5- Puoi farcela.

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JOSH

Non sapevo come introdurre il discorso 'Damon' con Hope, non sapevo come avrebbe reagito. Eravamo arrivati a casa mia, Philip si era sistemato nella stanza degli ospiti mentre Hope era seduta al divano, osservava il camino acceso in silenzio, era persa tra le fiamme del fuoco, che probabilmente in quel momento, bruciavano meno dei suoi pensieri. <<Cosa stai pensando Hope?>>, decisi di avvicinarmi e sedermi accanto a lei, ad osservare il fuoco che lentamente consumava la legna. Non si voltò a guardarmi, il che voleva dire che i suoi pensieri erano molto più che difficili da gestire. <<C'è qualcosa che non mi convince in questa storia Josh, com'è possibile che qualcuno improvvisamente abbia deciso di rapire la tua ragazza? Insomma, di solito c'è un motivo valido per farlo>>. Avrei dovuto dirle la verità, ma proprio quando stavo per farlo, Philip varcò la porta che divideva il soggiorno dal corridoio, e con i suoi modi arroganti si rivolse a me. <<Mia figlia ha ragione e onestamente io non mi fido di te, delle parole che escono dalla tua bocca. Prima hai detto che c'entra la mafia e se è vero, allora non è un caso che sia stata rapita. Quindi resta solo da capire tu cos'hai combinato di tanto grave da allarmare la mafia che se ne sta, solitamente, per i cazzi suoi>>. Quell'uomo era dotato di intuito, intelligenza e superiorità. Anche con un semplice 'ciao' Philip Johnson ti faceva sentire inferiore di gran lunga, rispetto a lui. E Hope aveva la stessa intelligenza di suo padre e anche lei, si fidava molto del suo intuito che non era affatto errato. Era arrivato il momento di dire la verità. <<Bene, avete ragione entrambi e vi faccio i miei complimenti per l'ottimo intuito di cui siete dotati. Ma ora ascoltatemi bene e soprattutto sedetevi entrambi, la storia è lunga e non so come potreste reagire a ciò che sto per dirvi>>, <<be' Josh potevi dirlo dal principio che c'è dell'altro>>, <<sì Hope hai ragione, ma quando sentirai tutta la storia, capirai perché non volevo farlo>>, <<ok ti ascoltiamo>>, presi un respiro profondo prima di iniziare e sperai che Hope non si sarebbe tirata indietro. <<Dopo il vostro incidente, di undici anni fa come ben sapete, Damon non ha riacquistato alcun ricordo di te e questo ha comportato dei cambiamenti. Damon non era a conoscenza del perché il capo dei "Black Angels" nonché suo secondo padre, Philip, fosse scomparso dalla circolazione all'improvviso, la sua mente ricordava solo la sua vecchia vita; quindi, i tempi in cui cercava vendetta per la sua famiglia morta, i tempi in cui Philip l'ha cresciuto e l'ha reso forte, ma anche pericoloso. Gli dissi che Philip aveva scoperto di avere una figlia, senza entrare nei dettagli, e che per vivere con lei, era andato via. 

Ho passato un intero mese a mentire al mio migliore amico, poiché non potevo dirgli tutto di te. Infatti, Damon uscì dall'ospedale solo dopo un mese dall'incidente, i dottori non si spiegavano come fossero stati del tutto rimossi quei ricordi importanti e volevano studiarne le cause, ma non lo scoprirono e alla fine lo lasciarono uscire, non potevano tenerlo in ospedale per sempre insomma, soprattutto non a vuoto. La perdita di memoria di Damon, ha comportato un notevole cambiamento nel suo carattere, è diventato cinico e freddo, stronzo e arrogante, è vuoto semplicemente e soprattutto senza speranze>>, vidi Philip sedersi sulla poltrona, pensieroso più che mai. <<È diventato com'era un tempo, vuoto e pieno di sofferenza, come quando l'ho salvato da sé stesso. Per questo è cinico, lo è sempre stato dalla morte dei genitori. Perdere il ricordo di Hope, il suo amore per lei...L'ha riportato a ciò che era in passato. È solo grazie a quell'amore se in Damon si è accesa una lampadina fatta di speranze e gioie, ma l'incidente l'ha spenta esattamente come ha cancellato i ricordi e di lui è rimasto quel ragazzino innocente, cresciuto troppo in fretta, con un cuore spezzato e una sete di vendetta>>. Philip espose le sue conclusioni che non erano errate, sicuramente l'aveva cambiato l'amore che nutriva per lei, e una volta cancellato, si era cancellato anche lui stesso. Hope continuava a guardare quel fuoco ardere, di tanto in tanto sospirava e contraeva la mascella. Probabilmente era il suo modo per trattenere delle lacrime troppo amare. <<Esatto, ma non è finita qui la storia. Non ricordava neppure di aver ritrovato la sua famiglia, che erano tutti vivi. Ricordava però di voler vendicarsi, per questo il più anziano dei Black, un certo Alfred, se non erro, gli spiegò più o meno cos'era successo. Damon sa di aver avuto una perdita di memoria dopo l'incidente, quello che non sa è che ha dimenticato l'amore della sua vita. Comunque gli disse che aveva dimenticato per colpa del trauma cranico, che i suoi genitori sono vivi e vegeti e adesso sono al sicuro, lontani dalle minacce. Adesso arriva la parte della storia che potrebbe traumatizzarvi un po'...Damon ha continuato la sua vita mafiosa e ad oggi, dopo undici anni, è diventato un boss, anzi il boss di Los Angeles>>, mi fermai un secondo per concedere il tempo ad entrambi di assimilare la notizia. Hope restò impassibile e questo mi spaventava, mentre Philip quasi era commosso, infondo tutto ciò che sapeva Damon, era grazie a lui. <<Vedo che i miei insegnamenti sono serviti a qualcosa; quindi, adesso è lui a dominare tutta Los Angeles?>>, <<direi proprio di sì, anche perché ha fatto qualcosa in più dell'applicare i tuoi insegnamenti>>. 

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