HOPE
Era l'alba e io osservavo il sole nascere, dando vita ad un nuovo giorno, probabilmente il più particolare della mia vita. Osservavo i suoi colori, così vividi anche se erano solo le cinque del mattino, così caldi anche se c'era un venticello freddo. Avevo improvvisamente voglia, anzi bisogno della mia macchina fotografica, di catturare quell'alba in uno scatto che avrei visto e rivisto fino a consumarlo. Mi piaceva ancora fare fotografie ai paesaggi, soprattutto se all'alba o al tramonto, nonostante il mio lavoro comprendesse principalmente fotografare volti, o persone. I paesaggi erano ciò che amavo di più immortalare, per questo ogni volta che ne avevo l'occasione, scattavo la foto per poi stamparla e inserirla in un mio mini-album fotografico, dove praticamente c'erano solo foto del genere. Peccato che nella fretta, non avevo minimamente pensato di inserire la macchina fotografica nella valigia, ma questo non mi avrebbe impedito di scattare una foto. Mi avvicinai a passo lento al comodino, senza svegliare mio padre presi il cellulare e tornai alla finestra della nostra stanza. Aveva una vista fantastica su Los Angeles, si poteva ammirare tutto il suo splendore. Inquadrai cercando l'angolatura giusta e scattai un paio di foto, mi fermai a guardarle e notai come fosse diversa. Con la mia macchina fotografica sarebbe venuta molto meglio, avrebbe rispettato la bellezza della realtà, mentre il cellulare aveva alterato i colori chiari che caratterizzavano di più quest'alba. Mandai la foto ad Alessio, sicuramente era libero, da lui erano le due del pomeriggio e probabilmente stava pranzando. "Qui è l'alba, buongiorno amore, mi mancate", gli scrissi una piccola didascalia prima di inviare il messaggio. Non eravamo i tipi che ogni giorno si sentivano al telefono, non ci mandavamo il buongiorno sul cellulare ogni giorno. Ma io ero lontana e non potevo girarmi per potergli augurare una buona giornata, non potevo sorridergli ne potevo accarezzargli il viso assonnato. Mi mancava ed era passato solo un giorno da quando ero andata via. <<Come mai sei già sveglia?>>, sobbalzai e istintivamente portai una mano al petto, per regolarizzare il battito accelerato per lo spavento. Josh era sul ciglio della porta, la sua voce era sottile e leggera, parlava a bassa voce per non svegliare Philip che dormiva indisturbato, russando anche. <<Volevo vedere l'alba di Los Angeles. È sempre magnifica, lo è sempre stata>>, mi allontanai dalla finestra, per poi superarlo e andare in cucina, così potevamo parlare senza preoccuparci di svegliare mio padre. <<Si, ricordo quando al liceo ti svegliavi più presto proprio per fotografare l'alba>>, era vero, l'avevo iniziato a fare dal terzo anno in poi, quando ci dissero che avevamo bisogno di una macchina fotografica per seguire le lezioni e fare pratica.
Da quel momento, non ebbi il coraggio di staccarmene e alla fine, anticipai la mia sveglia ogni giorno, per fare una foto diversa ad ogni alba. Perché per quanto potessero sembrare simili, uguali, in realtà non lo erano, mai. C'era sempre qualcosa che cambiava, un'ombra diversa, una nuvola più a destra, il sole meno luminoso. Anche un'alba aveva sfumature e facce diverse. <<Lo ricordo anch'io, come ricordo che tu odiavi da morire San Valentino>>, <<Cristo se lo odiavo, cambiavo tipe ogni giorno e ogni anno dovevo fare un regalo diverso a una tipa diversa. Erano decisamente soldi sprecati, nemmeno li guardavo i regali, andavo solo in base al prezzo più basso onestamente>>. Mi strappò un sorriso sincero, l'aveva sempre detto che fossero soldi sprecati. Infondo anche se era impensabile, era cambiato nonostante la sua furbizia sia sempre la stessa. <<Ah quindi quando stavamo insieme, non volevi spendere soldi per me, per questo mi hai detto che non avresti festeggiato con me la festa degli innamorati?>>, gli dissi con un finto cipiglio in volto, non mi era mai importato realmente, volevo solo prenderlo in giro. Mentre prendeva la moca per fare il mio amato caffè rigorosamente italiano, ormai amavo e bevevo solo quel caffè, mi rispose con tono preoccupato. <<Ma cosa vai a pensare? Tu mi piacevi sul serio, sei stata la prima ragazza a sciogliere quel cuore di ghiaccio che avevo. Anche se è iniziata per gioco, la nostra storia aveva un'importanza per me...Solo che ero così abituato a festeggiare quella festa con chiunque, che con te non ho voluto farlo, visto che eri tutt'altra cosa>>. Mi sorprese la sincerità che lessi nei suoi occhi, quando si girò in attesa che fischi la moca. Josh era un maestro nel mentire, ma questa volta non era una bugia, e come un tempo, lo potevo leggere nei suoi occhi. <<Stavo scherzando ma non mi dispiace sentirmi dire che ho fatto la differenza, certo le cose sono cambiate, io sono cambiata ma nonostante questo, mi lusinga sapere che non ero sullo stesso piano di quelle che se la spassavano con te>>, sorrise mostrando i denti perfetti che possedeva e che gli avevo sempre invidiato, lui non aveva mai portato l'apparecchio per i denti, mentre io alle medie dovetti portarlo ed era stato orribile. <<Anche se non sono stato sincero con te fin dall'inizio, e anche se ti ho tradita con la tua migliore amica, due cose di cui ad oggi mi vergogno un sacco... Sappi che non ti ho mai mentito sui sentimenti che provavo, e ogni complimento che ti facevo, era sincero al cento per cento>>, <<anche se avresti dovuto tirar fuori queste cose tempo fa, grazie Josh. Grazie di averlo comunque detto, e di avermi tradita>>.

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All is lost.🌚
Roman d'amourSEQUEL DI "NOTHING IS LOST".🌻 Hope ha deciso di cambiare vita nel momento in cui ha scoperto di essere in dolce attesa mentre, il suo grande amore, non aveva alcun ricordo di lei. Si è trasferita in Italia, ha cresciuto i suoi figli come meglio pot...