Corro, senza pensare ad altro, perché per me è sempre stato questo l'unico modo di sfogarmi, correre o giocare a calcio. Forse questo è il primo passo per cambiare, inizierò a correre tutte le mattine per liberare la mia mente e sarò una nuova persona da ora in poi poiché non voglio nulla negativo attorno a me da oggi in poi, nemmeno le persone. Sarà dura ma ce la devo fare perché non voglio ricadere in malattia, questo deve essere il mio obiettivo, forse ciò che è accaduto stanotte doveva succedere per aiutarmi a rendermi conto che la mia vita stava andando completamente a rotoli e solo un evento del genere poteva farmi aprire gli occhi, perciò ora cambierà tutto per me.
Le strade iniziano a riempirsi solo dopo una mezz'oretta di macchine e pullman, qualcuno decide di farmi compagnia correndo per le strade o portando a spasso il proprio cane. Mi accorgo solo dopo un po' che sarei dovuta tornare a casa velocemente per farmi una doccia e prepararmi per la scuola, accelero la mia corsa e quando arrivo davanti al cancello di casa mia, la mia frequenza cardiaca è fuori controllo ma io mi sento normale, forse sto diventando più forte. Perché in fondo ho sempre pensato che nella vita le vittorie sono la cosa più importante ma è solo grazie ai fallimenti, alle debolezze e a tutte le volte in cui cadi che poi troverai la forza e la motivazione per continuare a vincere nella vita.
Forse, tutto questo periodo orribile che ho passato è il mio trampolino per una vittoria che spero sarà grande e degna di tutto ciò che ho patito in questi giorni. Una volta tornata a casa, mi faccio una doccia rilassante indosso un crop top bianco, una tuta nera con una striscia bianca di lato e gli anfibi neri. Mia madre mi accoglie con un sorriso in cucina, ha preparato i pancakes con la marmellata di fragole. Appena li vedo, sebbene il mio corpo richieda nuove energie per affrontare la giornata, sento l'istinto di vomitare. Mi copro la bocca e decido che forse potrei anche metterli in una ciotolina e mangiarli durante l'intervallo. Vorrei davvero affrontare la mia paura del cibo, e sono sicura che prima o poi ce la farò, ma penso che per ora sia meglio posticipare. Sicuramente avrò più fame dopo tre ore di lezioni. Do un bacio sulla guancia sia mamma che a papà, Kevin scende dopo un po' mi guarda intimorito poiché non sa che cosa fare, io invece a differenza di come lui possa pensare in questo momento, ho un grande sorriso stampato sul volto. È così che si affronta la gente che ti ha fatto del male, mostrandogli tutta la tua felicità e voglia di vivere, loro capiranno che non c'è niente che possa distruggere un sorriso sincero e la forza che vi è dietro di esso. Mio fratello rimane abbastanza destabilizzato da questo mio modo di comportarmi, beh dovrà farci l'abitudine, perché da ora in poi vedrà la versione migliore di me, quella di cui avrà paura. Vado a scuola con la macchinetta e con la radio a mille, le canzoni risuonano per tutte le strade ed io sono divertita nell'ascoltarle e le canto pure, non che io sia intonata.
Dopo quello che ho passato stanotte mi merito proprio di svagarmi. Arrivo a scuola e stranamente mi sento gli occhi di tutti addosso anche se non è così, è solo nella mia testa. Scendo dalla macchina e qualcuno mi guarda sul serio in modo curioso, strano. Devo parlare con Edoardo e i suoi amici per scusarmi, almeno dopo averlo fatto mi sentirò meno in colpa e potrò iniziare veramente una nuova vita. Se penso a quante volte l'ho detto mi viene da ridere, sono rinata già due volte nella mia vita: quando sono guarita per la prima volta dalla malattia ed ora, speriamo sia la volta buona e definitiva. Vado nel cortile e chiaramente sono tutti lì riuniti, Nico, Edo e Daniel, gli altri due a cui ha accennato Zoe non vengono nella nostra scuola ma spero che Martin possa scusarsi con loro da parte mia.
Sono tutti vicini in gruppo, Edo ha un jeans bianco e una maglietta rossa, è ogni giorno più bello. Appena ci guardiamo tornano a galla tutti i pensieri contrastanti che ho: quella sera pensava che io l'avessi salvato e, piangendo, mi diceva che ci saremmo ripersi, ieri invece diceva "Camila non è il tipo di ragazza che frequenterei, è troppo impegnativa, preferisco altro". Quelle parole mi risuonano in mente come un eco e anche se non dovrebbero, mi fanno male. Perché io chiaramente, come un'illusa, ci ho creduto ad un rapporto con Edoardo, ma per lui sono impegnativa. E allora perché non me lo ha detto da subito, così avrei chiuso per sempre quella porta? Inoltre cosa vuol dire che sono impegnativa? Non mi pare che gli ho mai chiesto la luna...
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Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso Cielo
RomanceVi siete mai chiesti che cosa succederebbe se due galassie si scontrassero? Innanzitutto, dovrebbero essere così vicine da risentire del reciproco campo gravitazionale, cominciando, perciò, ad orbitare l'una attorno all'altra. Dopodiché, qualora l'i...