62- You'll Always Be The Only

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Edo's pov.

Non me lo so spiegare, ciò che provo quando sono con lei. Banalmente lo chiamerei amore, ma è un termine che usano tutti, e io non voglio utilizzare le stesse parole degli altri; Camila per me è unica, non esiste niente al mondo che mi faccia sentire le stesse emozioni che provo in sua presenza. Mentre mi leggeva quelle lettere, oltre a maledirla poiché non me le ha spedite a tempo debito, la osservavo e non so se la memoria umana può essere manipolata, ma in quel momento avrei voluto scolpire nel mio ipotalamo ogni singola immagine di lei: i suoi sorrisi imbarazzati mentre cercava di sistemarsi ciocche di capelli dietro le orecchie nervosamente, le sue lacrime che rendevano lucidi gli occhi e strizzava le palpebre per farle scendere, in modo da non farsi offuscare la vista, la voce incrinata talvolta.

L'avrei osservata per ore, senza mai stancarmi e senza sbattere le palpebre per un secondo, l'avrei fatto per tutte quelle volte in cui avrei voluto averla vicino e guardarla e non mi è stato possibile. E il fatto stesso di non averla avuta accanto mi provoca un senso di precarietà: non riesco a godermi al massimo il momento perché sopraffatto dalla paura che tutto questo possa finire e che io non la potrò guardare più così a lungo. Ma scaccio subito questi pensieri, ora Camila è qui con me, si è aperta a me, ci siamo baciati sotto la pioggia ed è meglio ancora dell'ultima volta. Non so cosa mi sia preso prima, la vita mi è piombata addosso con tutte le sue negatività e non sono riuscito a sopportare a lungo il pensiero che non sarei mai riuscito a stare con Camila per colpa di Lucas e che non avrei mai potuto liberare Brando dalla sua gabbia. Ma lei mi ha salvato, come ha sempre fatto, semplicemente esistendo. Non ci ho mai riflettuto troppo, sull'amore, ma adesso mi ritrovo con lei qui accanto e penso a quanto è bello avere una persona che ti ama. Come possono le persone vivere rifiutando l'amore? O cercando di dimenticare una persona amata? O ancora, tradendo una persona che si ama? Io ho amato una sola persona in vita mia, non abbiamo mai avuto la possibilità di stare insieme ma ci siamo amati ugualmente, anche stando lontani. Lei mi ha sempre salvato, è sempre stata presente nei miei giorni, anche se non fisicamente. Non potrei pensare a nessun'altra al suo posto, né potrei pensare a cosa più bella di lei che mi sta vicino.

Non voglio più privarmi dell'amore, sia le cose belle che quelle brutte. Ci allontaniamo dal cornicione e ci ripariamo sotto la soglia della porta antincendio. Ci sediamo contro la porta, con un braccio avvolgo la schiena di Camila che è poggiata sulla mia spalla, l'altro braccio è poggiato sulle ginocchia piegate. 

<<Perché?>> domanda, rompendo il silenzio. Inizialmente non capisco a cosa si riferisca, nella nostra storia ci sono stati così tanti "perché?" Non detti che c'è l'imbarazzo della scelta adesso che ci stiamo rivelando. Ma in fondo una parte di me sa a cosa si riferisce e non avrei mai voluto che lo chiedesse per non dirle la verità. Eppure ho giurato di non mentirle più, ed è questo che farò.
<<Perché lo stavi facendo?>> specifica, riferendosi all'innominabile evento che temevo nominasse. <<Perché non avere controllo mi rende debole>> inizio sperando questo le basti, guardo i suoi occhi e mi rendo conto che sta aspettando di più. Tipico di Camila, non si accontenta mai.

<<In tutti questi anni, non ho potuto avvicinarmi a te perché lui... Lucas, mi ha minacciato: ti avrebbe fatto del male se fossi tornato da te. Non so perché è così tanto fissato con te, crede che tu mi distragga, forse, fatto sta che mi ha proibito a suon di minacce, di stare con te>> dico, me lei mi interrompe.
<<O forse teme che io ti riporti sulla retta via>> ridacchia e io acconsento la su affermazione. <<Ad ogni modo, il giorno in cui mi ero deciso a dirti tutto, in cui ti ho portato i messaggi in camera, lui mi ha mandato l'ennesimo avvertimento, e questa volta era più serio che mai. Ho sentito di perdere ogni controllo nella mia vita, mi sentivo una marionetta ed era lui a manovrare i fili della mia esistenza. Io non ho mai voluto, così come non voglio tutt'ora, che ti succeda qualcosa...Per questo mi sono lasciato travolgere dalla disperazione>> spiego, senza vergogna. Lei alza il viso, prima poggiato sulla mia spalla, e mi guarda. <<È davvero importante questa vendetta per te, vero?>> domanda, con tono di voce ovvio, sa già la mia risposta, infatti faccio cenno di sì con un movimento della faccia. <<E non c'è niente che io possa fare per convincerti del contrario, vero?>>, rispondo allo stesso modo. Continuo a guardarla, incantato come non mai, mentre Cami sospira arresa. <<A questo punto, cosa facciamo?>> chiede e non so se sarà contenta della risposta che gli darò.

Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso CieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora