HOPE
Aveva curato tutto nei minimi dettagli, ogni addobbo, ogni cibo, l'intera casa era piena di cose che amavo. Per iniziare c'erano palloncini con la stampa a girasole, il mio ormai risaputo fiore preferito, poi aveva preparato all'interno un tavolo pieno di caramelle, solo delle caramelle che amavo però. C'erano gli orsetti gommosi, solo quelli trasparenti e verdi, perché sapeva bene che i miei due gusti preferiti erano ananas e mela verde. C'erano le caramelle a forma di ciucciotto frizzanti, anche quelle erano state selezionate perché aveva messo solo quelle rosa e trasparenti, fragola e ananas, le mie preferite in assoluto. Poi c'era un'infinità di panini a caramelle, sapeva quanto mi piacessero e ne aveva presi davvero tanti, troppi. Infine, ma non per minor importanza, c'erano i goleador di ogni gusto possibile, tranne quelle a liquirizia che ahimè non mi piacevano affatto, ma quelle che erano in più rispetto alle altre, erano quelle blu per cui uscivo pazza. Ma non era finito qui quella sottospecie di banchetto anzi, era solo l'inizio, aveva preso una valanga di patatine a gusto pomodoro, indovinate chi le amava? Già, sempre io. Per non parlare delle patatine a formaggio, dei rustici che facevano a Napoli che erano spaziali, delle pizzette a gusto marinara per cui uscivo pazza e delle pizzette fritte, anch'esse mie preferite, soprattutto quelle con il sugo e la provola. Insomma, sembrava che ci fossi solo io a quel banchetto a mangiare, praticamente era tutto cibo che rispettava a pieno i miei gusti. Mangiammo poco dopo aver detto "sì" ed ero finalmente felice sul serio, non avevo quella felicità superficiale che ti imponevi di avere, ero proprio felice ed era merito di quell'uomo che non si era mai arreso, che aveva continuato a remare anche quando era controcorrente. La mia felicità non era lui, ma era la famiglia che avevo finalmente con lui e che avrei costruito giorno dopo giorno, e potevo assicurarvi che non c'era felicità più grande di questa. <<Viva gli sposi!>>, urlò Beth palesemente ubriaca, aveva esagerato con il vino, come sempre del resto. <<Grazie Beth>>, le risposi alzando il calice e bevendo un sorso, avevamo appena finito di mangiare ed erano avanzate un sacco di caramelle, sicuramente i bambini ne avrebbero approfittato per almeno una settimana, erano davvero troppe. <<Bene, si è fatto tardi ragazzi, noi andiamo via, buonanotte e ancora auguri>>, salutai mio fratello Thomas con un bacio, poi strinsi Elisabeth che continuava a blaterare qualcosa e infine mi si avvicinò mio padre.
<<Meriti tutta la felicità che possa avere questo mondo>>, <<grazie papà>>, lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia che ricambiò baciandomi la fronte. <<Thomas mi darà un passaggio non preoccuparti, la macchina non è un problema>>, eravamo arrivati qui con l'aereo e le macchine di certo non potevano volare con noi, quindi Damon aveva acquistato due macchine, per me e per lui, ma ne aveva bisogno anche mio padre, l'avrei convinto a farsela regalare, i soldi non erano un problema, fortunatamente il mio futuro marito aveva accumulato un po' di soldi e li aveva messi da parte mentre cercava di avere un lavoro onesto e lasciarsi definitivamente Los Angeles alle spalle. <<Va bene, ma sai che prima o poi ti convincerò a scegliere una macchina>>, mi sorrise perché sapeva che, se avesse negato, la conversazione sarebbe andata avanti un bel po' di tempo, poi andò via. <<Forza bambini, a dormire che si è fatto davvero tardi>>, Damon mi diede una mano a sistemare la cucina che era diventata un vero disastro, poi andammo a controllare i gemelli che erano abbastanza grandi da prepararsi per andare a dormire anche da soli, dopodiché aiutai Alice a lavarsi e mettersi il pigiama, la portai a letto e mi chiese di raccontarle una storia prima di andare a dormire. <<Bene, c'era una volta una principessa con lunghi capelli castani, occhi color nocciola e un sorriso bello quanto le stelle. Un giorno la principessa andò a visitare il villaggio, era molto curiosa, voleva scoprire cosa ci fosse al di fuori del suo castello, così scappò e andò in giro fin quando non intravide qualcosa che le era sempre piaciuto ma che aveva visto solo da lontano, un lago. Decise quindi di abbandonare i vestiti a riva e di farsi un bel bagno con l'intimo addosso, ma la principessa non sapeva nuotare e non ne aveva idea che potesse essere così profondo un lago>>, mi stavo inventando qualcosa come ogni volta che mi chiedeva una storia, ma sembrava davvero entusiasta del racconto, <<oh no, la principessa muore mamma?>>, disse spalancando gli occhi e stringendo la coperta tra le sue manine.
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All is lost.🌚
RomanceSEQUEL DI "NOTHING IS LOST".🌻 Hope ha deciso di cambiare vita nel momento in cui ha scoperto di essere in dolce attesa mentre, il suo grande amore, non aveva alcun ricordo di lei. Si è trasferita in Italia, ha cresciuto i suoi figli come meglio pot...