsapevoli sono quelle che hanno più storie da raccontare e per questo non sono più semplici fotografie, ma come l'arte impersonano la vita e l'umanità in tutte le sue sfaccettature, anche quelle più terribili, più passionali e più intime.

Il mio primo istinto, dopo aver visto le foto di Hyade insieme alla sua ex ragazza, era stato quello di raggiungerlo a casa sua e chiedergli una spiegazione. Le lacrime però non erano cessate ed era stato difficile per me racimolare coraggio in quello stato confusionario, per questo avevo atteso a fatica seduta sul letto che il petto si calmasse e che i singulti smettessero, nella speranza di poter riacquistare lucidità e ragionare sulla questione.

Si era così affievolita la mia rabbia ed era rimasto solo il rammarico, accompagnato dalla consapevolezza che non avessi alcun diritto sulla questione, perché Hyade era sempre stato sincero e cristallino con me riguardo il nostro rapporto e le sue intenzioni, spiegandomi più e più volte che non avrei mai potuto ottenere da lui più di quanto già non mi era stato concesso, e sapevo bene che non avrei dovuto in alcun modo pretendere da lui una spiegazione. Hyade era stato onesto: lui non si legava in una relazione seria, tantomeno se questa comprendeva me.

Inoltre, era evidente che Soleil Adams esercitava ancora un profondo effetto su di lui.

Avevo quindi deciso di togliermi la giacca con un respiro sconsolato e di infilarmi il pigiama per potermi mettere a letto e tentare di dimenticare con una dormita tutta la delusione che aveva preso a farmi tremare incessantemente. Era stato più o meno alla settima chiamata da parte di Hyade non accettata che avevo spento il telefono e mi ero decisa a far riposare i miei occhi stanchi e il mio cuore stremato.

Avevo poi passato i giorni seguenti a rimuginare sulla questione, ignorando prudentemente ogni tipo di spostamento che mi rendesse vittima della vicinanza di Hyade e nascondendo a dovere il mio risentimento agli occhi di mio padre e di Tonya. La conclusione a cui ero alla fine giunta racchiudeva in sé una serie di opzioni valide che rendevano Hyade ai miei occhi tutt'altro da ciò che avevo creduto lui fosse.

Perché era evidente che ci fossero poche cose da tenere in considerazione se non le sue labbra morbide premute contro quelle di Soleil, così tanto che riuscivo a sentirle ancora contro le mie quando la notte, di nascosto, mi svegliavo e riguardavo le foto incriminanti in preda alla malinconia.

Hyade aveva evidentemente ristretto i rapporti con la sua ex, la quale mi aveva confidato solo qualche giorno prima quanto poco sopportasse e questo mi suggeriva o che le avesse concesso una seconda possibilità o che semplicemente stesse condividendo con lei semplice attrazione fisica come, dopo tutto, aveva fatto con me.

In ogni caso ero stata io, da sola, a illudermi che quella cena che mi aveva promesso avesse potuto significare qualcosa di concreto e l'umiliazione di aver frainteso o essermi spinta troppo in là con le pretese mi aveva prosciugata di tutto il coraggio che mi serviva per poter affrontare Hyade. Per questo avevo semplicemente scelto di non presentarmi al suo pseudo appuntamento e decidermi invece a mettere definitivamente una pietra sopra qualunque cosa ci fosse stata tra di noi.