ELISABETH
<<A quanto pare le cose possono sempre andare peggio>>, <<già, così sembra>>. L'attesa mi stava uccidendo, non sentivamo altro che rumori di oggetti rotti, non potevamo sapere cosa stesse succedendo e l'ansia iniziava a crescere sempre di più. <<Thomas mi stai schiacciando, sollevati un po'>>, le gambe iniziavano a risentire il peso dell'uomo che mi stava osservando dall'alto dei cieli, per quanto fosse più alto di me. <<Non posso Beth, ho una costola rotta, ricordi?>>, come potevo dimenticarmene? Josh non avrebbe dovuto farlo e l'uomo di cui mi ero innamorata anni fa, non era così. L'uomo che aveva pestato a sangue Thomas era pieno di risentimento e cattiveria, era totalmente diverso dall'uomo di prima e non riuscivo a capire come potesse essere possibile. <<Me ne ricordo eccome, non lo dimenticherò mai probabilmente>>, iniziavo davvero a non sentire più le spalle, quasi quasi l'avrei lasciato cadere, be' la me adolescente l'avrebbe fatto fin da subito. <<Ora non farti troppe paranoie, mi ha picchiato perché ho cresciuto suo figlio al posto suo, non perché mi ha trovato qua, o perché ti avevo raccontato la verità. Quindi non preoccuparti, non è colpa tua>>, ero felice che la pensasse in questo modo, perché nel giro di qualche giorno mi ero fatta cinquantamila paranoie. <<Bene, ma tranquillo non mi sentivo in colpa, non sento niente nei tuoi confronti>>, non era vero, assolutamente. Provavo più cose per lui che per me stessa, letteralmente ed era folle, tremendamente folle. <<Ti hanno mai detto che le bugie hanno le gambe corte? Ecco, le tue hanno le gambe corte almeno il triplo, rispetto alle altre persone>>, sapeva fare anche le battute, questa sì che era una novità meravigliosa! <<Non fai ridere tesoro, comunque non dico mai bugie>>, <<ti sta crescendo il naso, peggio di pinocchio sei diventata>>. Ma come si permette? <<Ora ti faccio vedere io quanto sono pinocchio>>, lasciai andare il suo braccio e perse l'equilibrio, ma siccome avevo una coscienza, l'aiutai a cadere con il sedere a terra senza farsi ulteriormente male, e mentre mi rialzai, mi tirò il braccio. Mi ritrovai in poco tempo faccia a faccia con lui, e per non cadere, mi sedetti quasi a cavalcioni su di lui, era una situazione... ambigua. <<Sei sleale pinocchio, te la prendi con i più deboli>>, disse facendo un mezzo sorriso. Bastò quel sorrisetto per farmi andare sulla luna e non capire più niente, non potevo continuare ad essere un'adolescente in piena crisi ormonale, continuamente ai suoi piedi.
<<E tu te ne approfitti>>, ribattetti guardandolo negli occhi, mi tenne ancorata a sé, con le mani sui miei fianchi e smisi di pensare a cosa, nel mentre, stesse accadendo nella stanza accanto. Cavolo, non era proprio il momento giusto ma non riuscivo a connettere con la realtà, volevo solo che quelle labbra entrassero in contatto con le mie. L'avevo desiderato per così tanto tempo, quel bacio, che anche in una situazione complicata come questa, non riuscivo a pensare ad altro. <<Posso assicurarti che in questo momento, approfitterei ancor di più della situazione, diciamo così. Ma non posso>>, <<perché non puoi?>>, chiesi incantata dal movimento delle sue labbra, poi mi alzò il mento con una mano e mi costrinse a guardarlo negli occhi, cavolo. Se fossi stata un ghiacciolo, con la luce che ardeva nei suoi occhi, mi sarei sciolta all'istante. <<Perché non è giusto ora, così, ma ti prego non guardarmi in questo modo>>, <<in che modo ti sto guardando Thomas?>>, la mano tornò al suo posto, sul mio fianco, e i nostri occhi restarono incollati, gli uni negli altri. <<Come se mi leggessi dentro e desiderassi ciò che desidero io in questo momento>>, ero sicura di avere il viso in fiamme, ma non me ne importava, era come se tutto fosse annullato, come se l'unica cosa che esistesse oltre me, fosse lui. <<E dimmi un po', cosa desideri?>>, adoravo giocare a questo gioco senza regole, ed ero più che sicura che l'adorasse anche lui. <<Se vuoi te lo mostro...>>, non fui capace di ribattere, d'un tratto la saliva si era prosciugata, non avevo più la prontezza che avevo avuto finora. E poi successe, così senza pensarci due volte, Thomas mi baciò e mi lasciai andare a quel bacio che, durante la mia adolescenza, avevo desiderato ricevere almeno mille volte. Il bacio di Thomas era delicato, dolce, sincero, ma anche focoso ed io stavo proprio andando a fuoco. Non potevo crederci, anche se la sua bocca era un tutt'uno con la mia, stentavo a crederci che Thomas, proprio quel Thomas, mi stesse baciando. E l'aveva fatto perché voleva lui, insomma la mia più grande cotta, mi aveva baciato! Un bacio vero e proprio, un bacio che avevo atteso per quindici lunghi anni. Era inspiegabile l'emozione che stavo provando, mi scoppiava il cuore nel petto e le mani quasi mi tremavano, mentre accarezzavano il suo viso.
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All is lost.🌚
RomanceSEQUEL DI "NOTHING IS LOST".🌻 Hope ha deciso di cambiare vita nel momento in cui ha scoperto di essere in dolce attesa mentre, il suo grande amore, non aveva alcun ricordo di lei. Si è trasferita in Italia, ha cresciuto i suoi figli come meglio pot...